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Mediaset-Vivendi: oggi il verdetto dell’Agcom

L’Authority delle Comunicazioni si pronuncia oggi sulla doppia presenza dei francesi di Vivendi in Mediaset e in Telecom Italia – Unicredit verso una nuova governance nell’assemblea di giovedì – Alla vigilia del G20 sempre forte l’influenza delle tensioni internazionali sui mercati ma Wall Street riapre in rialzo e Amazon vola – L’immobiliare spinge il Pil cinese (+6,8%)

“Spazzatura”. Così Wilbur Ross, il miliardario che Donald Trump ha scelto come responsabile della politica commerciale Usa, ha definito l’appello al libero scambio lanciato da Christine Lagarde in vista dell’assemblea primaverile del Fondo Monetario che si apre oggi a Washington. “Gli Stati Uniti – ha detto Ross in un’intervista – accusano un deficit commerciale di 500 miliardi di dollari verso Cina, Giappone ed Europa. Ma se proviamo a cambiare il gioco tutti gridano al protezionismo. È solo spazzatura”.

Almeno all’apparenza, il clima in vista del G20 di venerdì s’annuncia rovente. Ma è lo stesso Trump ad abbassare la temperatura: “Come faccio ad accusare la Cina di manipolare i cambi proprio mentre chiedo a Pechino di collaborare con noi sulla Corea?”, scrive in uno dei suoi ormai proverbiali tweet. Il vice presidente Mike Pence, parlando al confine della zona demilitarizzata tra le due Coree, ha ribadito ieri il monito a Pyongyang, pena gravi conseguenze. Secondo il Washington Post, “World War 3” è stata la ricerca più cliccata su Google nel corso del week end pasquale.

Politica estera e congiuntura economica sono più connessi che mai in questa primavera ad alta tensione.

SLITTA LA RIFORMA FISCALE DI TRUMP. STASERA I CONTI DI GOLDMAN

Wall Street ha aperto la settimana in rialzo, festeggiando lo scampato pericolo. Alla fine di una seduta dai volumi modesti, l’indice Dow Jones è rimbalzato dello 0,9% a quota 20.636,92 punti. Guadagni simili per l’indice S&P 500 (+0,86%) e per il Nasdaq (+0,89%).

In terreno positivo, dopo 11 sedute di ribasso, il comparto tecnologico. Amazon (+2%) ha chiuso oltre i 900 dollari grazie alla spinta di un report di Credit Suisse, che ha alzato il target a 1.050 dollari da 900. Promossa anche Boeing (+1,9%). Ieri sera, a Borsa chiusa, sono stati annunciati i risultati di Netflix: il titolo, già in rialzo del 3% nella seduta, ha perso nel dopo Borsa il 2,1%. Oggi sono in programma i risultati di Bank of America e Goldman Sachs. Domani tocca a American Express, Morgan Stanley e e.Bay. Venerdì sarà la volta di General Electric.

Rimbalzano le azioni di United Airlines, +2,46% dopo i conti. Nella lettera agli azionisti il ceo Oscar Munoz, a proposito della cacciata a suon di schiaffi del passeggero in overbooking che ha fatto il giro del mondo, si è detto “profondamente umiliato. Prometto che non accadrà più”.

Oltre al G20, la settimana Usa sarà animata da numerosi dati economici, a partire dalla pubblicazione del Beige Book. Intanto il segretario al Tesoro Steve Mnuchin, contraddicendo il presidente Trump, ha ribadito che il dollaro forte è, a lungo termine, “un grande vantaggio” per gli Usa. Il responsabile del Tesoro ha anche annunciato che la riforma fiscale, già annunciata per agosto, è destinata a slittare. “Si tratta di un progetto moto aggressivo ma non realistico”.

Debole il petrolio: Wti a 5239, Brent a 55,3 dollari. Pesa la crescita delle estrazioni di shale oil americano, anche se molti hedge hanno ripreso gli acquisti in vista del vertice di fine maggio che potrebbe accentuare la stretta della produzione Opec.

SALE TOKYO, L’IMMOBILIARE SPINGE IL PIL CINESE (+6,9%)

Le notizie migliori a Pasqua sono arrivate dall’Estremo Oriente, a partire dal flop del lancio del missile Coreano. Lo scampato pericolo è stato accolto con prudenza dalla Borsa di Tokyo: +0,11% lunedì, +0,2% stamane sull’onda di un lieve indebolimento dello yen dopo le parole di Mnuchin.

In lieve calo lo won e la Borsa di Seul. Il vicepresidente Usa Pence ha ribadito la necessità di rivedere gli accordi commerciali tra i due Paesi: negli ultimi cinque anni il surplus coreano è più che raddoppiato. In ribasso alla riapertura stamane sia Sidney (+1,1%) sia Hong Kong (-0,9%).

In lieve ascesa, invece, le Borse cinesi. le A sorpresa il Pil di Pechino nel primo trimestre è cresciuto del 6,9%, ben al di sopra delle stime governative per il 2017 (6,5%). A favorire il risultato il boom dei consumi (+10%) e dell’immobiliare (+19% i rezzi nel capitale, +17% a Shanghai) oltre all’avvio di nuovi investimenti nelle grandi opere. Ma l’incognita sta nell’indebitamento crescente, salito al 300%. La Borsa di Shanghai ha reagito lunedì con un ribasso dell’1,1%.

ELEZIONI FRANCESI ALLE PORTE, STABILE L’EURO

Settimana all’insegna della tensione per la politica europea. È iniziato il conto alla rovescia per le presidenziali francesi: domenica si terrà il primo turno di voto, in attesa del ballottaggio tra i due candidati più votati 15 giorni dopo. Emmanuel Macron, favorito assieme a Marine Le Pen, ha criticato domenica il surplus tedesco quale causa di squilibri nella Ue. Scontri a Parigi prima del comizio della candidata del Front National. Lo spread Oat/Bund è salito a 73 punti base. Stabile l’euro a 1,0622 sul dollaro.

SI RAFFORZA LA LIRA TURCA DOPO LA VITTORIA DI ERDOGAN

La vittoria di stretta misura di Erdogan in Turchia consegna il Paese ad una vera e propria dittatura. È sempre più probabile il fallimento definitivo dei negoziati per l’ingresso del Paese nella Ue. Ma i mercati, per ora, apprezzano la fine dell’incertezza. La lira turca è arrivata a rivalutarsi di oltre 2 punti percentuali contro il dollaro, in area 3,62. La divisa era reduce da un lungo periodo di debolezza: se si guarda la performance da inizio anno è la peggior valuta emergente.

CDA DI MEDIASET, UNICREDIT STUDIA UNA NUOVA GOVERNANCE

Tra martedì e mercoledì le commissioni Bilancio di Camera e Senato, in sessione congiunta, saranno impegnate nelle audizioni sul Def. Mercoledì sono in programma i giudizi di Banca d’Italia, Corte dei Conti e Ufficio parlamentare di bilancio.

Tra le trimestrali di Piazza Affari spicca quella di Mediaset, prevista per mercoledì 19. È attesa per oggi la decisione dell’Agcom sulla doppia presenza di Vivendi nell’azionariato di Telecom Italia e nelle tv del gruppo Fininvest.

L’appuntamento societario clou di Piazza Affari in settimana sarà però l’assemblea di Unicredit, fissata per giovedì 20. “Dopo il successo dell’aumento di capitale – ha detto al Sole 24 Ore il presidente Giuseppe Vita – la Banca è ancor di più una Banca paneuropea con sede in Italia. Perciò ha bisogno di una struttura di governance più aperta al mercato”.

Entro fine mese sarà formalizzato l’acquisto dei cantieri di Saint Nazaire da parte di Fincantieri. Domani l’ad Giuseppe Bono si incontrerà con i sindacati francesi.

DA INIZIO ANNO PIAZZA AFFARI SU (SOLO) DEL 3%

Le Borse europee riaprono i battenti dopo un finale in netta flessione. Giovedì l’indice FtseMib ha perduto l’1,1% nella quarta seduta negativa consecutiva chiudendo così la peggior settimana dallo scorso novembre, con una perdita complessiva del 2,6% circa. Il guadagno della Borsa di Milano dal primo gennaio si ridimensiona al +3% circa.

Per Parigi e Francoforte la predita settimanale si è aggirata sull’1%. Il focus della Borsa di Londra è concentrato sui conti di Unilever, appena uscita da mirino di Kraft.

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