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Milano regina d’Europa sull’onda dell’asta dei Btp

La giornata borsistica si chiude in maniera positiva a Piazza Affari, che assicura la migliore performance del Vecchio continente (+0,64%) – Ha giocato l’effetto asta, dopo il successo del collocamento dei titoli di Stato triennali – In controtendenza anche Madrid, dove l’asta dei Bonos è andata molto bene – Buone notizie dall’Ecofin a Bruxelles

Milano regina d’Europa sull’onda dell’asta dei Btp

Milano e Madrid chiudono controcorrente in territorio positive spinte dalle aste dei titoli di Stato: Piazza Affari +0,64% con sprint finale e Madrid +0,38%. Deboli invece le altre principali piazze Europee: Francoforte -0,43%,Parigi -0,10% e Londra -0,27%. Atene -1,54%.

Il Tesoro ha venduto tutti i 3,5 miliardi di euro del nuovo Btp a 3 anni con tassi ai minimi da ottobre 2010 e il rendimento medio è sceso al 2,50% dal 2,64% dell’asta del 14 novembre. Più tiepida la domanda con un rapporto bid to cover di 1,36 contro 1,50 di novembre. Mentre aumenta il pressing per una candidatura di Monti, lo spread Btp-bund chiude attorno ai 329 punti base e l’euro tiene quota 1,3084.

L’Europa oggi archivia due passaggi importanti: il via libera dell’Ecofin alla prima fase dell’Unione bancaria che prevede la supervisione unica dal 1 marzo 2014 sulle le banche della zona euro con asset per almeno 30 miliardi di euro o che rappresentano il 20% del pil del Paese da parte della Bce; il via libera dell’eurogruppo ai 34,3 miliardi che, secondo fonti, serviranno per ricapitalizzazione delle banche, al bilancio 2013 e al riacquisto del debito. In Spagna è inoltre nata ufficialmente la bad bank costituita dal Governo per farvi confluire gli asset tossici delle banche spagnole al centro della crisi.

Ma oggi, nel bollettino della Bce, gli economisti dell’Eurotower hanno confermato, dopo l’annuncio della scorsa settimana, il taglio delle stime sulla crescita dell’area euro per il 2012 (fra -0,6% e -0,4%) e 2013 (fra -0,9% e +0,3%), formulando una previsione di crescita fra 0,2 e 2,2% per l’anno successivo. Inoltre, la Bce rileva chele condizioni del mercato del lavoro nell’Eurozona “sono ulteriormente peggiorate negli ultimi trimestri” e le previsioni “suggeriscono nel breve termine un ulteriore incremento della disoccupazione”. La disoccupazione dell’area euro ha toccato l’11,7% a ottobre.

Dati che si aggiungono alle preoccupazioni espresse ieri da Bernanke sui timori per il difficile accordo fiscal cliff. Timori che, anche a Wall Street, hanno oscurato sui listini la mossa della Fed che per la prima volta ha agganciato la politica di tassi eccezionalmente bassi alla soglia del 6,5% di disoccupazione e ha aumentato lo stimolo per la crescita, annunciando che da gennaio comprerà Treasury per 45 miliardi al mese.

Wall Street ha aperto poco mossa per poi prendere la strada del ribasso: il Dow Jones alla chiusura dell’Europa cedeva lo 0,23% e il Nasdaq lo 0,37%.

Sul fronte dei dati macro Usa le scorte aziendali sono salite in ottobre dello 0,4% in linea con le attese, le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese a 343mila unità, più delle attese. Le vendite al dettaglio sono invece risultate in aumento dello 0,3% sotto le attese.

A Piazza Affari salgono le banche popolari: Bpm +4,84% sulle attese di una revisione della governance, Bper +4,56% e Ubi Banca +4,55% che trascinano al rialzo il Ftse Mib. Positive anche Intesa +1,11% Unicredit +0,17% e Mps +0,30%. Oggi il presidente Alessandro Profumo ha spiegato che la situazione è complessa e rende fondamentale fare l’accordo sulle esternalizzazioni previste dal piano industriale affermando che “oggi ci sono le condizioni per farlo almeno con una parte del sindacato”. “Altrimenti andremo da soli, cosa che ci sembra non opportuna”, ha aggiunto. Sale anche Fiat +2,72% e A2A +2,58%. In fondo all’indice Saipem -1,10%, Luxottica -0,74%, Ferragamo -0,71%. Stm -0,19% dopo che Moody’s ha tagliato il rating a Baa2 da Baa1 con out look a stabile da negativo dopo in seguitop all’aggiornamento del piano strategico del gruppo

Un emendamento del governo alla Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio al Senato.

Modifica la Tobin tax stabilendo che il prelievo sulle transazioni sulle azioni è dello 0,12% a partire da marzo 2013 e scende allo 0,1% dal 2014

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