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Migranti, addio giungla a Calais: è cominciato lo sgombero (Video)

Alle prime luci dell’alba sono arrivati nell’insediamento situato nel Nord della Francia i primi autobus che, in soli sette giorni porteranno i migranti che risiedono nella “Giungla” in 11 centri di accoglienza – Si tratta di un numero compreso tra 6.400 e 8.300 persone, tra cui quasi 1.300 minori

Migranti, addio giungla a Calais: è cominciato lo sgombero (Video)

E’ in corso da stamattina lo sgombero di Calais. Alle prime luci dell’alba sono arrivati nell’insediamento situato nel Nord della Francia i primi autobus che, in soli sette giorni porteranno i migranti che risiedono nella “Giungla” nei Comuni che dovranno accoglierli. Si tratta di un numero compreso tra 6.400 e 8.300 persone, tra cui quasi 1.300 minori, che da circa 18 mesi vivono nel campo in condizioni estremamente precarie.

“Tutto si sta svolgendo normalmente, in modo organizzato e metodico” – ha detto il prefetto del Nord-Pas-de-Calais, Fabienne Buccio, ai microfoni di BFM-TV –  “Per ora sono partiti 17 pullman con 711 migranti a bordo. Altri tre bus stanno per partire”.

Nell’evacuazione, secondo quanto riportato dal quotidiano Le Figaro, sarebbero attualmente impegnati 1.250 poliziotti con il compito di garantire la sicurezza.



I migranti verranno distribuiti nei centri di accoglienza di 11 regioni.
La scelta della destinazione, secondo quanto riportato dai media francesi, viene effettuata nell’hangar di tremila metri quadrati situato a circa 300 metri dal luogo in cui è stato allestito il quartier generale dell’operazione. I migranti incontrano i funzionari dell’Ufficio francese dell’immigrazione e integrazione che propongono a ciascuno di loro la scelta tra due regioni di destinazione, illustrandole sulla mappa della Francia.

Una volta effettuata la scelta, ognuno riceve un braccialetto dal colore corrispondente alla regione di destinazione. Dopo una breve permanenza in una tenda, ciascuno parte per il luogo assegnatogli.

Le operazioni di sgombero starebbero procedendo, tranquillamente, nonostante gli scontri e i roghi registrati nel corso della notte a Lesbo e Loubeyrat.

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