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Milleproroghe 2015: non c’è il blocco degli sfratti

Il ministero spiega che la proroga è saltata perché nel decreto casa sono stati incrementati i fondi per affitti e morosità incolpevole – Ma il sindacato degli inquilini lancia l’allarme: “Subito a rischio 30mila famiglie bisognose”.

Milleproroghe 2015: non c’è il blocco degli sfratti

Il decreto Milleproroghe è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale e, a sorpresa, non contiene un nuovo stop agli sfratti per il 2015. L’ulteriore slittamento del blocco non è stato inserito nel provvedimento – spiegano dal ministero delle Infrastrutture – perché nel decreto casa sono stati incrementati i fondi per affitti e morosità incolpevole, che prevedono uno stanziamento di 446 milioni di euro. 

“Nei prossimi giorni circa 30mila famiglie bisognose rischiano lo sfratto”, ha ricordato Aldo Rossi, segretario nazionale del Sunia, il sindacato degli inquilini. In precedenza l’Unione degli inquilini aveva inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per chiedere d’inserire nel decreto “una proroga che riguardava una singola fattispecie di sfratti, quelli per finita locazione (quindi escludeva sia la morosità, oggi causa prevalente delle sentenze, sia la necessità per il proprietario di riavere l’alloggio) e interessava esclusivamente un numero limitato di famiglie. Ovvero i nuclei con redditi complessivi lordi inferiori a 29 mila euro e contemporanea presenza di anziani, minori, portatori di handicap gravi, malati terminali”.

Di parere diverso Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia, che loda il Governo per aver “evitato il blocco degli sfratti: sarebbe stato il 31esimo, in ragione di più di uno all’anno dall’infausta legge dell’equo canone, che non risolse alcun problema ma nel contempo ne creò tanti. Confidiamo che il governo, contro ogni suggestione, terrà ferma la decisione in sede di esame del decreto Milleproroghe, dove potrebbe riaffacciarsi qualche posizione di pericolosa demagogia”.

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