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Macedonia-Italia, comincia l’era della Nazionale di Spalletti: “Vincere e far innamorare gli italiani di noi”

Non è un debutto facile quello di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale: giocherà con il 4-3-3 ma non avrà nè Chiesa nè pellegrini

Macedonia-Italia, comincia l’era della Nazionale di Spalletti: “Vincere e far innamorare gli italiani di noi”

Alla scoperta della nuova Italia. L’era Spalletti comincia subito con una gara delicatissima, a cui se ne aggiungerà un’altra martedì prossimo: in ballo c’è Euro 2024 e il Ct, forse, avrebbe preferito un inizio più soft, soprattutto per quanto concerne la posta in palio. Macedonia del Nord e Ucraina non rappresentano certo il gotha del calcio, ma di questi tempi è meglio restare umili e concentrati, tanto più che l’avversario odierno è lo stesso che ci fece fuori dall’ultimo Mondiale.

Macedonia del Nord – Italia (ore 20.45, Rai Uno)

Quella notte di Palermo del 24 marzo 2022 resterà per sempre come una delle più nere del calcio italiano, paragonabile solo alla celebre (ahinoi) sconfitta con la Corea del Nord del 1966. Non a caso, da lì in poi, la figura di Mancini s’è sciolta come neve al sole, fino ad arrivare al traumatico divorzio di tre settimane fa, di cui si è già detto e scritto tutto. Dal caos, però, possono nascere delle opportunità e Spalletti è sicuramente la migliore che potesse capitare. Il tecnico di Certaldo, fresco campione d’Italia con il Napoli, può portare una ventata di freschezza a un ambiente ancora sotto shock per il mancato Mondiale, ma soprattutto idee tattiche diverse in grado di rivitalizzare giocatori e, chissà, lanciarne di nuovi. In primis, però, c’è la necessità di fare punti e rimettere a posto un girone cominciato male (sconfitta con l’Inghilterra, vittoria con Malta): la strada per Euro 24 è ancora lunga e passa dalle sfide di Skopje e San Siro.

La ricetta di Spalletti: “Dobbiamo vincere e fare innamorare gli italiani di noi”

“Dobbiamo fare risultato, ma anche far nascere un amore – ha sottolineato Spalletti in conferenza stampa -. Attraverso quello che facciamo in campo bisogna creare un legame con gli italiani, poi naturalmente tutto dipenderà dal risultato in campo, solo quello dirà se siamo davvero l’Italia, per adesso siamo solo ‘i selezionati’. È una storia bella, ma che si porta dietro qualche ferita e noi dobbiamo rimetterle a posto. Cercheremo di essere squadra e proveremo a fare la partita, però è giusto anche lasciar spazio all’estro e alla fantasia, a chi è in grado di vedere linee di passaggio che nessun altro vede, ci vuole una giusta via di mezzo. Sono stato felicissimo di vedere i ragazzi in campo questa settimana, sono fiducioso in vista della partita”.

Capitan Immobile suona la carica: “Ho detto no all’Arabia per la Nazionale”

“Vent’anni fa da adolescente speravo di giocare in azzurro, ma diventare capitano della Nazionale era proprio un sogno fantastico – il pensiero di Immobile, per la prima volta con la fascia al braccio -. Quella con la Macedonia è stata la sconfitta più dolorosa e bruciante della mia carriera, venivamo da un momento bellissimo e probabilmente quello ci ha spezzato un po’ le gambe, perché sicuramente non ce l’aspettavamo: ora sono convinto che con Spalletti faremo un percorso bellissimo. Il no all’Arabia Saudita? Volevo continuare a vivere determinate emozioni con questa maglia e dimostrare di essere ancora in grado di dare tanto”.

Macedonia del Nord – Italia, le formazioni: Spalletti punta sul 4-3-3, ma Chiesa e Pellegrini si fermano

La prima in azzurro di Spalletti sarà all’insegna del 4-3-3, in perfetta sintonia con il passato, suo (il Napoli campione, del resto, giocava così) e della Nazionale. Rispetto a Mancini però ci saranno delle novità, anche se il tecnico sarà costretto a rinunciare a Chiesa e Pellegrini, entrambi fermati da problemi muscolari e rientrati in Italia. Il ct ha scelto gran parte della sua ossatura, anche se ha più di un dubbio di formazione, destinati a restare tali fino alle prime ore di oggi. In porta ci sarà Donnarumma, con Di Lorenzo, Mancini (favorito su Romagnoli e Scalvini), Bastoni e Dimarco in difesa, Barella, Cristante (ballottaggio serrato con Locatelli) e Tonali a centrocampo, Politano, Immobile (in vantaggio su Raspadori) e Zaccagni in attacco.

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