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Mc Donald’s: mille assunzioni in Italia nel 2018

L’ad Mario Federico annuncia, in un’intervista a La Stampa, che la catena di fast food metterà in campo nel nostro Paese 100 milioni di euro per aprire da 20 a 25 nuovi ristoranti e rinnovarne 140 già esistenti.

Mc Donald’s: mille assunzioni in Italia nel 2018

Mc Donald’s progetta di assumere mille persone in Italia entro la fine del 2018. Lo ha annunciato Mario Federico, amministratore delegato della divisione italiana del gruppo, in un’intervista al quotidiano La Stampa.

Il manager ha precisato che la catena di fast food metterà in campo 100 milioni di euro per aprire da 20 a 25 nuovi ristoranti e rinnovarne 140 già esistenti.

Il piano è cambiare rotta rispetto alla solita standardizzazione e puntare su “un tipo di esperienza diversa – spiega Federico al quotidiano torinese – Vogliamo consentire la scelta degli ingredienti, in modo che si possano mangiare panini personalizzati”.

Un’altra innovazione consisterà nel montare schermi touchscreen sui tavoli, che permetteranno ai clienti di leggere le notizie mentre mangiano.

Per quanto riguarda la qualità del cibo, Mc Donald’s Italia – continua l’Ad – investirà quest’anno 200 milioni di euro nelle materie prime, garantendo l’80% dei prodotti di origine italiana.

Sul fronte delle nuove tendenze, il gruppo punta a rispondere ad aziende come Foodora e JustEat potenziando le consegne a domicilio. Oggi il servizio è offerto da 88 ristoranti sparsi fra nove città, ma entro fine anno dovrebbe essere esteso fino a quota 200 ristoranti.

Nel 2017 Mc Donald’s Italia ha visto i ricavi crescere del 10,63%, a circa 1,2 miliardi di euro, con circa il 9% di visite di clienti in più. “E anche quest’anno abbiamo cominciato allo stesso modo, a doppia cifra – conferma Federico alla Stampa – il che è tanto più significativo se si pensa che il resto del mercato è cresciuto in media dell’1,5%”.

A livello mondiale, Mc Donald’s ha annunciato l’impegno a fare in modo che entro quattro anni la metà degli happy meal venduti non contenga più di 600 calorie, di cui al massimo il 10% da grassi saturi. L’Italia su questo fronte è un passo avanti, essendo stato uno dei primi Paesi a introdurre il pollo alla griglia.

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