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Mediaset-Vivendi: è guerra di accuse e comunicati

Secondo Bolloré il business plan di Premium si basa “su ipotesi irrealistiche”. Cologno risponde: “Nota irrituale”. Un comunicato come quello diffuso da Vivendi a mercati aperti può, secondo Mediaset, alterare l’andamento delle contrattazioni. Per questo motivo “Vivendi dovrà rispondere in sede civile e penale anche di questi danni” – Titolo crolla a Piazza Affari

Mediaset-Vivendi: è guerra di accuse e comunicati

Continua la guerra a suon di comunicati tra Vivendi e Mediaset.

Il gruppo di Cologno Monzese reagisce in maniera molto dura alla nota (definita “irrituale”) diffusa oggi dal colosso francese nell’ambito della quale la società guidata da Vincent Bolloré ha precisato che “la controversia con Mediaset riguarda il business plan di Mediaset Premium”. Svelato dunque l’arcano: sarebbe proprio il piano industriale, secondo quanto dichiarato da Vivendi, la causa del dietrofront a sorpresa annunciato tre giorni fa.

In particolare, secondo l’analisi dell’azienda transalpina, il business plan che prevede il raggiungimento dell’equilibrio operativo di Mediaset Premium fin dal 2018, si basa “su ipotesi irrealistiche”, come ha confermato anche il consulente Deloitte a inizio giugno. Secondo Deloitte, “il business Plan Mediaset Premium appare irraggiungibile e dovrebbe essere rivisto seriamente al ribasso per poter essere realistico”, riporta il comunicato stampa.

Una nota diffusa oggi a mercati aperti. Un orario che ha fatto infuriare ancora di più Mediaset, già intenzionata a ricorrere in giudizio. Il Biscione ha deciso di rispondere per le rime, rimarcando che la diffusione di considerazioni come quelle contenute nel comunicato di Vivendi, definite “di carattere totalmente soggettivo e strumentale”, possono alterare il normale corso di Borsa del titolo Mediaset. Dunque, secondo la società sarebbero contrarie alla normativa vigente. “Vivendi dovrà rispondere in sede civile e penale anche di questi danni”, si legge nel comunicato.

Da sottolineare che, su Piazza Affari, le azioni Mediaset hanno subito un vero e proprio crollo, chiudendo la seduta odierna con un ribasso dell’8,33% a 2,712 euro.

Per quanto riguarda il business plan di Mediaset Premium, aggiunge la società, “era in possesso di Vivendi fin da inizio marzo 2016, oltre un mese prima della firma dell’accordo vincolante. Tanto che l’analisi dei suoi contenuti da parte della società francese ha concorso in modo significativo alla definizione dei termini e delle condizioni del contratto firmato il successivo 8 aprile”.

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