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Moda e Sport al Museo delle Arti decorative di Parigi, un viaggio dall’antichità ai giorni nostri

Guardando avanti alle Olimpiadi dal 2024, il Museo delle Arti Decorative da Parigi presenta, dal 20 settembre 2023 al 7 aprile 2024, “Moda e sport, da un podio all’altro” una mostra che esplora i collegamenti affascinanti che uniscono moda e sport

Moda e Sport al Museo delle Arti decorative di Parigi, un viaggio dall’antichità ai giorni nostri

Moda e sport: questo progetto rivela come due universi lontani come moda e sport siano invece qualcosa di vicino. La mostra di Parigi vede esposti 450 capi di abbigliamento e accessori, fotografie, schizzi, riviste, manifesti, dipinti, sculture, video dove si evidenzia l’evoluzione dell’abbigliamento sportivo e dell’influenza sulla moda contemporanea.

Jean Patou, Jeanne Lanvin, Gabrielle Chanel, Elsa Schiaparelli ne fanno parte pionieri che, durante il periodo tra le due guerre, erano interessati all’universo sportivo e trascriverlo nel loro creazioni di alta moda. La mostra mostra come l’abbigliamento sportivo lo abbia reso possibile dirottare l’abbigliamento sportivo del suo uso specifico. Il comfort, filo conduttore della mostra, ci permette di comprenderne le ragioni per le quali jogging e scarpe da ginnastica sono diventate essenziali per moda, sia per la vita di tutti i giorni che per l’alta moda, da Balenciaga da Off-White.

In un viaggio cronologico intervallato da parti tematiche, la mostra si apre su uno spazio circolare dedicata all’Antichità, quando lo sport era associato alla nudità. L’era i tempi medievali e moderni sono evocati attraverso il torneo medievale e il gioco della palma. Scopriamo così che quel colore bianco, ancora associato al tennis oggi, affonda già le sue radici questa antica pratica.

Briol Briol — Pubblicità Lacoste 1933 © Archivi Lacoste

Outfit femminili caratterizzati dall’eleganza

Lo sport assume una nuova dimensione all’inizio del XIX secolo. La sezione inizia sottolineando sull’importanza della ginnastica su temi igienisti e salutari, poi continua avvicinandosi agli sport di squadra. E’ nel calcio e nel rugbyl’occasione affinché gli uomini adottino per prime maglie. Maglie della fine del XIX secolo secolo e l’inizio del XX secolo sono presentate con le prime scarpe a tacchetti e punte da calcio per l’atletica leggera. Al contrario, gli outfit al femminile sono caratterizzati dall’eleganza abiti da tennis, golf e croquet. Mentre la bicicletta, apprezzata prima dagli uomini poi coinvolge anche le donne e diventa per loro uno strumento di emancipazione. Bloomer o calzoncini indossati per il ciclismo ne sono testimoni.

Cyd Jouny (1968-, calzolaio) — Pallacanestro Soho (autunno-inverno 1993) Pallacanestro in tandem (primavera-estate 1993) Francia Pelle, cuoio, cotone, alcantara, pelle traforata, intarsi e applicazioni pelle metallizzata © Arti decorative / Jean Tholance

Mentre per gli sport invernali (alpinismo, pattinaggio, sci). trovano l’uso dei pantaloni progressivi anche nello spogliatoio femminile. Esposto anche uno splendido maglione Hermès Anni ’30 e una tuta del maestro di sci Club Med Anni ’80. Surf e skateboard rappresentano contro-culture essenziali del secondo periodo del 20° secolo. Entrambi sono associati a stili indumenti molto specifici dove prende il sopravvento il lusso, come dimostra a tuta da surf di alta moda.

Nella seconda metà del XX secolo, l’abbigliamento sportivo diventa occupa sempre più spazio il guardaroba, maschile e femminile. Alcuni “stilisti-sportivi” hanno iniziato, come René Lacoste la loro carriera sul campo prima di arrivare sui podi. Inaspettatamente, compaiono grandi nomi: Emilio Pucci come membro della squadra Olimpiadi Italiane del 1936, Ottavio Missoni, campione del mondo nei 400 metri. Altri hanno investito nello ello sport firmando divise dei Giochi Olimpici, da André Courrèges a Issey Miyake, tramite Balmain o Lanvin. L’abbigliamento sportivo sarà in forte espansione negli anni ’80 e ’90, grazie ad un nuovo ideale corporeo legato alla pratica bodybuilding e aerobica.

Scopriamo come hanno gli atleti a sua volta ha portato in campo la moda, come Serena Williams o Andre Agassi e i loro incredibili outfit iper il tennis o la pattinatrice Surya Bonaly con il suo body da Christian La Croce. Le fruttuose associazioni tra Lacoste e Freaky Debbie, Gucci e adidas, o Balmain e Puma sono ben rappresentate nelle immagini della mostra.

La mostra ci ricorda che la moda e lo sport non sono mondi separati, ma forze interconnesse che continuano a modellare la nostra vita quotidiana. La mostra è anche un invito per celebrare l’audacia di coloro che contribuito a questa evoluzione e ad immaginare un futuro in cui moda e sport continueranno ad alimentarsi a vicenda per ispirarci e motivarci.

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