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Marie Tecnimont: nel piano strategico al 2032 vede ricavi raddoppiati, oltre i 7 miliardi

Il gruppo industriale internazionale, leader nella trasformazione delle risorse naturali, prevede investimenti per 1 miliardo di euro nelle due nuove business unit: Technology Solutions e Integrated E&C Solutions

Marie Tecnimont: nel piano strategico al 2032 vede ricavi raddoppiati, oltre i 7 miliardi

Si chiama “Unbox the Future”, è il nuovo Piano Strategico presentato da Maire Tecnimont per il periodo 2023-2032 che, puntando sulla transizione energetica, vuole portare i ricavi oltre i 7 miliardi raddoppiandoli rispetto a quelli previsti nel 2022.
Il Piano Strategico, presentato insieme al rebranding nel corso del Capital Markets Day, rappresenta “il nuovo ciclo industriale, partendo dalle capacità ingegneristiche e dalle proprie tecnologie basate su oltre 100 anni di storia nella chimica” dice una nota del Gruppo che intende accelerare “il suo posizionamento nella Transizione Energetica facendo leva sulle Tecnologie Sostenibili e sull’approccio Integrato per l’Ingegneria & Costruzioni”

Ricavi raddoppiati rispetto al 2022. Nel 2023 visti a 3,8-4,2 miliardi

Gli obiettivi finanziari attesi nel 2032 sono il raddoppio dei ricavi rispetto al 2022, oltre i 7 miliardi (previsti nel 2023 a 3,8-4,2 miliardi), con una crescita media annua tra l’8% e il 10%. La crescita attesa è prevista realizzarsi non soltanto in maniera organica ma anche tramite un investimenti nell’orizzonte temporale di piano per oltre 1 miliardo, volto ad ampliare il portafoglio tecnologico attuale e futuro, acquisire tecnologie, co-investire in iniziative di project development per progetti generati da soluzioni tecnologiche sostenibili, nonché’ investimenti ricorrenti per supportare la digitalizzazione ed investimenti organici per la crescita del capitale umano di Maire Tecnimont, dice un comunicato del gruppo.

Prevista una crescita della cassa di 10 volte rispetto al 2022

Oltre al raddoppio dei ricavi il piano prevede un aumento dell’Ebitda di 3-4 volte rispetto al 2022 e una crescita della cassa netta di dieci volte, nella seconda parte di piano, rispetto alla fine dello scorso anno (94 milioni), anche dopo aver considerato un potenziale incremento del payout ratio dal 45%, atteso prevalentemente nella prima metà del piano, fino a raggiungere due terzi nella seconda metà. In particolare, le disponibilità nette sono attese più che raddoppiare dal 2027, un periodo temporale in cui e’ stato pianificato circa il 60% della spesa per investimenti.

Sono 4 i settori del core business

Più nel dettaglio, Maire Tecnimont ha identificato quattro clusters, già parte del suo core business, che sono influenzati dalla trasformazione in atto richiesta dalla transizione energetica: Nitrogen, H2 and Circular Carbon, Fuels and Chemicals e Polymers. Questo, alla luce del fatto che “il settore industriale – spiega Maire – sta affrontando nuove ondate di cambiamenti secolari e rapidi shock nei diversi core business, cercando una guidance per continuare a fornire risultati che consentano di rispondere alle principali sfide globali”.
Il mercato, spiega il comunicato, è ora alla ricerca di un approccio integrato basato sui seguenti 5 key pillars: Know-How Tecnologico, Ampio portafoglio di Soluzioni, Innovazione abilitante, Esecuzione impeccabile in ambienti complessi e Abilità nella gestione di ecosistemi più ampi. “Questi 5 pillars consentono di andare oltre la tradizionale value chain EPC e rappresentano le fondamenta dell’approccio strategico di Maire Tecnimont”.

Organizzata una nuova struttura con Sts e IE&CS

Il gruppo inoltre, in base alla riorganizzazione già annunciata nel 2022, è stata adottata una nuova struttura di reporting, basata su due Business Units: Sustainable Technology Solutions (STS), dove concentrare tutte le soluzioni tecnologiche sostenibili di NextChem, nonché i servizi ad alto valore aggiunto rivolti prevalentemente alla transizione energetica. “Questa business unit, data la natura tecnologica, esprimerà volumi contenuti ma con una marginalità significativamente alta, accompagnate anche da un basso livello di rischio” dice il gruppo.
La seconda è Integrated E&C Solutions (IE&CS) alla quale riservare le competenze esecutive e le sinergie su progetti con tecnologie e processi integrati, nonché una maggiore efficienza operativa. “Data la natura di queste attività, per questa business unit si attendono volumi elevati e una marginalità in linea con quella mediamente espressa dai contratti EPC” conclude .I ricavi per la business unit STS passeranno da 200 milioni a 300, a fronte di un margine ebitda che salirà dal 19% del 2022 al 21-25%. Il tutto alla luce di capex messi a disposizione per 70-80 milioni di euro, dai 18,6 milioni dello scorso anno. Quanto alla unit IE&CS, i ricavi cresceranno da 3,3 miliardi del 2022 a 3,6-3,9 miliardi di euro, ma con un ebitda margin del 5-6% e a fronte di un capex di 25-35 milioni.

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