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Manovra 2022: dal cuneo a quota 102-104, ecco le novità

L’esecutivo ha approvato e inviato a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio, che contiene i punti della prossima finanziaria – Novità in arrivo anche sul superbonus 110% e sul Reddito di cittadinanza

Manovra 2022: dal cuneo a quota 102-104, ecco le novità

Il governo ha varato martedì il Documento programmatico di bilancio, che contiene lo schema della manovra 2022, e lo ha già trasmesso a Bruxelles (che lo aspettava entro il 15 ottobre) e al Parlamento. La manovra vera e propria sarà approvata tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. Avrà una porta di 23 miliardi.

CUNEO FISCALE

Tra gli ingredienti più importanti della prossima legge di bilancio c’è il taglio del cuneo fiscale: sarà soprattutto in favore del ceto medio e conterà su uno stanziamento pari a otto miliardi di euro, che sotto la spinta dei partiti potrebbero salire a 10.

PENSIONI

Il dibattito è invece ancora aperto sulle pensioni. Secondo il governo bisogna tornare a un regime ordinario, superando Quota 100 senza ricadere nel rigore assoluto della legge Fornero. L’idea è quella di stabilire due fasi: quota 102 nel 2022 (che permetterebbe di andare in pensione anticipata con almeno 64 anni di età e 38 di contributi) e poi quota 104 dall’anno successivo (66 anni di età e 38 di contributi).  Su questa misura ha sollevato le sue riserve la Lega.

BONUS

Rifinanziato il Superbonus 110% fino alla fine del 2023. La misura dovrebbe però valere solo per i condomini. Rifinanziato anche l’Ecobonus al 65%. Rinnovati i bonus al 50% su mobili ed elettrodomestici green, così come gli sconti su decoder e tv. Addio, invece, al bonus facciate che dovrebbe perciò terminare il 31 dicembre di quest’anno.

BOLLETTE

Per mitigare il forte aumento delle bollette di luce e gas, il governo interviene con uno stanziamento d’urgenza di un miliardo di euro.

REDDITO DI CITTADINANZA

Il reddito di cittadinanza viene rifinanziato per il 2022 con 8,8 miliardi di euro, la stessa cifra spesa nel 2021 ma inferiore a quanto si sarebbe speso a legislazione invariata. La “stretta” dai controlli, che saranno più stringenti, e anche dal meccanismo degli incentivi per tornare a lavorare: in caso di rifiuto di un’offerta, sarà decurtato l’assegno.

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Ancora aperta la discussione sulla riforma complessiva degli ammortizzatori sociali. L’obiettivo è creare un percorso di formazione e reinserimento uguale per i percettori di sussidio di disoccupazione, reddito di cittadinanza e altri aiuti.

Dovrebbero inoltre arrivare esoneri contributivi per i lavoratori di imprese in crisi e il rifinanziamento delle misure in favore dell’autoimprenditorialità femminile e giovanile.

Si punta a rendere strutturale il congedo di paternità di 10 giorni e a incentivare il lavoro femminile con una decontribuzione particolare per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità.

FONDO SANITARIO NAZIONALE

Infine, il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato di due miliardi.

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