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Mediobanca: effetto Fca, automotive record

L’anno scorso il settore ha registrato la miglior performance in termini di vendite fra tutti i comparti produttivi – Determinante l’effetto traino di Fca Italy.

Mediobanca: effetto Fca, automotive record

Nel 2016 il settore dell’automotive ha registrato in Italia la miglior performance in termini di vendite fra tutti i comparti produttivi. È quanto emerge dal rapporto compilato dall’ufficio studi di Mediobanca sulla base dei dati cumulativi di 2065 società italiane, ovvero tutte le grandi aziende con più di 500 dipendenti e il 20% di quelle di medie dimensioni.

Il settore automotive ha beneficiato in misura determinante dell’effetto traino di Fca Italy senza il cui contributo avrebbe avuto un risultato nettamente inferiore, pari al 2,2%.

Bene lo scorso anno i settori dell’emittenza Tv (+5,8%, grazie all’effetto del canone in bolletta), le local utilities (+3,9%, acqua, autostrade e via dicendo) e poi alcuni comparti della manifattura tra cui: il vetrario (+3,4%), il farmaceutico (+3,3%), l’abbigliamento (+2,9%) e le specialità alimentari (dolciario e conserviero: +2,3%; bevande: +2%; alimentari diverse: +3%).

Tra i settori che invece hanno avuto le peggiori performance si distinguono il petrolifero (-19,5%), gli elettrodomestici (-8,1%), l’Eeg (-7,1%), le imprese di costruzione (-5,3%) e la stampa-editoria (-4,8%).

Nonostante i buoni dati nel complesso del 2016, il fardello della crisi resta pesante da smaltire: il fatturato è sotto il livello pre-crisi (2008) del 6,4%, soprattutto nel pubblico (-17,8%). In crescita il terziario (+2,8%) e la manifattura (+0,8%), ancora grazie al mid-corporate (+6,7%). Bene i grandi gruppi manifatturieri (+11,4%), ma senza l’automotive sarebbero sotto il pre-crisi del 6,8%.

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