Condividi

L’uragano Irma devasta i Caraibi: 7 morti

Si tratta del più potente che si sia mai formato sull’Atlantico – Quasi il 90% delle isole di Barbuda è devastato e un bambino di due anni ha perso la vita – A Saint-Martin si contano sei vittime – Adesso l’uragano punta su Puerto Rico, Repubblica Dominicana, Cuba e Florida

L’uragano Irma devasta i Caraibi: 7 morti

L’uragano Irma sta distruggendo i Caraibi. Con i suoi venti fino a 295 chilometri, è il più potente che si sia mai formato sull’Atlantico. Quasi il 90% delle isole di Barbuda è devastato e un bambino di due anni ha perso la vita. A Saint-Martin si contano sei vittime. Distrutte poi una manciata di isole nei Carabi nordorientali, tra cui Saint Martin, Saint Barthelemy e Anguilla.

Adesso l’uragano punta su Puerto Rico, Repubblica Dominicana, Cuba e quindi, verso il fine settimana, sulla Florida, per la quale il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha proclamato lo stato di emergenza. Secondo l’Onu, Irma potrebbe colpire 37 milioni di persone. Il Fondo monetario internazionale si dice pronto a aiutare i Paesi colpiti dall’uragano.

“Il bilancio sarà crudele – ha preannunciato il presidente francese, Emmanuel Macron – Verrà istituito il più velocemente possibile un fondo di emergenza e un piano nazionale di ricostruzione”.

Il primo ministro delle Bahamas, Hubert Minnis, ha comunicato che il suo governo ha ordinato un’evacuazione obbligatoria delle isole nella parte meridionale dell’arcipelago a causa dell’uragano Irma.

Minnis ha detto che l’uragano, di categoria 5, rappresenta una terribile minaccia per le isole di Mayaguana, Inagua, Crooked Island, Acklins, Long Cay e Ragged Island. Le persone che vivono in queste isole saranno trasferite oggi a Nassau nell’isola di New Providence.

Il governatore della Florida, Rick Scott, ha lanciato un drammatico appello alla popolazione: l’uragano Irma, di categoria 5, “è più grande, forte e veloce dell’urgano Andrew”, che devastò la Florida nell’agosto di 25 anni fa. “Non statevene seduti ad aspettare”, ha aggiunto, perché “possiamo ricostruire le case ma non possiamo ricostruire le vostre vite. Prendete quello di cui avete bisogno”. A tutto lo Stato Scott ha detto che “ogni famiglia deve essere pronta entro oggi”.

Intanto, due nuovi uragani si sono formati nel Golfo del Messico Katia e José. Il primo si muove lentamente e in base alle previsioni dovrebbe restare al largo delle coste messicane fino a venerdì; il secondo attualmente è in rotta verso i Caraibi.

Commenta