Condividi

Manovra 2020: Robin tax al 3%, plastic tax e auto aziendali: le novità

Il governo ha presentato al Senato il mini maxiemendamento che introduce novità sull’Ires per i concessionari e rimodula gli altri prelievi. Si vota in aula il 9 dicembre

Manovra 2020: Robin tax al 3%, plastic tax e auto aziendali: le novità

Robin tax per i concessionari pubblici, novità sulla plastic tax e sulla tassa per le auto aziendali. Ma non solo. Sono diverse le correzioni inserite nel pacchetto di emendamenti alla manovra che il governo ha depositato in commissione Bilancio al Senato. Non è detto, però, che questo nuovo pacchetto di proposte basterà per superare le spaccature nella maggioranza.

ROBIN TAX AL 3% PER I CONCESSIONARI PUBBLICI

Iniziamo dall’emendamento meno atteso. L’esecutivo propone un’addizionale Ires del 3% (non più del 2% come previsto inizialmente) per i concessionari pubblici. Qualcosa di simile alla Robin Tax introdotta nel 2008 dal governo Berlusconi (e poi dichiarata incostituzionale dalla Consulta).

La nuova addizionale, che porterà l’Ires dal 24 al 27%, sarà in vigore per il triennio 2019-2021 e colpirà diverse attività. Ecco la lista:

  • concessioni autostradali;
  • concessioni di gestione aeroportuale;
  • autorizzazioni e concessioni portuali;
  • concessioni per lo sfruttamento di acque minerali;
  • concessioni di produzione o distribuzione di energia elettrica;
  • concessioni ferroviarie;
  • concessioni di frequenze radiofoniche, radiotelevisive e delle comunicazioni.

L’emendamento prevede un ammortamento finanziario dell’1% dei beni gratuitamente devolvibili per le imprese concessionarie di costruzione e gestione di autostrade e trafori, misura da cui era atteso un gettito di 340,6 milioni nel 2020 e, rispettivamente, 170,3 milioni nel 2021, 2022 e 2023.

PLASTIC TAX DIMEZZATA

Un altro emendamento dimezza la plastic tax, che passa da un euro a 5 centesimi per ogni tonnellata di imballaggi in plastica. Rimangono esentati dall’imposizione gli imballaggi di plastica riciclata. All’inizio si era pensato di ridurre l’aliquota all’80%, ma alla fine le tensioni nella maggioranza hanno indotto il governo a scendere ancora.

La correzione però non è bastata a placare Italia Viva: “Sono stati fatti passi avanti ma non siamo ancora soddisfatti”, ha detto Davide Faraone, capogruppo renziano al Senato – C’è un abbattimento della plastic tax del 70%, noi vogliamo abbattere anche il restante 30%, così come vogliamo togliere la sugar tax. Presenteremo i sub emendamenti, siamo fiduciosi sul lavoro che c’è ancora da fare%.

AUTO AZIENDALI: TASSA QUASI AZZERATA

Per quanto riguarda la tassa sulle auto aziendali, l’emendamento del governo prevede che sarà applicata solo sui veicoli immatricolati a partire da luglio 2020.

La prima bozza di manovra prevedeva di aumentare di oltre il 300% la tassazione sull’uso delle auto aziendali. In sostanza, la norma triplicava il reddito in natura imputato ai dipendenti per la possibilità di utilizzare le auto aziendali anche nel tempo libero. Oggi il valore del benefit che finisce in busta paga è pari al 30% del costo chilometrico annuo determinato in base alle tabelle Aci per una percorrenza annua di 15.000 km. All’inizio, la proposta era di salire dal 30 al 100%. L’emendamento invece prevede queste aliquote:

  • 25% sulle auto aziendali con emissioni di C02 inferiori a 60 g/km e al 30% su quelle superiori a 60 g/km e inferiori a 160 g/km.
  • 40% nel 2020 e 50% dal 2021 per i veicoli con emissioni inquinanti superiori a 160 g/km e inferiori a 190 g/km.
  • 50% nel 2020 e il 60% a partire dal 2021 per le auto con emissioni superiori a 190 g/km. 

150 MILIONI PER CHI ABITA IN AFFITTO

Un ulteriore emendamento del governo alla manovra stanzia 50 milioni l’anno per il triennio 2020-2022 a beneficio del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in affitto.

40 MILIONI ANNUI PER I VIGILI DEL FUOCO

Infine, arrivano 40 milioni l’anno dal 2020 per la valorizzazione del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

IL PUNTO SU MANOVRA E DECRETO FISCALE

La manovra approderà in Aula al Senato il 9 dicembre e il giorno successivo si voterà probabilmente la fiducia su un maxiemendamento. Fiducia che è già stata posta sul decreto fiscale alla Camera e che sarà votata giovedì sera.

Commenta