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M5S, lo scandalo dei rimborsi esplode: mancano 1,4 milioni

Il caso dei rimborsi fasulli in casa Cinque Stelle si allarga: rispetto a quanto dichiarato ufficialmente dai grillini, dal Fondo del ministero dello Sviluppo economico per le piccole e medie imprese manca quasi un milione e mezzo di euro – Di Maio: “Cacceremo le mele marce” ma una volta eletti sarà impossibile destituire i furbetti dello scontrino

M5S, lo scandalo dei rimborsi esplode: mancano 1,4 milioni

Si allarga il caso relativo alle mancate restituzioni degli stipendi dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle. Rispetto a quanto dichiarato ufficialmente dai grillini, dal Fondo del ministero dello Sviluppo economico per le piccole e medie imprese, dove sarebbero dovute confluire le somme a cui deputati e senatori M5S dicevano di voler rinunciare, mancano 1,4 milioni di euro.

“Le mele marce le trovo e le caccio, nessuno inficerà il nome del M5S”, ha commentato il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Ma l’epurazione, se ci sarà, dovrà avvenire in fretta: quando le “mele marce” saranno elette in Parlamento, diventerà impossibile destituirle. “La notizia in un paese normale è che M5S ha restituito 23 milioni e 100mila euro di stipendi – ha continuato Di Maio – e questo è certificato da tutti quanti e ci sono 7mila imprese in Italia che lo testimoniano perché quei soldi hanno fatto partire 7mila imprese e 14mila posti di lavoro”.

La questione, secondo la denuncia partita da un servizio delle Iene, riguarda almeno una decina di parlamentari. Dunque non solo Cecconi e Martelli, su cui si erano concentrate inizialmente le accuse. E dalle prime verifiche i vertici del Movimento ammettono come il “buco” sulle restituzioni per il fondo per il microcredito sia “più grande” degli oltre 200mila euro preventivati dai media.

In serata il senatore grillino Maurizio Buccarella, messo nel mirino dalle Iene, ha annunciato la propria autosospensione: “Mi considero autosospeso dal M5s per tutelare anche la mia serenità personale e familiare. Ho appena inviato all’assistenza di Tirendiconto i bonifici esitati degli ultimi tre mesi del 2017 (tot.12.292,75 euro), finora pubblicati sul sito in forma di mero ordine di disposizione. Relativamente agli ultimi due mesi di novembre e dicembre avevo fatto una leggerezza, però: avevo revocato i due bonifici”.

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