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Mondiali, con Argentina-Svizzera e Belgio-Usa si chiude la tornata degli ottavi

Con Argentina-Svizzera alle 18 e Belgio-Stati Uniti alle 22 si formerà il quarto di finale dal quale poi uscirà la squadra che in semifinale se la vedrà con ogni probabilità contro l’Olanda, a meno che il Costarica non compia l’ennesima impresa.

Mondiali, con Argentina-Svizzera e Belgio-Usa si chiude la tornata degli ottavi

Si chiudono oggi gli ottavi di finale dei Mondiali. Gli ultimi due incontri in programma sono Argentina-Svizzera alle 18 e Belgio-Stati Uniti alle 22. Le due vincenti formeranno il quarto di finale dal quale poi uscirà la squadra che in semifinale se la vedrà con ogni probabilità contro l’Olanda, a meno che il Costarica non compia l’ennesima impresa. Finora tutte le favorite sono riuscite a passare il turno, ma tutte hanno fatto un’enorme fatica, prevalendo solo all’ultimo (Olanda e Francia), avendo bisogno dei supplementari (Germania) o addirittura della lotteria dei rigori (Brasile) e in alcuni di questi casi ottenendo la qualificazione in maniera fortunosa e non del tutto meritata. 

La più convincente alla fine è stata la Colombia, che vuole passare da outsider a reale pretendente al titolo, mentre Costarica-Grecia era una sfida che sfuggiva a qualsiasi tipo di pronostico. Tutte le formazioni uscite sconfitte hanno invece venduto carissima la pelle e la loro resistenza in alcune partite è stata eroica e quasi commovente. Vedremo oggi se le due favorite, Argentina e Belgio, raggiungeranno le altre sei e, se sì, se lo faranno in modo convincente e netto. 

La prima a scendere in campo, a San Paolo e con 60mila tifosi al seguito, sarà l’Albiceleste e l’ostacolo, non certo proibitivo, sarà la Svizzera del talento Shaqiri (ma poco altro). Argentina che, pur capitando in un girone agevole, finora non ha certo impressionato, salvata in tutte e tre le precedenti gare dai gol di Messi, ma l’impressione è che se dovessero svegliarsi anche gli altri compagni di reparto della Pulce, da Higuain (il più deludente) ad Aguero, oltre i vari Palacio e Di Maria, la formazione di Sabella incomincerebbe davvero a fare paura e a diventare, con la Germania, la più seria antagonista del Brasile. 

E’ vero che difesa e centrocampo non sono minimamente all’altezza di quelli davanti, ma oggi sulla carta non dovrebbero esserci troppi problemi contro una Svizzera che in mezzo al campo si affida ai soliti Inler e Behrami (il calcio spettacolo è da altre parti) e che nel suo girone ha preso cinque gol dalla Francia, riuscendo ad approdare agli ottavi grazie al fortunoso finale della gara d’esordio contro l’Ecuador. 

Chi può disporre di un reparto di centrocampo tra i più forti del torneo è invece il Belgio, che nella partita serale dovrà superare gli USA di Klinsmann, se vuole arrivare a far parte delle migliori otto al mondo, per molti il risultato minimo che questa nazionale deve centrare. Hazard e compagni partono ovviamente con tutti i favori del pronostico (anche se nelle ultime ore le quote dei boomakers sul segno 1 si sono alzate e non di poco), l’obiettivo è quello di non deludere tutti quelli che vedono in loro una generazione di fenomeni e una delle squadre più belle da seguire, con la possibilità di sfidare Messi poi nel turno successivo. 

Belgio che ha ottenuto tre successi su tre, ma in nessuna delle tre occasioni ha particolarmente brillato, anzi ha forse preso più di quello che meritava, ma soprattutto molti dei suoi talenti purissimi non sono riusciti ancora a diventare protagonisti, lasciando però la scena ad altri elementi non meno interessanti. Il migliore e più costante finora è stato il napoletano Mertens, mentre Hazard è andato un po’ a sprazzi e Lukaku proprio non si è visto, la curiosità di vederli tutti al massimo rimane alta e il match di oggi potrebbe dare indicazioni importanti sul reale valore della banda di Wilmots. 

Dall’altra parte gli Stati Uniti, arrivati fin qui a spese di due squadre importanti come Portogallo e Ghana, daranno come sempre filo da torcere, non si lasceranno mettere sotto facilmente e punteranno ancora una volta sull’organizzazione e sulle qualità davanti di Dempsey, vero uomo squadra, ma forse per la prima volta nella loro storia (a parte i Mondiali di casa) sentiranno anche la spinta di tutta la popolazione americana, vicina e appassionata a questa formazione come non lo era stata mai, con il presidente Barack Obama primo tifoso. 

Argentina-Belgio regalerebbe un quarto di finale spettacolare, tutto da seguire, mentre per Svizzera e USA  essere arrivati tra le prime sedici è già un grande traguardo, ma questo Mondiale ci ha insegnato che prima di dare sentenze è meglio aspettare tutti e 90 i minuti, se non 120. 

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