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Maranello alza il sipario sulla nuova Ferrari: non solo rosso

Svelata oggi la macchina che sarà guidata nel prossimo campionato di F1 da Vettel e Raikkonen: il suo nome è SF16-H – Il team principal Arrivabene: “Ferrari è un brand mondiale, definirla un’auto da corsa è riduttivo” – Il pilota tedesco: “Bellissima, fantastica” – Rinnovato il design, rispetto al solito c’è più colore bianco.

Maranello alza il sipario sulla nuova Ferrari: non solo rosso

Ecco la nuova Ferrari svelata oggi a Maranello, con il rosso colore della tradizione che lascia spazio anche al ritorno deciso del bianco sul cofano e sotto l’abitacolo tanto da ricordare un po’ la vettura degli anni Settanta, quella dei trionfi di Niki Lauda, un colore più leggero che anche consente di risparmiare grammi. Il suo nome è SF16-H. Del tutto rinnovata nell’aspetto, addirittura rivoluzionata sotto la scocca rispetto a quella della stagione scorsa essendo stata modificata tecnologicamente in ben cinque aree a partire dalle sospensione che ha abbandonato il pull-rod (introdotto dai tempi di Alonso) tornando al push-rod (preferito da Vettel ma soprattutto da Raikkonen) fino al retrotreno molto più stretto che dovrebbe consentire una migliore circolazione dell’aria. Un lavoro avviato ex novo da un anno che con l’obiettivo di compattare il motore ha reso anche più bella e snella la nuova monoposto presentata oggi al mondo, pronta a sfidare la Mercedes che negli ultimi due anni ha dominato la scena mondiale della Formula Uno.

Un battesimo sobrio, molto professional, senza il classico lenzuolo che di solito veniva sollevato tra gli applausi di tifosi e degli addetti ai lavori, una cerimonia  in cui lo stesso Sergio Marchionne ha preferito lasciare la scena ai piloti e ai tecnici. Un’assenza del presidente che insolita nella storia di Maranello ma che punta a rimarcare una totale discontinuità con il recente passato verso il quale Marchionne non è stato tenero fino a definire“alla carlona” il modo con cui si è lavorato negli ultimi anni al Cavallino, un’uscita da tutti vista come una bocciatura secca di Luca di Montezemolo e dei suoi uomini.

“Ferrari è un brand mondiale ma definirla un’auto da corsa è riduttivo. Il suo nome va oltre quello di un’auto da corsa. Se vincente entrerà nel mito. Tra poche ore partirà per Barcellona e lì vedremo il suo vero valore”. Maurizio Arrivabene, team principal della scuderia del Cavallino, ha così presentato la nuova Ferrari che si è proposta agli occhi del mondo appena le luci del palco hanno illuminato l’avvio della cerimonia. Poi è stata la volta dei due piloti, niente tuta ma vestiti come due banchieri. “Bellissima, fantastica”, ha esclamato Sebastian Vettel.

“L’anno scorso ho vinto tre gare ma quest’anno voglio fare ancora di più. Non vedo l’ora di entrare in pista. Con Kimi vado molto d’accordo, sia dentro che fuori la pista. C’è grande rispetto tra di noi e funziona tutto alla grande. I finlandesi? Non sono molto loquaci ma mi piace così”. Anche Raikkonen si è detto pronto alla grande sfida e non si è certamente risparmiato nell’uso degli aggettivi. “E’ una magnifica macchina, nuova e diversa.  Speriamo di partire bene nei test e di fare sempre meglio durante il campionato”. 

“Vogliamo portare in pista una macchina vincente.  Mercedes? E’ presto per sapere se siamo superiori ma faremo di tutto per giocarcela”. è l’obiettivo dichiarato anche di anche di James Allison, 47 anni, l’ingegnere british che parla ormai emiliano tanto ama la Ferrari di cui è divenuto direttore tecnico dal luglio 2013. Fino all’anno scorso ha dovuto sistemare il lavoro iniziato da altri, oggi con la SF16-H può finalmente presentare una macchina tutta sua e della sua equipe. Marchionne, che da quando è in Fiat non è abituato a perdere e che tale abituadine non vuole abbandonarla come capo Ferrari,  gli ha imposto di vincere il mondiale, arrivando primi fin dall’esordio al Gran Premio di Australia del 20 marzo a Melbourne.  La sfida è grande, quasi temeraria. Ma Allison è di quelli che non  si scompone sicuro della bontà del lavoro fatto assieme al suo staff.

“La vettura è stata rivista in tutte le zone: muso, sospensione, radiatori, power-unit e retrotreno. E’ la nostra nuova bambina, una vettura molto concreta e aerodinamica”. Una monoposto che piacerebbe di certo anche Enzo Ferrari, il leggendario Drake di cui ricorrevano proprio ieri (18 febbraio) 118 anni dalla nascita,  che alla domanda su quale Ferrari preferisse rispondeva: “La prossima”. E la prossima per tutti i fans del Cavallino è proprio questa, la SF16-H.

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