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Milan-Inter, il derby infiamma un sabato scintillante ma occhio anche a Fiorentina-Juve e Lazio-Napoli

Tre big match nel sabato che precede il ritorno della Champions ma con il derby della Madonnina sugli scudi – Ecco formazioni e tv dove vederli

Milan-Inter, il derby infiamma un sabato scintillante ma occhio anche a Fiorentina-Juve e Lazio-Napoli

Un sabato da capogiro. Siamo solo alla quinta giornata, ma il calendario entra nel vivo con tre big match che promettono gol e spettacolo: Milan-Inter in primis, ovviamente, però anche Fiorentina-Juventus e Lazio-Napoli hanno molti argomenti da tirar fuori. Insomma, non ci si annoierà di certo e a render tutto ancora più equilibrato sono le coppe, pronte a partire la prossima settimana, sparigliando ulteriormente le carte sul tavolo. Di queste sfide potrebbero approfittare Roma e Atalanta, attese da impegni meno altisonanti come le trasferte di Udine e Monza: le prime della classe rischiano di guadagnare punti, a patto di fare il loro dovere e non inciampare nelle trappole friulani e brianzole.

Milan-Inter (ore 18, Dazn)

Riflettori puntati anzitutto su San Siro, teatro del derby della Madonnina numero 233 (il 199 in Serie A). Milan e Inter ci arrivano in modo diverso, reduci da un turno infrasettimanale che ha visto i nerazzurri battere la Cremonese e i rossoneri inciampare a Reggio Emilia, ribaltando così le gerarchie precedenti. Ora è la squadra di Inzaghi a guardare i cugini dall’alto e il derby potrebbe consolidare le cose, lasciarle inalterate o ribaltare tutto un’altra volta.

Pioli: “Sarà una battaglia, ogni centimetro può fare la differenza”

“Mi aspetto una partita vibrante ed energica, il derby è sempre il derby e per questo credo che sarà una gara con grandi duelli – il pensiero di Pioli -. Si affronteranno due squadre che si conoscono bene e che vogliono vincere, sarà una vera e propria battaglia, dove anche un centimetro potrà fare la differenza. Il passo falso col Sassuolo? Nelle stracittadine non conta come si arriva, ma come si gioca: abbiamo preparato questa gara al meglio e cercheremo di farlo fino alla fine”.

Inzaghi: “Decideranno gli episodi, portiamoli dalla nostra parte”

“Sarà una partita equilibrata e decisa dagli episodi, dovremo essere bravi a portarli dalla nostra parte, inoltre penso che i duelli individuali saranno molto importanti – ha ribattuto Inzaghi -. Sappiamo tutti cosa rappresenta un derby per la società e per i tifosi, la squadra ci arriva bene, ha recuperato mentalmente e fisicamente dalla partita di martedì, sarà un match molto importante. Il mercato? La società ha lavorato benissimo, è stata una sessione positiva a livello finanziario e la squadra è molto competitiva”.

Milan-Inter, le formazioni

La parola passa così al campo, che vedrà Milan e Inter con le squadre tipo: troppo importante questo derby, infatti, per pensare a Salisburgo e Bayern Monaco, prossime avversarie di Champions. Pioli deve fare a meno di Rebic, Krunic e Florenzi, ma recupera Origi almeno per la panchina ed è pronto ad affidarsi al solito 4-2-3-1 con Maignan in porta, Calabria, Tomori, Kalulu e Hernandez in difesa, Bennacer e Tonali a centrocampo, Messias, De Ketelaere e Leao alle spalle dell’unica punta Giroud. Assenza ben più pesante invece per Inzaghi, costretto a fare a meno di Lukaku: il dubbio della vigilia consiste proprio in chi, tra Dzeko e Correa, prenderà il suo posto. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà così Handanovic tra i pali, Skriniar, De Vrij e Bastoni nel reparto arretrato, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Darmian in mediana, Lautaro e Dzeko (leggermente favorito su Correa) in attacco.

Fiorentina-Juventus (ore 15, Dazn)

A dare il via alla giornata saranno però Fiorentina e Juventus, impegnate in quella che non è mai una partita come le altre, specialmente quando si gioca al Franchi. La storica rivalità, acuita dalla cessione di Vlahovic lo scorso gennaio, farà sì che l’ambiente sia caldissimo e questo sarà sicuramente un problema in più per Allegri, che però arriva alla sfida molto più carico di Italiano. La vittoria sullo Spezia infatti ha rimesso parzialmente a posto le cose, in più dal mercato è arrivato anche Paredes, pronto a colmare quella lacuna a centrocampo tanto evidente quanto trascurata. La Fiorentina invece è partita decisamente male, sia a livello di risultati (ultimo la sconfitta di Udine) che di rendimento offensivo: l’ultimo gol segnato risale addirittura al 18 agosto scorso contro il Twente (in campionato bisogna andare al 14 con la Cremonese) e questa astinenza non può che incidere sulla squadra, come dimostrano gli 0-0 con Empoli e Napoli e il recente ko friulano.

Allegri: “Noi favoriti dopo il mercato? Pensiamo solo a Firenze…”

L’acquisto di Paredes ha riportato entusiasmo nell’ambiente bianconero, che ora si sente legittimato a sognare. “La società ha lavorato molto bene sia in entrata che in uscita, confermando i giovani e facendo entrare i giocatori che volevamo – ha sottolineato Allegri -. Noi però pensiamo solo alla partita di Firenze, sarà molto difficile e fare risultato sarebbe altrettanto importante. La formazione comunque devo ancora deciderla, magari la sapete meglio voi…”.

Fiorentina-Juventus, le formazioni

E allora proviamo a entrare nella testa del tecnico bianconero e a decifrare le sue scelte, tenendo presente che martedì ci sarà la prestigiosa trasferta di Parigi. Le ultime dalla Continassa indicano un possibile turno di riposo per Vlahovic, un po’ per sfruttare la ritrovata vena di Milik, un po’ per evitargli l’inevitabile bordata di fischi, ma soprattutto l’esordio lampo di Paredes, pronto a prendersi subito le chiavi della squadra. Il 4-3-3 bianconero vedrà Perin in porta, De Sciglio, Danilo, Bremer e Alex Sandro in difesa, Locatelli, Paredes e McKennie a centrocampo, Di Maria, Milik e Kostic in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Italiano, che risponderà con Gollini tra i pali, Dodò, Milenkovic, Igor e Biraghi nel reparto arretrato, Bonaventura, Amrabat e Barak in mediana, Ikoné, Jovic e Sottil nel tridente offensivo.

Lazio-Napoli (ore 20:45, Dazn e Sky)

A concludere il super sabato di Serie A ci penseranno poi Lazio e Napoli, attese dal posticipo dell’Olimpico. Una prova del 9 per entrambe, visto che sin qui hanno alternato ottime cose a passi falsi inattesi: i biancocelesti sono stati capaci di battere l’Inter, ma anche di frenare contro Torino e Sampdoria, gli azzurri, dopo un inizio scoppiettante, hanno decisamente rallentato con Fiorentina e, soprattutto, Lecce. Il match diventa così molto delicato per tutte e due, con Sarri e Spalletti chiamati a dimostrare la vera dimensione delle proprie squadre. “Sono felicissimo di essere l’allenatore del Napoli, ma non garantisco niente – ha puntualizzato Spalletti -. La si mette sempre sul vincere o morire e a me questa cosa garba poco, se non vinci hai fallito… e io non so se vinco”. Il clima comincia a surriscaldarsi ed è chiaro che un risultato negativo peggiorerebbe le cose, tanto più con la trasferta di Liverpool alle porte. Di fronte però ci sarà una Lazio agguerrita, decisa a riscattare il pareggio-beffa di Genova, ma anche la sconfitta dell’anno scorso firmata da Fabian Ruiz in pieno recupero.

Lazio-Napoli, le formazioni

Dopo gli esperimenti (mal riusciti) di mercoledì Spalletti tornerà all’antico, dunque al 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Sarri, che risponderà con Provedel tra i pali, Lazzari, Patric, Romagnoli e Marusic nel reparto arretrato, Milinkovic-Savic, Cataldi e Vecino in mediana, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni nel tridente offensivo.

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