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Milan, Roma, Atalanta e Napoli: quanto pesa l’Europa

Sia la capolista che le inseguitrici non possono distrarsi oggi in campionato ma su tutte loro pesano le fatiche e gli imminenti impegni della Champions o dell’Europa League.

Milan, Roma, Atalanta e Napoli: quanto pesa l’Europa

Milan, Roma, Atalanta, Napoli, adesso tocca a voi. Dopo i successi di Inter, Juventus e Lazio negli anticipi, la domenica vedrà le risposte delle squadre sopraccitate, chiamate a vincere per mantenere le rispettive posizioni di classifica rispettivamente contro Sampdoria (ore 20.45), Sassuolo (15) e Udinese (15). Questa volta toccherà ai blucerchiati provare a fermare la corsa del Diavolo, alle prese con la stanchezza post Europa League, ma anche con delle assenze importanti, che potrebbero complicargli ulteriormente la vita. Fare a meno di Ibrahimovic e Kjaer, oltre che del solito Leao, non è semplice: sono stati loro due, infatti, a far svoltare la squadra poco meno di un anno fa.

Il gruppo però ha già dimostrato di poter sopperire a certe mancanze e Pioli si augura che la storia si ripeta, ovviamente già da questa sera. “Uno dei nostri punti di forza è l’equilibrio, l’ultimo allenamento è stato perfetto, la preparazione è quella giusta, a me interessa soprattutto questo – ha spiegato il tecnico rossonero -. Noi come il Leicester? Quella fu una situazione quasi unica, dobbiamo pensare solo alla Sampdoria, siamo appena alla decima giornata”. Nessun volo pindarico insomma, ma testa concentrato sull’avversario, proprio come sempre. Del resto sin qui la tattica di Pioli ha funzionato bene, ora però arriva un periodo importante, con cinque partite di campionato (più quella inutile di Praga in Europa) in 17 giorni: concluderlo mantenendo la vetta, per poi affidarsi a sosta e mercato, darebbe la spinta definitiva in chiave scudetto.

Bisognerà però stringere i denti a cominciare da oggi, quando il tecnico si affiderà a un 4-2-3-1 con Donnarumma in porta, Calabria, Gabbia, Romagnoli e Hernandez in difesa, Kessié e Tonali a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Diaz alle spalle dell’unica punta Rebic. 4-3-3 invece per Ranieri, che risponderà con Audero tra i pali, Bereszynski, Ferrari, Tonelli e Augello nel reparto arretrato, Jankto, Adrien Silva e Thorsby in mediana, Candreva, Quagliarella e Damsgaard in attacco. Nel pomeriggio invece i riflettori saranno puntati soprattutto su Roma e Atalanta, con la prima a ricevere il Sassuolo di De Zerbi, la seconda in trasferta sul campo della rilanciata Udinese di Gotti.

I giallorossi vogliono riscattare il brutto ko di Napoli, ma dovranno fare i conti con l’ormai cronica emergenza difensiva, come spiegato dallo stesso Fonseca in conferenza stampa. “Smalling e Veretout non saranno della partita, non sono pronti, Fazio e Kumbulla sono stati fermi a lungo e non sono nelle migliori condizioni fisiche – ha confermato il tecnico -. Il Sassuolo è una squadra molto forte offensivamente che mira al controllo della partita: sarà una gara difficile, loro stanno molto bene e hanno vinto quattro gare in trasferta”. Per la Roma però si tratta di una sfida da non sbagliare, che Fonseca affronterà con un 3-4-1-2 con Mirante in porta, Ibanez, Cristante e Juan Jesus in difesa, Karsdorp, Villar, Pellegrini e Spinazzola a centrocampo, Pedro e Mkhitaryan alle spalle dell’unica punta Dzeko.

De Zerbi, deciso a riprendere la marcia dopo lo stop contro l’Inter, risponderà con il solito 4-2-3-1 con Pegolo tra i pali, Toljan, Marlon, Ferrari e Rogerio nel reparto arretrato, Locatelli e Lopez in mediana, Berardi, Djuricic e Boga sulla trequarti, Raspadori in attacco. Scelte forti anche per Gasperini, la cui priorità, evidentemente, non è la sfida di Udine ma quella di Amsterdam, dove mercoledì si giocherà gli ottavi di Champions. Il tecnico nerazzurro inoltre non è affatto soddisfatto del rendimento dei suoi, ragion per cui ha deciso di non convocare né Gomez né Ilicic, lasciati a Bergamo in vista dell’Ajax. L’assenza di Gosens invece è tutt’altro che voluta: il tedesco è risultato positivo al Covid e dunque, oltre alla sfida di oggi, salterà quasi sicuramente quella di mercoledì.

“Credo che al Papu farà bene riposare, ha bisogno di giorni per distrarsi – ha spiegato Gasperini -. Dovrà essere pronto per Amsterdam, proprio come Ilicic: ho bisogno di ritrovare il miglior Josip”. L’undici anti-Udinese sarà dunque obbligato, ovvero 3-4-1-2 con Gollini in porta, Toloi, Romero e Djimsiti in difesa, Hateboer, De Roon, Freuler e Ruggeri a centrocampo, Pessina alle spalle della coppia offensiva composta da Zapata e Muriel. Gotti, reduce da due vittorie consecutive con Genoa e Lazio, cercherà la terza con il solito 3-5-2 composto da Musso tra i pali, Becao, Nuytinck e Samir nel reparto arretrato, Stryger Larsen, De Paul, Walace, Pereyra e Zeegelaar in mediana, Deulofeu e Pussetto in attacco.

Punti importanti anche per il Napoli, chiamato a vincere sul campo del fanalino di coda Crotone per restare nella parte nobile della classifica. Gli azzurri, rispetto a Milan e Roma, devono ancora fare i conti con l’Europa League, dove si giocheranno la qualificazione contro la temibile Real Sociedad. Anche per questo Gattuso, alle prese con l’assenza di Osimhen e con gli acciacchi di Fabian Ruiz, cambierà un po’ il suo 4-2-3-1, affidandosi a Ospina in porta, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Demme e Bakayoko a centrocampo, Lozano, Zielinski e Insigne alle spalle dell’unica punta Mertens. Classico 3-5-2 invece per Stroppa, bisognoso di punti per smuovere un po’ la classifica: questa non è certo la partita più semplice, ma lui ci proverà con Cordaz tra i pali, Magallan, Marrone e Luperto nel reparto arretrato, Pedro Pereira, Molina, Petriccione, Benali e Reca in mediana, Messias e Simy in attacco.

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