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Martedì amaro in Borsa: banche e petrolio affossano i listini e Milano perde il 2,26%

Il crollo del petrolio sotto i 40 dollari a barile e il rischio di nuove ispezioni della Bce sulle banche penalizzano i listini europei, zavorrati anche dalla contrastata apertura di Wall Street – Piazza Affari perde il 2,26% ed è la peggiore – Tra le blue chips in difficoltà soprattutto Mps che lascia sul campo oltre il 5% sull’onda della Bce.

Martedì amaro in Borsa: banche e petrolio affossano i listini e Milano perde il 2,26%

BANCHE ITALIANE NEL MIRINO UE: MPS IN ROTTA. PETROLIO SOTTO I 40 DOLLARI AI MINIMI DAL 2009

Piazza Affari, investita dal nervosismo sulle prossime e temute indagini Ue sugli aumenti capitale del Vecchio Continente nel 2013/14, si rivela il mercato più debole del Vecchio Continente. L’indice Ftse Mib lascia sul terreno il 2,26%. Meno gravi le perdite di Francoforte -1,66%, Parigi -1,31%. Madrid -2%. Londra -1,14%.    

L’inchiesta dovrà accertare se anche altre banche, oltre a Veneto Banca e alla Banca Popolare di Vicenza, abbiano finanziato i recenti aumenti di capitale concedendo prestiti per sottoscrivere le nuove azioni.

Soffrono più di tutte il Monte Paschi -5,13% (-33% da inizio 2015) dopo la sospensione per eccesso di ribasso e Banca Carige -2,87%. In terreno negativo anche il Banco Popolare –3,5%. Il Credito Valtellinese -3,02% è stato prima sospeso per eccesso di ribasso. Abbastanza pesanti anche i ribassi delle banche maggiori: Intesa -1,96% e Unicredit -3,35%. In terreno negativo anche le Generali -1,14%.

Non si ferma la voragine del greggio. I prezzi del petrolio continuano a scivolare e travolgono anche il Brent, sceso sotto i 40 dollari al barile per la prima volta dal febbraio 2009. Anche la Borsa americana si muove in ribasso, indice S&P500 -0,8%, Dow Jones -1%, Nasdaq -0,7%. Tra le major della produzione petrolifera, Chevron perde il 2,7%, Exxon-Mobil il 3%, Occidental Petroleum il 2,5%.

A Milano Eni segna un ribasso del 2,18%. Fanno peggio Tenaris -1,36%, nonostante Barclays abbis confermato il rating Outperform con un target di 15,80 euro. Saipem -2,84%. Si profila un rinvio nell’inizio dei lavori per lo sviluppo di alcuni giacimenti di gas situati nelle acque territoriali del Mozambico da parte di Anadarko. 

Si sgonfia anche la corsa a Telecom Italia -1,59%, ad una settimana dal confronto in assemblea tra i fondi e Vivendi. Deboli anche gli industriali: Fiat Chrysler -2%, Stm -3,24% nonostante il balzo di Fairchild +6,2% a Wall Street sull’onda di una nuova offerta d’acquisto.

Nuovo record negativo per Rcs Mediagroup -2,1% che, dopo sei giorni di ribasso, aggiorna il minimo ad un prezzo di 0,4651 euro. Il titolo perde il 48% da inizio anno. La caduta ha ridotto la capitalizzazione di Borsa a meno di 250 milioni di euro. 

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