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Monday Night: Samp-Inter con l’occhio alla salvezza e alla Champions. Napoli e Juve tutto ok

Tra Samp e Inter i pronostici sono tutti per i nerazzurri ma i liguri sperano nel colpaccio – Napoli espugna facilmente Cremona e la Juve mette in ginocchio la Fiorentina

Monday Night: Samp-Inter con l’occhio alla salvezza e alla Champions. Napoli e Juve tutto ok

Il solito Napoli spettacolare, la solita Juventus di “cortomuso”. Nessuna sorpresa dalla domenica di campionato, finita in archivio con il 3-0 della capolista sulla Cremonese (Kvaratskhelia, Osimhen ed Elmas) e l’1-0 dei bianconeri contro la Fiorentina (Rabiot). Il quadro che emerge vede Spalletti addirittura a +16 sull’Inter, anche se Inzaghi può tornare a 13 battendo la Sampdoria nel posticipo odierno, mentre Allegri, in attesa di capire cosa succederà sul fronte giudiziario, comincia a riavvicinarsi alla parte più interessante della classifica. A proposito di Inter: quella di stasera diventa una partita molto delicata in chiave Champions, visto che un passo falso, pur non cambiando le posizioni, risucchierebbe la squadra nel gruppone delle inseguitrici.

Napoli – Cremonese 3-0, Spalletti resta freddo: “Dite che abbiamo già vinto, ma non è così”

Partiamo dal Napoli, ormai protagonista di una cavalcata trionfale, tanto da non chiedersi più se vincerà lo Scudetto, ma solamente quando accadrà. I tifosi azzurri sono autorizzati a fare gli scongiuri, ma chiunque osservi il campionato con un occhio equidistante (o quantomeno non condizionato dalla scaramanzia) si rende conto che la corsa è pressoché segnata. Troppo netta la superiorità della squadra di Spalletti su tutte le altre, sia dal punto di vista tecnico (ad oggi nessuna delle concorrenti esprime un calcio di questo livello) che mentale (stesso discorso). Un simile vantaggio potrebbe ammorbidire un po’ Osimhen e compagni, invece ogni partita viene affrontata con la stessa cattiveria, quasi fosse quella decisiva per il titolo. In questo senso gran parte del merito non può che andare a Spalletti, bravissimo a tenere sempre tutti sulla corda, ma anche a trovare l’alchimia giusta per far rendere al meglio un gruppo che, tornando indietro all’estate, non nutriva grande considerazione, né dalla stampa né dai suoi stessi tifosi. “Qui sul pezzo ci tiene la nostra città e la possibilità di fare delle cose importanti – ha glissato il tecnico azzurro -. Tutti lo percepiscono, anzi forse troppo, visto che nel primo tempo non siamo stati tanto tranquilli, ci siamo un po’ innervositi su qualche palla persa ed è stato più difficile. Nel secondo tempo invece molto meglio e quando abbiamo fatto girare palla con più ordine ho applaudito, perché è quello che dobbiamo fare, è quella la nostra squadra. Noi dobbiamo fare partita per partita, il fatto che ci facciano pensare di aver già vinto, che ci sono cose che andranno a posto da sé sole… No, non è così. Si ragiona come si vuole noi, tramite l’attenzione al dettaglio del giorno dopo. Si mangia col presente, non col futuro”.

Juventus – Fiorentina 1-0, Allegri bacchetta lo Stadium: “Spiace per i fischi, qualcuno è prevenuto”

Vittoria importante anche per la Juventus, che aggiunge aggiunge la terza tacca consecutiva dopo quelle con Lazio e Salernitana. La Fiorentina è stata battuta con la specialità di casa Allegri, vale a dire il cortomuso, oltretutto con il brivido finale di un gol annullato a Castrovilli per fuorigioco di Ranieri a inizio azione. Lo stesso era accaduto anche a Vlahovic a inizio ripresa, ragion per cui l’unica rete valida e decisiva è stata quella di Rabiot, bravo a concretizzare di testa uno splendido assist di Di Maria (34’). I bianconeri continuano così la loro mini-scalata in classifica, visto che con la vittoria di ieri sono saliti al nono posto, a meno uno da Torino e Udinese. Ad Allegri questo basta e avanza, tanto più che giovedì inizierà l’avventura in Europa League, ma il pubblico storce il naso e punta il dito contro alcuni giocatori, in particolare De Sciglio (accusato di aver fatto la “spia” nell’inchiesta Prisma), Kean e Paredes. “Sono dispiaciuto, perché se tanti tifosi aiutano la squadra, c’è qualcuno che arriva allo stadio dopo aver già deciso che questo o quel calciatore è scarso – il duro commento del tecnico -. Mi dispiace per i fischi a De Sciglio, a Kean, a volte anche a Paredes, è poco rispettoso verso un gruppo di ragazzi che sta facendo bene in un momento difficile. Ora mettiamo nel mirino Torino e Udinese, questo bisogna fare, sapendo però che i ragazzi hanno fatto 44 punti. Questa situazione comunque crea stimoli e fa crescere”.

Sampdoria – Inter (ore 20.45, Dazn e Sky Sport)

A chiudere il turno, come detto in precedenza, saranno Sampdoria e Inter, impegnate nel Monday night di Marassi. Non è un vero e proprio testacoda, ma poco ci manca visto che tra i nerazzurri secondi e i blucerchiati penultimi ci sono ben 33 punti di differenza. Sulla carta non sembrerebbe esserci partita e non solo per le innegabili differenze tecniche: le due squadre, infatti, vivono momenti diametralmente opposti, con l’Inter che ha ritrovato serenità e risultati, a fronte di una Samp in piena crisi societaria. Attenzione però a dare tutto troppo per scontato, perché i nerazzurri hanno già mostrato in altre occasioni di sbagliare le cosiddette gare “facili”, specialmente dopo grandi vittorie. A poche ore dal successo sul Napoli, per esempio, ecco il pareggio di Monza, e nel post Supercoppa addirittura una sconfitta casalinga con l’Empoli: la continuità, insomma, non è proprio il punto forte di Inzaghi, come si evince dai 16 punti di ritardo dalla capolista.

Sampdoria – Inter, le formazioni: Inzaghi rilancia Lukaku e Brozovic dall’inizio

Servirà la testa giusta e proprio per questo Inzaghi punterà sulla miglior formazione possibile, compresi Lukaku e Brozovic, finalmente pronti per giocare dall’inizio ed evidentemente carichi di stimoli. Il tecnico, del resto, deve iniziare a testare tutti in vista del Porto, compresi quei calciatori che dovevano essere dei punti fermi e che invece, almeno sin qui, hanno soltanto osservato i compagni. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà così Onana in porta, Skriniar, Acerbi e Bastoni in difesa, Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Dimarco a centrocampo, Lukaku e Lautaro in attacco. Stankovic, ex mai dimenticato all’ombra della Madonnina, cercherà di resistere con un 3-4-1-2 con Audero tra i pali, Amione, Nuytinck e Murru nel reparto arretrato, Zanoli, Winks, Cuisance e Augello in mediana, Djuricic alle spalle della coppia offensiva composta da Gabbiadini e Lammers.

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