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Milan, Inter e Napoli: occhio alla trappola delle piccole. Chi si ferma dopo la Champions è nei guai

Dopo il trionfo in Champions contro il Liverpool, oggi il Napoli torna in campionato contro lo Spezia mentre l’Inter ospita il Torino e il Milan fa visita alla Samp – Formazioni e tv

Milan, Inter e Napoli: occhio alla trappola delle piccole. Chi si ferma dopo la Champions è nei guai

Chi si ferma è perduto. Napoli, Milan e Inter si rituffano nel campionato dopo la parentesi europea e lo fanno con stati d’animo molto diversi. Pollice verde per gli azzurri, reduci dal roboante 4-1 sul Liverpool, chiamati a dare continuità anche contro il meno glamour Spezia di Gotti, borsino stabile per i rossoneri, di scena a Marassi contro la Sampdoria dopo il pareggio di Salisburgo, segno rosso invece per i nerazzurri, costretti a battere il Torino per far sì che il buco (Lazio, Milan e Bayern) non diventi una vera e propria voragine. 

Napoli-Spezia (ore 15 Dazn)

Si parte con la squadra di Spalletti, la prima a scendere in campo in questo sabato di Serie A. L’entusiasmo, già alto dopo la vittoria di Roma, è salito addirittura alle stelle con il poker rifilato al Liverpool, ora però al Maradona arriva lo Spezia e gli azzurri, già inciampati contro il Lecce, devono mantenere la stessa concentrazione. L’occasione per mettere in saccoccia altri 3 punti è ghiotta e sprecarla sarebbe grave, oltre che sintomo di fragilità, ragion per cui è lecito attendersi un Napoli grintoso e affamato, pronto a sbranare l’avversario proprio come mercoledì.

Spalletti avvisa i suoi:”Lo Spezia vale 3 punti come il Liverpool”

“Non dobbiamo concentrarci solo sul nome dell’avversario, ma vincere e prenderci 3 punti al di là di chi sia – ha confermato Spalletti in conferenza stampa -. Saper vincere una gara, per quanto prestigiosa possa essere, significa aver fatto bene per 90’, per scrivere pagine importanti bisogna però mantenere la costanza lungo tutto il percorso, è questo che fa la differenza. Osimhen? Mi dispiace perderlo per qualche partita, ma abbiamo elementi altrettanto forti come Simeone e Raspadori”. 

Napoli-Spezia, le informazioni

Rispetto a mercoledì ci saranno diversi cambi, qualcuno obbligato (Osimhen ha riportato una lesione di secondo grado al bicipite femorale, rientro previsto tra fine settembre e inizio ottobre), altri per inevitabili logiche di turnover. Spalletti comunque confermerà il 4-3-3, diventato ormai il sistema di riferimento, puntando su Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Anguissa, Ndombele e Zielinski a centrocampo, Lozano, Simeone e Kvaratskhelia in attacco. 3-5-2 d’ordinanza invece per Gotti, che risponderà con Dragowski tra i pali, Ampadu, Kiwior e Nikolaou nel reparto arretrato, Holm, Bourabia, Bastoni, Kovalenko e Reca in mediana, Gyasi e Nzola coppia offensiva. 

Inter-Torino (ore 18 Dazn)

Pressione decisamente più alta a San Siro, dove l’Inter di Inzaghi cercherà di ritrovarsi contro il Torino di Juric. Non sarà facile, un po’ perché i granata hanno dimostrato di essere tosti, ma soprattutto per via delle difficoltà dei nerazzurri, reduci da tre sconfitte (nelle ultime quattro partite) che hanno lasciato il segno. Il mirino è sempre più puntato sull’allenatore, apparso effettivamente in confusione sia a livello tattico che di scelte. La società se n’è accorta e Marotta, da vecchio lupo di mare, ha riunito tutti sui campi di Appiano per un confronto schietto e deciso, finalizzato a far emergere i problemi. Inzaghi sa di avere la fiducia della dirigenza (oltretutto ha prolungato il contratto fino al 2024 a 5,5 milioni netti), ma anche che le prossime tre partite (Torino, Viktoria Plzen e Udinese) vanno vinte, pena rischiare sul serio di complicare la stagione.

Inter-Torino, le informazioni

Il tecnico, assente in sala stampa (altro segnale di scarsa serenità), tornerà a mischiare le carte dopo il turnover contro il Bayern, a cominciare dalla porta, che tornerà di proprietà di Handanovic. Davanti a lui, nel 3-5-2 d’ordinanza, spazio a Skriniar, De Vrij e Bastoni, con Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Dimarco a centrocampo e il duo Dzeko-Lautaro in attacco. Juric, ancora assente per la polmonite, risponderà con un 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic tra i pali, Djidji, Buongiorno e Rodriguez nel reparto arretrato, Lazaro, Lukic, Linetty e Vojvoda in mediana, Vlasic e Radonjic alle spalle dell’unica punta Sanabria. 

Sampdoria-Milan (ore 20,45 Dazn e Sky)

In serata invece toccherà al Milan, che vuole ripartire dal derby archiviando il pareggio di Salisburgo. Prestazione sotto tono per i rossoneri, salvati solo dal gol di Saelemaekers, a differenza di sabato scorso, quando erano apparsi imprendibili per buona parte del match. Pioli spera di ritrovare la parte migliore della sua squadra, anche perché la sfida di Marassi è storicamente insidiosa: la Sampdoria, sin qui, è apparsa poca cosa, ma ha già fermato sia la Juventus che la Lazio. Il tecnico rossonero vorrebbe evitare la trappola, anche perché domenica prossima ci sarà lo scontro al vertice col Napoli e arrivarci con un passo falso non aiuterebbe di certo, ciononostante farà ricorso a una dose massiccia di turnover, reso pressoché obbligato dai tanti impegni ravvicinati (mercoledì sarà di nuovo Champions con la Dinamo Zagabria). 

Pioli: “Gara complicata, sceglierò gli uomini più in forma”

“Ho un gruppo di giocatori forti e un’identità precisa, in allenamento danno tutti il massimo e quelli che scelgo sono sempre i migliori per l’avversario che affrontiamo – ha spiegato il tecnico rossonero -. Non faccio le rotazioni per coinvolgere tutti a prescindere, ma per vincere le partite. Troveremo una Sampdoria solida e motivata, reduce da una sconfitta che le darà ulteriore determinazione: sappiamo cosa ci aspetta, lavoriamo sempre per prenderci i 3 punti e se vogliamo restare in alto dovremo farlo spesso”.

Sampdoria-Milan, le informazioni

Pioli, nonostante il precedente poco felice di Reggio Emilia, farà un uso piuttosto massiccio del turnover, andando a cambiare ben 5 elementi rispetto a Salisburgo. Il suo 4-2-3-1 vedrà così Maignan in porta, Calabria, Kjaer, Kalulu e Hernandez in difesa, Pobega e Tonali a centrocampo, Messias, Diaz e Leao sulla trequarti, Origi in attacco, con Tomori, Bennacer, Saelemaekers, De Keteleare e Giroud pronti a subentrare dalla panchina. Giampaolo, ex per nulla rimpianto dal mondo rossonero, risponderà con un 4-3-2-1 con Audero tra i pali, Bereszynski, Ferrari, Murillo e Augello nel reparto arretrato, Rincon, Vieira e Leris in mediana, Sabiri e Djuricic alle spalle dell’unica punta Caputo. 

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