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MIT Tecnology Review: le top ten delle tecnologie che possono rivoluzionare il mercato

La MIT Technology Review ha individuato le 10 tecnologie innovative che potrebbero rivoluzionare il mercato. Alcune riguardano il campo ingegneristico, altre sono il risultato di riflessioni su problemi strutturali. L’obiettivo di tutte è migliorare la qualità della vita.

MIT Tecnology Review: le top ten delle tecnologie che possono rivoluzionare il mercato

Rompere gli equilibri di mercato e migliorare lae qualità della vita. Questa è la caratteristica fondamentale delle “magnifiche dieci”, ovvero delle top ten delle tecnologie pronte a rivoluzionare il mercato. Alcune di queste sono conquiste in ambito ingegneristico, altre sono il risultato di riflessioni su problemi strutturali come nel caso dell’apprendimento profondo e dell’energia solare.

La prima delle 10 tecnologie rivoluzionarie vede come protagonista la divisione aeronautica di General Electrics che si sta preparando a produrre mediante stampa 3D un ugello per combustibile destinato ad un motore jet. In questo modo sarà possibile produrre in massa un componente critico destinato all’installazione su migliaia di motori. Tra le innovazioni tecnologiche rientrano poi il robot operaio, lo smartwatch (un orologio che permette di navigare su internet e ricevere messaggi) ed un’applicazione per dispositivi mobili che permette all’utente di fare fotografie e brevi video e di decidere per quanto tempo potranno restare visibili al destinatario.

Sempre nell’ambito della tecnologia ed innovazione Google sta sviluppando un sistema di apprendimento profondo in grado di replicare al meglio l’attività celebrale riconoscendo suoni, indagini ed altri dati. Attività celebrale che è al centro di un’altra delle magnifiche 10. Theodore Berger, ingegnere biomedico e neuroscienziato presso la University of Southern California, Los Angeles, ha progettato una protesi neurale, ovvero un chip di silicio in grado di ripristinare l’abilità di creare memorie di lungo termine una volta impiantato nel cervello.
 
Nelle top ten troviamo anche un dispositivo economico capace di produrre più del doppio dell’energia solare generata dagli odierni pannelli ed  il supergrid, ovvero un interruttore di circuito ad alta potenza che potrebbe rendere pratiche le reti a corrente continua. In questo modo sarà possibile connettere fonti di energia rinnovabile distanti, permettendo agli operatori di bilanciare le variazioni locali nell’energia e portare la corrente in regioni meno colpite da sole o da venti: l’energia solare del Sahara potrebbe così, ad esempio, alimentare la Germania.

Tuttavia, non si parla solamente di nuove tecnologie ma anche di utilizzare in maniera innovativa ciò che si ha già a disposizione. Caroline Buckee, epidemiologa di Harvard, sta utilizzando dati dettagliati, raccolti da telefoni cellulari, sugli spostamenti della popolazione per realizzare nuovi strumenti per la lotta alla propagazione della malaria. L’utilizzo di dati cellulari potrebbe essere aiutare operatori sanitari e governi a monitorare le epidemie nonché ad elaborare modelli per evitare disastri futuri.

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