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Mercati finanziari asiatici, chiusura negativa

Pesano sui listini orientali i nodi europei: dal dissidio tra Francia e Germania sull’Efsf, alla questione della ricapitalizzazione delle banche

Mercati finanziari asiatici, chiusura negativa

Da qui al 23 – la domenica del vertice europeo – le giornate di Borsa saranno volatili: la corsa contro il tempo vede un dissidio serio fra Francia e Germania sui modi per elevare la potenza di fuoco dell’Efsf: la soluzione caldeggiata dalla Francia – dotare lo Efsf di una licenza bancaria e permettergli così di abbeverarsi a una fonte inesauribile di liquidità – la Bce – è osteggiata dai tedeschi e dalla Bce stessa.

L’altro nodo del contendere è la questione della ricapitalizzazione delle banche europee, per le quali l’ammontare in discussione – circa 80 miliardi di euro – viene ritenuto insufficiente dal mercato. I risultati dell’ultimo stress test vengono anche messi in dubbio: la valutazione degli attivi ai valori di mercato porta a perdite su molti titoli sovrani ma guadagni su altri (in particolare quelli tedeschi), e sono questi guadagni a essere messi in discussione dai ‘falchi’, che non li vorrebbero ammettere.

Questioni europee? Cosa c’entrano con le borse asiatiche che oggi stanno chiudendo male? Purtroppo c’entrano, perchè una crisi non risolta in Europa precipiterebbe una nuova recessione, e non solo in Europa.

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