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Matera capitale della Cultura: la sfida è la sostenibilità

Il 19 gennaio la cerimonia di inaugurazione con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – Da due anni la città ospita anche il meeting internazionale su modelli urbani ecocompatibili – Investimenti complessivi di 250 milioni di euro – Le aziende partner su un palcoscenico internazionale

Matera capitale della Cultura: la sfida è la sostenibilità

È la sostenibilità il tema che accompagnerà gli eventi di Matera 2019, Capitale europea della cultura. La cerimonia inaugurale è fissata per il prossimo 19 gennaio alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La città e la Basilicata sono pronte a ospitare eventi di ogni tipo, a fronte di uno sforzo organizzativo senza precedenti. Il giorno dell’inaugurazione oltre duemila musicisti delle bande musicali attraverseranno i quartieri di Matera per ritrovarsi alla fine nei Sassi, in quei luoghi che hanno reso la città famosa in tutto il mondo. La “città della vergogna nazionale”, a causa della coabitazione forzata di migliaia di persone in tuguri di roccia fino agli anni ’50.

La sostenibilità ambientale, culturale, economica sarà il filo conduttore di ogni iniziativa. Da due anni Matera già ospita il meeting internazionale sui modelli di accoglienza, integrazione e sviluppo ecocompatibile. L’anno scorso il convegno “Dal vecchio mondo arriva il nuovo” ha influenzato le scelte della Fondazione Matera Basilicata per quest’anno. Di Aarhus, città della Danimarca, Capitale Europea della Cultura 2017, è stato studiato a fondo il Sustainability Model. Nel 2015, quando la città lucana si aggiudicò il titolo per il 2019, non si aveva nessuna idea di quale modello adottare per gestire una macchina tanto complessa. Le aziende e i gruppi industriali di eccellenza del Paese si sono, però, subito proposti per raggiungere gli obiettivi. Il sostegno delle eccellenze del mondo imprenditoriale è stato prezioso sin dalla fase di preparazione di Matera 2019, si dice ora.

Dal contributo iniziale di 1,5 milioni di euro riconosciuto dalla Commissione del Premio Melina Mercouri, si è arrivati a 250 milioni di euro totali. Il dossier che consentì di vincere la concorrenza delle altre cinque città italiane (Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia, Siena) si è arricchito di idee, progetti, infrastrutture, mostre, tutte connotate dal rispetto per l’ambiente, dall’uso di fonti energetiche non inquinanti, da prodotti locali a chilometri zero, dall’uso di materiali riciclabili. Proprio come due anni fa ad Aarhus.

I partner industriali hanno strutturato i propri budget per una visibilità costante fino al 20 gennaio 2020, giorno conclusivo dell’evento. Il palcoscenico è internazionale e l’impegno delle aziende avrà sintesi in un convegno nazionale di Confindustria a settembre. Il Presidente di Matera- Basilicata 2019, Salvatore Adduce, già Sindaco di Matera all’atto della candidatura, ha spiegato ai deputati della Commissione Cultura della Camera che di tutto ciò che è stato progettato ed organizzato se ne avvantaggerà l’intero Mezzogiorno. Negli ultimi mesi sono stati recuperati ritardi anche sulla realizzazione delle infrastrutture di collegamento. Una parte dei 250 milioni di euro (Fondi europei, Patto per la Basilicata, Fondi regionali) sono andati a queste opere. Anche l’ottimismo del Sindaco Raffaelle De Ruggeri su tutto quanto “fa” Matera 2019, è palese.

Sostenibilità, infine, è un concetto sotteso all’obiettivo della città di “porsi alla guida di un movimento finalizzato all’abbattimento degli ostacoli che impediscono l’accesso alla cultura, attraverso nuove tecnologie e processi di apprendimento” si legge sul sito di Matera 2019. Obiettivo autodefinito “visionario”. Ma tra pochi giorni sarà pura realtà. Per chi arriva ci sarà solo l’imbarazzo di districarsi tra mostre, eventi, appuntamenti, dove riscoprire la migliore relazione tra uomo e ambiente. Lo sguardo va lontano.

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