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Messori: “Sì allo scudo anti-spread ma anche più crescita per portare l’Europa fuori dalla crisi”

UN SAGGIO DI MARCELLO MESSORI – Per gentile concessione de “Il Mulino” pubblichiamo un saggio dell’economista Marcello Messori sulla governance economica europea contenuto in un libro (“La finanza pubblica in Italia” di A.Zanardi) in libreria in questi giorni che spiega le origini da cui hanno preso spunto le misure anti-crisi dell’ultimo Consiglio europeo

Messori: “Sì allo scudo anti-spread ma anche più crescita per portare l’Europa fuori dalla crisi”

La possibilità che il fondo salva-Stati possa acquistare titoli pubblici dei Paesi europei il cui spread è chiaramente oggetto di attacchi speculativi e supera soglie di rischio con effetti destabilizzanti non soltanto sul Paese stesso ma su tutta la costruzione dell’euro viene considerata una priorità dall’economista Marcello Messori in un saggio (“La governance economica europea”)  scritto prima dell’ultimo Consiglio europeo e contenuto nel libro di Alberto Zanardi “La finanza pubblica italiana. Rapporto 2012” edito da “Il Mulino” che debutta in libreria proprio in questi giorni.

Dopo aver esaminato nel dettaglio le ragioni che hanno portato alla cisi economica e finanziaria internazionale e, in particolare, alla crisi da rischio sovrano dell’eurozona, Messori si sofferma sul ruolo della Bce di Mario Draghi, sulle mosse dell’Eba in relazione alla patrimonalizzazione delle banche e sui ritardi ma anche sulle scelte strategiche che spettano ai governi dell’Unione europea. Contrastare l’attacco speculativo ai titoli di Stato dei Paesi più esposti è essenziale ma – annota Messori – dal fiscal compact è indispensabile passare al growth compact e mettere in campo un robusto piano per la crescita e lo sviluppo economico di tutto il Vecchio continente. “La gestione del mercato europeo dei debiti sovrani – scrive Messori – è una condizione necessaria ma non sufficiente per il rilancio della crescita di breve e medio-lungo periodo dell’Emu” che deve invece poggiare su un rilancio dei consumi e degli investimenti ina una strategia che poggi sull’innalzamento della competitività dei Paesi membri della Ue e su un miglior coordinamento delle politiche economiche.


Allegati: zanardi.docx

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