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Manovra, il Governo avanza verso la fiducia

Quagliariello: “Faremo di tutto per evitarla” – A parole la maggioranza in blocco è contraria – Ma nell’opposizione sono tutti convinti che alla fine arriverà: sarebbe la 45esima dall’inizio della legislatura (26 alla Camera e 18 al Senato) – Intanto arrivano gli emendamenti e il segretario della Cisl Bonanni parla di una possibile mobilitazione generale.

Manovra, il Governo avanza verso la fiducia

Più che una manovra è una sartoria: un taglia e cuci che vede armati di ago, filo e forbici Governo e maggioranza, con incontri che si susseguono a ritmi serrati sin dalla prima mattina. Una manovra che sembra venire cucita e riscucita di ora in ora, con gli emendamenti del Governo che arrivano col contagocce, mentre non cessano le critiche e le proteste in piazza, tanto che dopo la Cgil, che già ha programmato lo sciopero, anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, alla fine è costretto a dire che se la manovra non sarà soddisfacente si arriverà a una “mobilitazione generale”.

Il ritmo di queste ore è frenetico: Tremonti e Calderoli prima si vedono col Presidente del Senato, e poi nel pomeriggio si chiudono nella stanza del relatore Azzollini, presente anche il sottosegretario Casero. E in commissione Azzollini è alle prese con chi vorrebbe presentare altre correzioni o aggiungere altre misure: “Eh no, questo è il momento di eliminare gli emendamenti, non di aggiungerli”, si lascia andare uscendo un momento dall’aula. E finalmente il ministro Tremonti illustra in commissione il tanto atteso pacchetto di emendamenti del Governo: lotta all’evasione, gettito della Robin tax devouto agli enti locali, saldi invariati.

Intanto si fa largo l’ipotesi dell’ennesimo ricorso del governo alla fiducia sul complesso della manovra, così come sarà modificata dagli emendamenti o dal maxi-emendamento. A parole la maggioranza sembra escludere questa eventualità, ma non è un caso se il vicepresidente dei senatori Pdl, Gaetano Quagliarello, intervenendo alla trasmissione radiofonica “Baobab”, dice: ”Faremo di tutto per evitare la fiducia”. In un momento come questo, aggiunge, ”serve massima responsabilità da parte di tutti”.

Ma il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Vidmer Mercatali, si dice convinto che il Governo farà ricorso alla fiducia, e della stessa opinione è il suo collega di partito Giovanni Legnini. E se poi alla fine il Governo davvero dovesse porre la fiducia, saremmo di fronte alla fiducia numero 45 complessivamente chiesta dall’Esecutivo su provvedimenti legislativi, essendo già arrivati a quota 26 alla Camera e 18 al Senato.

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