A caccia della terza. Milan e Juventus cercano un’altra vittoria dopo quelle ottenute con Genoa e Salernitana, incontrate entrambe la settimana scorsa, seppur a campi invertiti. Oggi però l’asticella si alza, perché i rossoneri faranno visita all’Udinese del neo allenatore ad interim Cioffi (ore 20:45), mentre i bianconeri al Venezia di Zanetti (18:00).
Due trasferte nel nord est, non impossibili ma comunque insidiose, specialmente dopo le fatiche di Champions che, come tutti sanno, hanno prodotto risultati opposti. Per una Juve che si è qualificata addirittura da prima, infatti, c’è un Milan eliminato da tutto, che ora però vuole rifarsi subito in campionato, per garantirsi il comando della classifica indipendentemente da cosa faranno domani Inter e Napoli.
Pioli lo avrebbe ribadito, con ogni probabilità, nella classica conferenza della vigilia, ma l’influenza lo ha messo ko e l’incontro con la stampa è saltato: i maligni direbbero che si tratta dell’ennesimo infortunio della stagione, se non fosse per il recupero lampo del tecnico, sceso regolarmente in campo per dirigere l’allenamento. Il suo pensiero comunque è noto a tutti, anche perché ribadito nel post Liverpool, e consiste nello stringere i denti fino alla sosta natalizia, dunque stasera a Udine e domenica prossima nel big match col Napoli, per poi sfruttare le vacanze per recuperare qualcuno e, magari, aspettare aiuti dal mercato.
Le ultime notizie raccontano di un Caldara, attualmente in prestito al Venezia, pronto a tornare alla base, quantomeno per tamponare a livello numerico l’emergenza centrali, senza però scordare le candidature dei giovani Badiashile del Monaco e Omeragic dello Zurigo. La vetta della classifica, dunque, non cambia il progetto giovani di Maldini e Massara, orientati a puntellare la rosa, non a ribaltarla, anche perché la stessa, una volta svuotata l’infermeria, è perfettamente in grado di reggere la stagione, specialmente ora che gli impegni europei sono finiti. Prima però ci sono due partite da non sbagliare, a cominciare da questa di Udine, che i rossoneri proveranno a vincere con il solito 4-2-3-1 con Maignan in porta, Florenzi, Tomori, Romagnoli e Hernandez in difesa, Tonali e Bennacer a centrocampo, Saelemaekers, Diaz e Krunic alle spalle dell’unica punta Ibrahimovic.
Cioffi, subentrato a Gotti dopo l’esonero deciso dai Pozzo, è consapevole che il suo ruolo è provvisorio, ma anche che una bella prova potrebbe indurre la proprietà a confermarlo fino al termine della stagione: la chance è ghiotta e il tecnico cercherà di sfruttarla affidandosi a un 4-4-2 con Silvestri tra i pali, Nehuen Perez, Becao, Nuytinck e Udogie nel reparto arretrato, Soppy, Walace, Arslan e Deulofeu in mediana, Success e Beto in attacco.
Poco meno di tre ora prima però toccherà alla Juventus, chiamata a sbancare il non semplice campo di Venezia. I lagunari sono una delle sorprese di questa Serie A e al Penzo, pur con tutti i limiti di una rosa costruita per salvarsi, hanno sempre detto la loro, battendo due squadre decisamente più quotate come Fiorentina e Roma e mettendo in difficoltà anche Inter e Verona.
Il test, insomma, sembra più serio rispetto agli ultimi con Salernitana, Genoa e Malmoe, dove peraltro i bianconeri hanno sì vinto, ma sempre con scarti piuttosto limitati. “Dobbiamo fare meglio nelle percentuali realizzative, siamo molto sotto la media, bisogna essere più lucidi e cattivi sottoporta – ha confermato Allegri -. Col Venezia può diventare una partita a rischio se non la interpretiamo bene, ma credo che i ragazzi abbiano capito le difficoltà e faranno sicuramente bene. Dovremo giocare alla pari sia come mentalità che sul piano fisico: se ci mettiamo sullo stesso piano le qualità tecniche faranno la differenza”.
Il piano di marcia, del resto, prevede un percorso netto fino alla sosta di Natale, nella speranza che qualcuno, lassù, perda qualche punto, per provare così a reinserirsi nella lotta Champions, ma anche per non perdere contatto con la Fiorentina e le due romane, tutte ammucchiate in pochi punti.
Venezia può diventare così una partita molto importante e Allegri, per vincerla, confermerà il 4-2-3-1 delle ultime uscite con Szczesny in porta, De Sciglio, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro in difesa, Bentancur e Locatelli a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Bernardeschi sulla trequarti, Morata in attacco. Classico 4-3-3 invece per Zanetti, che tenterà l’impresa con Romero tra i pali, Mazzocchi, Caldara, Svoboda e Molinaro nel reparto arretrato, Crnigoj, Ampadu e Busio in mediana, Aramu, Henry e Johnsen nel tridente offensivo.