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Macron apre a fusioni cross border tra banche e fa volare il comparto in Borsa

In un’intervista a Bloomberg Tv il presidente francese Emmanuel Macron ha risposto a una domanda sugli M&A bancari, dicendosi aperto a considerare che una grande banca francese venga rilevata da una concorrente Ue e che non si opporrebbe a ipotetiche nozze tra Société Générale e Santander

Macron apre a fusioni cross border tra banche e fa volare il comparto in Borsa

Quindici miliardi di investimenti in Francia da parte di gruppi Usa come Amazon, Microsoft e Morgan Stanley allo scopo di stimolare l’economia, rimpinguare le finanze pubbliche e trasformare Parigi nel cuore dell’Europa finanziaria. E poi molta più Europa, con un debito comune e una difesa comune. Questi i temi trattati dal presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a Bloomberg TV che ha fatto il giro del vecchio continente. Il motivo? Risiede anche in una risposta data dal numero uno dell’Eliseo a una domanda sugli M&A bancari, in un periodo in cui i mercati osservano con molta attenzione cosa sta succedendo in Francia dopo l’opa ostile presentata da Bbva su Sabadell, su cui il governo di Pedro Sanchez può porre il veto. Le parole di Macron hanno attirato anche l’attenzione degli investitori, con i titoli bancari che nella seduta di martedì hanno registrato un vero exploit sulla scia di ipotetiche fusioni transfrontaliere. Ma cosa ha detto Macron?

Macron apre alle fusioni tra banche in Europa

Il presidente francese ha detto che sarebbe aperto a considerare che una grande banca francese rilevata da una concorrente dell’Unione europea per stimolare una più profonda integrazione, fondamentale per la crescita dell’Ue. “Agire da europei vuol dire avere necessità di un consolidamento europeo”, ha risposto Macron a chi gli chiedeva se si sarebbe opposto a un’ipotetica aggregazione bancaria tra Société Générale e la spagnola Santander.

Macron si è detto dunque favorevole all’ipotesi di fusioni cross border tra banche dell’Eurozona, nozze tra l’altro auspicate anche dalla Vigilanza della Banca Centrale Europea, ma fino ad oggi mai realizzate. 

“Vediamo ancora molta resistenza all’M&A cross border tra banche, con molti Governi che ancora controllano quote di banche acquistate a seguito della Grande Crisi Finanziaria e riluttanti ad aggregazioni con banche estere”, ha commentato Mediobanca Research che poi, riferendosi proprio Société Générale, ha specificato: “la shortlist dei potenziali acquirenti è limitata, considerate le capacità finanziarie e l’esperienza che servono a gestire un bilancio di una GSib (banche di interesse sistemico, ndr) come SocGen”.

Macron spinge su una maggiore integrazione Ue

Nel corso dell’intervista a Bloomberg TV, il presidente francese ha rimarcato la necessità di una maggiore integrazione europea, parlando del bisogno di convincere i partner continentali a realizzare riforme che trasformino l’Ue in una forza economica più unita e forte, capace di proteggere gli interessi comuni e di snellire le regole all’interno del mercato unico. Le nostre proposte, ha detto, hanno incontrato “una forte opposizione in Germania e all’interno dei paesi alleati, che sono diffidenti nel mettere in comune le reciproche passività finanziarie”.

“Dobbiamo reimpostare completamente il nostro modello”, ha sottolineato Macron. Il rischio, in caso contrario, è quello di andare incontro a un declino economico a lungo termine, un declino industriale, un calo della produttività sotto il peso di debiti pubblici, inaspriti dallo stato sociale e dall’invecchiamento della popolazione. Secondo Macron, l’Europa ha bisogno di “scatenare il potere finanziario represso”, mettendo a terra investimenti che possano stimolare crescita e innovazione.

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