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Milan e Juve: chi vince a San Siro svolta

La classicissima di San Siro può portare il Milan definitivamente fuori dalla crisi ma, in caso di sconfitta, può affondarlo e far saltare la panchina di Montella: mancheranno Bonucci e Bonaventura – La Juve non può perdere altri punti e punterà alla vittoria, dimenticando l’impegno di Champions di martedì – La Roma affronta il Bologna e Di Francesco vuol dare un dispiacere al figlio

E’ l’ora di Milan-Juventus. Uno dei big match più attesi del campionato è finalmente arrivato (ore 18) e pazienza se, a dispetto dei pronostici estivi, non mette di fronte due squadre con lo stesso obiettivo. Impensabile infatti paragonare rossoneri e bianconeri sul lungo periodo: i primi, al massimo, lotteranno per un posto in Europa, i secondi, come di consueto, per cucirsi ancora una volta lo scudetto sul petto. Certo però che Milan-Juve resta una grande classica del nostro calcio e i punti, ad ogni modo, sono comunque pesantissimi per entrambe. Per Montella vincere vorrebbe dire chiudere definitivamente il capitolo “crisi”, riaprendo prospettive di classifica ad oggi sconosciute e blindando, di fatto, la propria panchina. Un ko invece renderebbe vana la vittoria infrasettimanale sul Chievo, tanto più in un weekend in cui le dirette concorrenti hanno turni piuttosto agevoli, almeno sulla carta. 

“Un successo sarebbe la svolta del nostro campionato – ha ammesso il tecnico rossonero senza mezzi termini. – La squadra sta crescendo molto, vedo la luce in fondo al tunnel. Servirà la partita perfetta e un pizzico di fortuna, ma abbiamo le carte in regola per battere la Juventus”. Anche sul fronte bianconero c’è tanta voglia di vincere, la corsa scudetto del resto è serratissima e un altro passo falso dopo quello con la Lazio farebbe arrabbiare davvero tanto Massimiliano Allegri. Il tecnico non s’è rasserenato nemmeno dopo il 4-1 sulla Spal: prendere gol non gli è mai piaciuto, così come vedere giocare i suoi senza la rabbia agonistica degli anni passati.

“Voglio però chiarire che non è un problema di pancia piena – ha spiegato in conferenza stampa. – Stiamo ritrovando la miglior convinzione e ci servono i 3 punti, inutile però parlare di gara decisiva: quest’anno il campionato si deciderà solo nelle ultime giornate perché ci saranno molti scontri diretti”. Partita da vincere per tutti insomma, senza se e senza ma. Montella deve rinunciare ancora a Bonaventura e Bonucci, ma sembra aver finalmente trovato l’assetto tattico giusto. A San Siro vedremo dunque il 3-4-2-1 con Donnarumma in porta, Zapata, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Abate, Kessie, Biglia e Borini a centrocampo, Suso e Cahlanoglu alle spalle di Kalinic. Rosa quasi al completo per Allegri che ritrova Mandzukic dopo il turno di squalifica scontato in settimana. Il tecnico bianconero non guarderà alla partita di martedì contro lo Sporting Lisbona ma schiererà il miglior 4-2-3-1 possibile, dunque Buffon tra i pali, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini e Alex Sandro nel reparto arretrato, Pjanic e Khedira in mediana, Cuadrado, Dybala e Mandzukic sulla trequarti, Higuain in attacco. 

Il sabato di Serie A non si limiterà solo alla classicissima di San Siro: alle 20.45 toccherà alla Roma, impegnata all’Olimpico contro il Bologna. Partita importante per i giallorossi, chiamati a non fallire per restare attaccati al treno delle prime per poi sfruttare a tempo debito il recupero contro la Sampdoria. La vigilia è stata movimentata dall’infortunio di Karsdorp: l’olandese, arrivato infortunato dal Feyenoord, ha riportato la rottura del crociato dopo una sola presenza, ragion per cui in molti hanno puntato il dito sui medici della Roma. “Più che trovare colpevoli pensiamo alle soluzioni – ha glissato Di Francesco. – Ora pensiamo alla partita col Bologna, vogliamo vincerla a tutti i costi: solo dopo ci concentreremo sul Chelsea”.

Inevitabilmente però la formazione sarà condizionata dall’imminente impegno europeo, dunque vedremo un 4-3-3 diverso rispetto a quello di mercoledì con Alisson in porta, Florenzi, Fazio, Juan Jesus e Kolarov in difesa, Pellegrini, De Rossi e Strootman a centrocampo, Defrel, Dzeko e Perotti in attacco. Donadoni proverà il colpaccio con lo stesso sistema di gioco, con Da Costa tra i pali, Krafth, Helander, Gonzalez e Masina nel reparto arretrato, Poli, Pulgar e Donsah in mediana, Verdi, Destro e Di Francesco (sottotema del match il suo scontro con il padre) nel tridente offensivo.

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