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Mario Schifano. Quanto vale la sua opera?

Mario Schifano torna ad essere fra i pittori italiani preferiti anche all’estero. I suoi valori dopo una crescita considerevole nel 2022, nel 2023 registrano comunque un lieve rialzo per il periodo 80-90 mentre per le opere del decennio 60-70 il valore e l’interesse del collezionista resta decisamente superiore

Mario Schifano. Quanto vale la sua opera?

Mario Schifano nasce in Libia (Homs) nel 1934. Arrivato in Italia nel dopoguerra dove si dedicò inizialmente al restauro, mestiere del padre archeologo e restauratore. Ma avendo una propulsione al dipingere preferì dedicarsi completamente alla pittura con una prima esposizione nel 1959 alla Galleria Appia Antica a Roma. L’anno successivo partecipò ad una mostra collettiva assieme a Festa, Angeli, Lo Savio, Uncini, iniziando una stagione di riconoscimenti e premi come il Premio Lissone nel 1961 o La nuova Figurazione nel 1963.

Seguono mostre personali e partecipazioni a collettive in Italia e all’estero

(Roma, La Tartaruga, 1961; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, 1966 e L’attico, 1967; Milano, L’Ariete, 1963 e Studio Marconi, 1965; Venezia, XXXII Biennale, 1964; San Marino, V Biennale, Oltre l’Informale, 1963 e VI Biennale, 1965; ) e all’estero (New York, Sidney Janis Gallery, The New Realists, 1962; Parigi, Sonnabend, 1963; Pittsburgh, Carnegie Institute, 1964; Biennale, San Paolo del Brasile, 1965; Tokyo, National Museum of Modern Art, 1967). Un periodo questo, dove viene a contatto con la Pop Art, con l’opera di Kline, Dine, rimanendone affascinato.

La sua iconografia riproduce immagini viene sempre ripresa dai mass-media

Particolarmente attento alla tecnologia e alla fotografia, Schifano si avvicina al cinema con le sue sperimentazioni cinematografiche già nella prima metà degli anni Sessanta, con la produzione di alcuni cortometraggi. Negli anni Settanta utilizza fotografie di “icone” storiche come quelle di Giorgio de Chirico, Henri Matisse, Paul Cèzanne e il gruppo dei futuristi. Fra gli anni ’70 e ’80 Schifano entra in una crisi esistenziale al punto da ritirarsi e non dipingere quasi più. Passati questo decennio di tormento torna a operare rivendo le avanguardie storiche, da Magritte a de Chirico. Prosegue la sua carriera esponendo in molte gallerie e apprezzato dalla critica per la sua attenzione al fenomeno naturalistico quasi preistorico che rievoca a suo moda il concetto di memoria. Muore nel 1998.

Crescita nel 2022 + 17,4

Le sue opere oscillano di valore a seconda della tipologia, dell’anno di esecuzione e della loro maggiore riconoscibilità internazionale. Dopo una forte crescita nel 2022 in questi primi 6 mesi del ’23 si registra un interesse più moderato, ma è necessario attendere l’autunno e la presenza sul mercato di opere di maggiore pregio e prezzo per comprendere realmente se potrà risalire o se si stabilizza. La categoria preferita è la pittura che presenta il 94% della preferenza e il 6% per altre categorie.

Le opere preferite sono quelle dal 1960 al 1965 dove l’investimento è sicuramente più misurabile nel tempo.

Top lots del 2022

“Tempo Moderno” (1962)

Smalto, graphite/papier/toile, 180 x 181 cm

Prezzo di aggiudicazione: 1.900.000 € Prezzo incluso spese : 2.334.000 €

Stima: 800.000 € – 1.200.000 €

Modernités, 25/10/2022, Sotheby’s, Parigi, Francia, Firmato datato “Schifano 62” Titolo / verso

Provenienza: Studio Marconi, Milan; Zonca & Zonza, Milan (acquis auprès du précédent en 2002); Collection particulière, France

La stanza dei Disegni (1962) Smalto, fusain/papier/toile 160 x 180 cm

Prezzo di aggiudicazione: 1.050.000 € Prezzo incluso spese : 1.302.000 €

Stima: 800.000 € – 1.000.000 €

Avant-Gardes 20/10/2022, Christie’s, Parigi, Francia, Firmato datato Iscritto “Schifano 1962 ”LA STANZA DEI DISEGNI”” / verso

Provenienza: Studio Marconi, Milan. Galleria La Bertesca, Gênes. Galleria Rondanini, Rome. Collection Tonelli, Terni. Vente, Sotheby’s, Milan, 20 mai 2009, lot 45. Galleria Gian Enzo Sperone, Turin. Acquis auprès de celle-ci par le propriétaire actuel

Opere aggiudicate nei primi sette mesi del 2023

Le opere presentate al mercato nel 2023 molte in Italia comprendono il periodo ’70-’90 (molte del decennio ’80) e hanno superato tutte le stime, ciò fa pensare che Schifano possa seguire un trend in crescita anche per il prossimo anno.

Senza titolo, Pittura, Smalto/toile 190 x 175 cm

Prezzo di aggiudicazione: 50.000 € Prezzo incluso spese : 62.600 €

Stima: 30.000 € – 40.000 €

Arte Moderna e Contemporanea 05/07/2023 Cambi Casa d’Aste – Milano Italia , Firmato

Provenienza: Collezione privata, Roma

Esposizione: Internazionale Arte Contemporanea, CEIS (Centro italiano di Solidarietà Don Mario Picchi, Roma

Untitled (1975, Pittura, Smalto/canvas 105,5 x 100,5 cm

Prezzo di aggiudicazione: 30.000 € Prezzo incluso spese : 37.890 €

Stima: 8.000 € – 12.000 €

Arte Moderna e Contemporanea, 04/07/2023, Finarte, Milano, Italia, Firmato ” Schifano”

Provenienza: FABRIANO, GALLERIA LA VIRGOLA; PRIVATE COLLECTION

Opera in copertina aggiudicata nel 2017

Particolare di deserto (1966) Pittura, Smalto, pastel/toile & plexiglas, 141,5 x 141,5 cm

Prezzo di aggiudicazione: 340.000 €, Prezzo incluso spese : 420.500 €

Stima: 250.000 € – 350.000 €

Arte Contemporanea 26/11/2019 Sotheby’s, Milano, Italia

La tela è ricoperta da una lastra di plexiglass fittamente quadrettato del tipo Clear Pinspot una soluzione che Schifano aveva iniziato da poco ad adottare allo scopo di allontanare dallo sguardo dello spettatore le caratteristiche più pittoriche del soggetto rappresentato. La copertura sovrappone una atmosfera sospesa, indefinita, alla visione della palma e del deserto

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