Condividi

“Milano Hub”: ecco il nuovo polo fintech targato Bankitalia

Nel capoluogo lombardo prende il via una nuova iniziativa di Via Nazionale: l’obiettivo è aiutare il mercato finanziario italiano a diventare sempre più digitale (evitando di correre rischi)

“Milano Hub”: ecco il nuovo polo fintech targato Bankitalia

Nasce Milano Hub, un nuovo centro realizzato dalla Banca d’Italia per sostenere l’evoluzione digitale del mercato finanziario italiano. Non si tratta di un incubatore, perché non punta a selezionare progetti su cui investire, ma di “un fintech hub, un luogo fisico e virtuale in cui operare un collegamento fra l’industria finanziaria, quella tecnologica, il mondo accademico e la Banca d’Italia”. La definizione è del numero uno di Via Nazionale, Ignazio Visco, intervenuto giovedì alla conferenza stampa di presentazione del progetto.

Il quartier generale dell’iniziativa sarà nella sede milanese dell’istituto centrale, in via Cordusio, ma il Governatore ha precisato che per il futuro è immaginabile un allargamento ad altre sedi distaccate. L’obiettivo di Milano Hub è aiutare il mercato finanziario italiano a diventare sempre più digitale, evitando però che questo processo metta a rischio la sicurezza del sistema. Lo scambio fra le varie realtà, attraverso la mediazione di Bankitalia, dovrebbe quindi evitare l’utilizzo di soluzioni azzardate e potenzialmente pericolose per la stabilità finanziaria.

Sì, ma come? Alessandra Perrazzelli, vicedirettrice generale della Banca d’Italia, spiega che la divisione di Milano Hub responsabile dei rapporti con l’industria avrà il compito d’incamerare i progetti fintech. Questi saranno poi vagliati da una task force interna all’hub, che dialogherà con le imprese e cercherà con loro le soluzioni migliori per sviluppare l’idea, valutandone fattibilità e prospettive. “Il nostro occhio di supervisore, in questo caso, va oltre la logica autorizzativa – sottolinea Perrazzelli – e può far nascere nuove entità che abbiano la forza d’investire in tecnologia, aiutandole nelle scelte da compiere per portare avanti progetti di successo”. Il tutto anche con il contributo di gruppi di esperti indipendenti, provenienti dal mondo accademico come da quello imprenditoriale.

“Già prima del Covid il nostro Paese aveva difficoltà a crescere”, ha detto ancora Visco, sottolineando che una delle cause del ritardo cronico dell’Italia è proprio la scarsa capacità di seguire l’innovazione tecnologica. D’altra parte, “nel 2019 le imprese che utilizzavano il telelavoro erano meno del 30%, mentre ora sono più dell’80% – ha concluso il Governatore – Questo dimostra che i cambiamenti possono essere rapidi. Con Milano Hub puntiamo proprio a dare una spinta in questa direzione”.

Commenta