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Morgan Stanley ci ripensa: upgrade per l’azionario globale

La Banca d’investimento migliora da “underweight” a “neutral” il giudizio sull’andamento futuro dei mercati globali – Sulla decisione avrebbero pesato anche le telefonate di alcuni clienti indispettiti dai nuovi record di Wall Street

Morgan Stanley ci ripensa: upgrade per l’azionario globale

Morgan Stanley ci ripensa. Quattro mesi dopo aver emesso una valutazione negativa (underweight) sull’andamento futuro del mercato azionario globale, il colosso di Wall Street cambia idea e ritocca in positivo il giudizio: il nuovo rating è neutral.

“Stiamo chiudendo la posizione underweight che avevamo sull’azionario globale dallo scorso luglio – spiega Andrew Sheets, responsabile della divisione di strategia cross-asset della Banca – Pensavamo che la crescita più debole avrebbe messo sotto pressione le valutazioni, invece – nonostante il continuo rallentamento dell’economia – l’MSCI ACWI Global Equity Index ha guadagnato il 3% circa. Visto che i nostri economisti stanno prevedendo ora un outlook migliore, crediamo che sia sensato portare la nostra valutazione più vicina al neutral”.

Ma potrebbe esserci anche dell’altro dietro alla scelta di modificare il rating. Il sito Zerohedge sostiene infatti che Morgan Stanley abbia ricevuto una serie di telefonate non proprio tranquille da parte di alcuni clienti. Gli investitori erano evidentemente irritati dal fatto che Wall Street – contraddicendo le previsioni della Banca d’investimento – continuasse a macinare record. Il che naturalmente significava meno guadagni per chi aveva scelto di vendere, se non addirittura perdite per chi si era spinto a vendere allo scoperto.

Il problema è che la revisione del rating arriva forse con un po’ di ritardo, perché la sensazione è che i mercati americani, dopo tanti picchi, abbiano iniziato a testare i loro record. Non aiuta lo stallo sul negoziato Usa-Cina sui dazi, che sembrava in dirittura d’arrivo fino a qualche settimana fa, ma continua a tenere in apprensione le economie di mezzo mondo e probabilmente non si risolverà entro l’anno.

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