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Meno male che c’è il Quarto capitalismo: le medie imprese italiane fanno più profitti delle tedesche

RAPPORTO R&S-Mediobanca, Unioncamere e Confindustria sulle MEDIE IMPRESE IN EUROPA – Le medie industrie italiane sono più redditizie di quelle tedesche e francesi e si confermano la parte più dinamica del sistema produttivo italiano: purtroppo sono troppo poche e localizzate quasi soltanto al Nord e non possono certamente sostituire le grandi imprese

Meno male che c’è il Quarto capitalismo: le medie imprese italiane fanno più profitti delle tedesche

Meno male che in Italia c’è il Quarto capitalismo delle medie imprese, quelle imprese – spesso multinazionali tascabili di natura familiare – che hanno un fatturato compreso tra 15 e 330 milioni di euro e un numero di dipendenti tra le 50 e le 499 unità. Malgrado il 2012 sia andato peggio delle previsioni sia per fatturato che per produzione, il made in Italy – che rappresenta il cuore delle medie imprese manifatturiere presenti soprattutto nella meccanica, nell’alimentare, nei prodotti per la casa e per la persona – regge e conferma la sua propensione all’export, il suo dinamismo e la sua solidità finanziaria. Purtroppo le tasse penalizzano le aziende intermedie più delle grandi e delle piccole imprese. 

Ma la novità più interessante uscita dal Rapporto sulle “Medie imprese in Europa” presentato nei giorni scorsi da R&S Mediobanca, Unioncamere e Confindustria è rappresentata dal fatto che le medie imprese italiane sono, insieme a quelle spagnole, le più redditizie con una profittabilità addirittura superiore a quelle tedesche e francesi: il loro margine operativo netto sul valore aggiunto raggiunge il 19% contro il 15% delle tedesche e francesi. Sul piano della produttività prevalgono invece le tedesche (56.900 euro di valore aggiunto netto per addetto contro i 53.300 euro delle medie imprese italiane, che fanno però meglio delle francesi e delle spagnole) mentre le italiane hanno un costo del lavoro pro-capite (39.600 euro) tra i più bassi e secondo solo a quello delle medie imprese spagnole (36.800 euro). 

In un momento in cui in Italia tutto o quasi tutto sembra congiurare per il peggio sapere che c’è un pezzo di sistema che regge e che funziona è una consolazione. E in effetti il Quarto capitalismo – che rappresenta le medie imprese manifatturiere e che si chiama così per distinguersi nettamente dal Primo capitalismo delle grandi imprese private, dal Secondo capitalismo delle grandi imprese pubbliche e dal Terzo capitalismo delle piccole e piccolissime aziende – è una realtà che dà soddisfazione al Paese e all’economia italiana da sempre. E se negli ultimi 10 anni – sostiene il Rapporto – le medie imprese italiane avessero avuto una tassazione più favorevole e pari a quella delle grandi imprese, oggi esse avrebbero una solidità patrimoniale, che è già buona, addirittura paragonabile a quella delle consorelle tedesche, il 76% delle quali sono investment grade.

In sostanza, le medie imprese industriali si confermano come il segmento più dinamico del sistema produttivo italiano e reggono benissimo il confronto con le cugine tedesche, francesi e spagnole ma hanno qualche difetto che solo una moderna politica industriale potrebbe superare: 1) sono ancora troppo poche: solo 4mila (tra il 2000 e il 2009 il loro numero è addirittura diminuito di 669 unità) e per di più localizzate quasi esclusivamente al Nord e in misura minore al Centro ma quasi per nulla al Sud; 2) non hanno i mezzi per fare sufficiente ricerca e sviluppo e sono poco presenti nell’high tech, anche se sono molto innovative e molto proiettate sui mercati internazionali dove, non raramente, sono leader di nicchia; 3) concorrono solo in misura modesta alla formazione del Pil nazionale.

In altre parole, sarebbe illusorio pensare che per l’Italia bastino le medie imprese e che esse possano sostituire le grandi imprese, così rare in Italia, ma il quarto capitalismo resta un fattore di dinamismo fondamentale del sistema produttivo che una classe politica intelligente avrebbe tutto l’interesse di valorizzare. Ma questo è purtroppo un tasto dolente.

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