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Manovra di bilancio: salta lo scudo penale per reati tributari. Il Governo cede, le opposizioni esultano

La premier Meloni sblocca l’impasse sulla Manovra di bilancio cassando l’emendamento di Forza Italia sul condono penale per reati tributari – Domani la Manovra nell’aula di Montecitorio e venerdì il voto di fiducia

Manovra di bilancio: salta lo scudo penale per reati tributari. Il Governo cede, le opposizioni esultano

Niente più scudo penale per gli evasori fiscali. E’ la maggiore novità uscita nelle ultime affannose ore dalla Commissione Bilancio della Camera che sta esaminando a tappe forzate la Manovra 2023 che sbarcherà domani nell’aula di Montecitorio e voterà la fiducia venerdì con l’obiettivo di una definitiva approvazione parlamentare entro la fine dell’anno al fine di evitare l’esercizio provvisorio di bilancio.

NIENTE SCUDO PENALE SUI REATI FISCALI E LE OPPOSIZIONI CANTANO VITTORIA

Le opposizioni esultano e considerano una loro vittoria aver costretto il Governo a cedere sullo scudo penale per gli evasori, contro cui veniva minacciato l’ostruzionismo parlamentare che avrebbe messo in forse l’approvazione entro l’anno dell’intera manovra di bilancio. “Vittoria” festeggia la capogruppo del Pd, Debora Serracchiani, a cui si unisce il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte che commenta: “Grande vittoria rispetto al kit dei furbetti dell’evasione. Ma vigileremo”.

Il condono penale di alcuni reati fiscali legati alla dichiarazione infedele o alla omessa dichiarazione dei redditi o anche al mancato pagamento delle tasse non ci sarà malgrado il forcing di Forza Italia. Sono stati la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a escludere il condono penale dei reati tributari per evitare che l’ostruzionismo delle opposizioni facesse saltare tutto e impedisse alla Manovra di andare in porto nei tempi previsti.

MANOVRA DI BILANCIO: BONUS PSICOLOGO E CONTRIBUTO DELLE BANCHE PER IL POS

Al di là dello stop allo scudo penale sui reati tributari, le ultime battute della Commissione bilancio registrano, tra le novità, la proroga del bonus psicologo e il contributo di solidarietà a carico delle banche per ridurre i costi delle commissioni sul Pos pagate dai piccoli commercianti. Dall’anno prossimo le banche dovranno versare un contributo pari al 50% degli utili da commissioni e proventi per le transazioni fino a 30 euro, anche se restano da definire alcune modalità applicative.

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