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Milan e Donnarumma alla resa dei conti: rinnovo o addio

Due i casi che stanno scuotendo il calciomercato: il rinnovo del 18enne portiere rossonero, assistito da Mino Raiola, sta creando malumori nell’ambiente milanista – Doccia gelata per Spalletti e l’Inter: sembrava fatta per Rudiger dalla Roma, ma Monchi ha smentito tutto – Juventus sempre più vicina a Douglas Costa.

Milan e Donnarumma alla resa dei conti: rinnovo o addio

O la va o la spacca. E’ previsto per oggi l’incontro tra il Milan e Raiola per stabilire il futuro di Donnarumma: appuntamento decisivo, in un senso o nell’altro. Già nei giorni scorsi infatti s’è sfiorata la rottura tra la parti, con Fassone e Mirabelli stizziti per il silenzio del portiere e il procuratore infuriato per il tentativo di bypassarlo. L’ultima offerta risale ormai a due settimane fa e il Milan sperava fosse sufficiente per chiudere la questione con il tanto agognato rinnovo di contratto, Donnarumma invece, sotto l’evidente regia di Raiola, ha preso tempo scatenando così l’insofferenza rossonera. L’incontro di oggi insomma non dovrebbe ammettere ulteriori slittamenti: o si firma o ci si dice addio. Impressioni? Gli exit poll viaggiano sul filo dell’incertezza ma il sì è leggermente favorito sul no. Una volta sistemata la questione portiere (a proposito, da ieri Cristian Abbiati è ufficialmente il nuovo team manager) si penserà alle altre operazioni, che ad oggi si chiamano Kalinic, Biglia e Conti. Con la Fiorentina sono previsti ulteriori contatti nel weekend: i viola vogliono 30 milioni, i rossoneri ne offrono 20-22. Distanza anche con Lazio e Atalanta per gli altri nomi in questione, con Lotito e Percassi fermi sulle richieste iniziali di 25 e 30 e il Milan a non andar oltre a 16 e 20. La sensazione è che i tre affari si faranno, magari con tempi un po’ più lunghi, ma si faranno. Intanto Mirabelli comincia a muoversi anche sul fronte cessioni: ieri ha incontrato l’Everton a Casa Milan e sul tavolo sono finiti i nomi di Bacca, Lapadula e Niang, con il primo che piace anche a Valencia e Marsiglia.

I rossoneri si muovono, gli altri stanno per farlo. Ieri è stato il giorno della presentazione ufficiale di Spalletti come nuovo allenatore dell’Inter e gli spunti, come previsto, non sono mancati. “Stiamo mettendo a punto il tutto per creare una squadra più forte – le sue prime parole da nerazzurro. – Gli acquisti non vanno sbagliati e sarebbe importante avere la rosa al completo il prima possibile, anche se purtroppo siamo legati ad altre vicende. Al di là di tutto però voglio che chiunque ci sarà dia il massimo, Herrera diceva che chi non dà tutto non dà niente e io la penso allo stesso modo”.

Nessun nome insomma ma poco importa: le strategie dell’Inter, di fatto, sono già emerse nei giorni scorsi. Ieri però è arrivata una mezza doccia fredda sul fronte Rudiger: già, perché a Trigoria, più o meno alla stessa ora in cui parlava Spalletti, si è svolta la conferenza stampa di Monchi e Di Francesco. “Non vogliamo cederlo, ci sono zero possibilità che possa partire – ha spiegato il ds giallorosso a proposito del tedesco. – L’unica trattativa aperta che abbiamo è quella con il Liverpool per Salah ma siamo noi a fare il prezzo, la Roma non è un supermercato”. A sentire Monchi dunque Rudiger non si muoverà, intanto però è già arrivato Hector Moreno come possibile sostituto: la sensazione, insomma, è che il ds abbia voluto lanciare un messaggio forte e chiaro al suo ex allenatore…

Movimenti importanti anche in casa Juve, con Marotta e Paratici che hanno ufficialmente incontrato gli agenti di Douglas Costa, ricevendo un’apertura importante sul possibile trasferimento a Torino. Il brasiliano ha espresso tutto il suo gradimento, ora però bisogna trattare con il Bayern Monaco e limare la distanza tra domanda (50 milioni) e offerta (35). L’intesa potrebbe arrivare a metà strada, prima però i tedeschi dovranno concludere l’acquisto di Sanchez dall’Arsenal, ritenuto il sostituto naturale di Douglas Costa. Più complicata la trattativa che riguarda N’Zonzi: il giocatore ha già dato l’assenso ma il Siviglia, forte della clausola rescissoria di 40 milioni, non sembra bendisposto a fare sconti. I bianconeri aspettano e fanno leva sulla volontà del diretto interessato, sperando che questa possa ammorbidire almeno un po’ la società andalusa.

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