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Mobilità elettrica: a Roma e Napoli il primato di stazioni di ricarica per auto in vista del 2035

A Roma c’è il più grande punto di ricarica per auto elettriche. A Napoli la prima stazione interamente dedicata nata da una collaborazione pubblico-privata

Mobilità elettrica: a Roma e Napoli il primato di stazioni di ricarica per auto in vista del 2035

La mobilità elettrica inizia ad intaccare la rete distributiva degli idrocarburi. Se l’obiettivo europeo è (per ora) di avere entro il 2035 soltanto auto ad emissioni zero, c’è bisogno di più stazioni di ricarica elettriche. Lo sanno bene gli strateghi delle case automobilistiche che si preparano al domani. Pochi giorni prima di Natale, Enel x Way e Volkswagen Group hanno presentato a Roma “Ewiva“, una jont venture che nei prossimi due anni realizzerà 800 stazioni di ricarica in tutta Italia. Gli impianti da costruire avranno una potenza molto versatile da 150 e 350 Kw. La prima e più grande di queste strutture è stata inaugurata sulla via Flaminia, proprio negli spazi di una sede di Enel X Way. Ospita 14 moderni caricatori, tutti alimentati da fonte rinnovabile.

A Napoli, invece, è appena entrata in funzione la prima area di servizio interamente dedicata alla ricarica di auto elettriche. Un vecchio distributore di benzina, non funzionante, nell’area della Mostra d’Oltremare, in pochi mesi è stato convertito e bonificato per fare posto alle colonnine. Gli erogatori di benzina e gasolio sono stati sostituiti da apparecchiature con una potenza elettrica massima di 360 Kw in un ambiente tutto green. La struttura Super Fast appartiene alla Società UnicoGo e si trova in una zona della città ad alta intensità di traffico, a pochi metri dallo Stadio Diego Armando Maradona e dal Politecnico. 

La mobilità elettrica centrale anche nel PNRR

L’Ente Mostra d’Oltremare nel 2022 ha indetto una manifestazione di interesse per il vecchio distributore abbandonato. L’offerta migliore è stata fatta dalla Società di cui è Amministratore delegato Aldo Arcangioli, già attiva nel settore della mobilità urbana. All’inaugurazione del nuovo sito è intervenuto anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che con la giunta comunale sta sviluppando iniziative per una diversa mobilità in una città tra le più congestionate d’Italia. “Noi siamo elettrizzati che questo progetto, curato nei minimi dettagli, sia partito. È un servizio che si adatta alle esigenze di chi guida elettrico che, in un punto strategico di Napoli, potrà ricaricare in maniera fast e smart”, dice Arcangioli. Il progetto curato dall’architetto Giovanni Bartolo, è una “rifunzionalizzazione in chiave green di siti che passano dall’energia combustibile all’elettrico”. Ci sono pannelli fotovoltaici ovunque sia per ragioni tecniche che di impatto ambientale. A Napoli le colonnine di ricarica in spazi pubblici ci sono, ma una struttura specifica per una parte degli automobilisti, segna una svolta ed un incentivo a rinnovare il parco auto.

Chi investe e come nel settore?

Il metodo di lavoro a tre – Ente pubblico, Comune, azienda privata – può essere preso a modello? Perché no? Dice il Presidente della Mostra D’Oltremare, Remo Minopoli. “Mi auguro che questa azione virtuosa possa diventare un modello da seguire per le innumerevoli stazioni di carburante dismesse sul territorio nazionale”. Ed è vero. Basta fare un censimento delle pompe abbandonate per le ragioni più diverse e poi intervenire. Le due operazioni di Roma e Napoli – Enel x Way – Volkswagen e UnicoGo – a conti fatti mostrano un indirizzo imprenditoriale che osserva il futuro e capitalizza risorse economiche e culturali.

L’ambiente e la green economy vanno coltivate da diverse angolazioni. Non è un caso che il bisogno di realizzare una rete diffusa di punti di ricarica da Nord a Sud, sia richiamato anche nel PNRR per quella parte che attiene ai finanziamenti pubblici. Ma come le future stazioni di Ewiva saranno realizzate nei centri urbani, nelle aree suburbane e nelle arterie principali, per “cavalcare la novità anziché negarla”, come sostiene l’Amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, anche i privati potranno fare investimenti mirati. Perché in un modo o nell’altro, la mobilità elettrica sarà centrale nella transizione energetica, prossima futura. 

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