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Luciano Buonfiglio nuovo presidente Coni dopo Malagò. Elezioni: Luca Pancalli secondo, l’assist di Franco Carraro

Luciano Buonfiglio è il nuovo presidente del Coni al termine delle elezioni che hanno visto arrivare secondo lo sfidante Luca Pancalli. Chi è Buonfiglio che succede a Malagò

Luciano Buonfiglio nuovo presidente Coni dopo Malagò. Elezioni: Luca Pancalli secondo, l’assist di Franco Carraro

Luciano Buonfiglio è il nuovo presidente Coni dopo Giovanni Malagò, alle elezioni è stato superato lo sfidante Luca Pancalli. Originario di Napoli, 74 anni, Buonfiglio è il dodicesimo presidente in 111 anni di storia dell’ente, il primo partenopeo, ed è stato scelto dal 309esimo Consiglio nazionale elettivo riunito presso il palazzetto polifunzionale del Centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” di Roma. A lui sono andati 47 voti su 81 grandi elettori. Pancalli, invece, si è fermato a quota 34 preferenze. Nessuno voto per gli altri candidati: Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli, Franco Carraro e Mauro Checcoli. Al termine del loro intervento (della durata di otto minuti), si sono ritirati Giuseppe Macchiarola e Duccio Bartalucci mentre in apertura dell’assemblea, è stata respinta la candidatura alla presidenza di Ettore Thermes e Saimon Conti.

Luciano Buonfiglio nuovo presidente Coni: il grazie a Luca Pancalli

“Presidente Malagò, prima di tutto un saluto e un ringraziamento per questi 12 anni. Grazie anche a chi mi è stato vicino in questi sei mesi”. Sono le prime parole di Buonfiglio dopo le elezioni al Coni. “Desidero poi sottolineare la correttezza di Luca Pancalli – ha aggiunto -. A lui va il mio più affettuoso saluto. Non posso non sottolineare che i membri che sono qui sono un valore aggiunto. Non è il tempo delle parole, ci aspettano i fatti. Eleggeremo una giunta perché c’è un grande cambiamento, votate con il cervello prima che con il cuore”.

Luciano Buonfiglio: chi è il nuovo presidente Coni

Nato il 15 novembre del 1950 ai piedi del Vesuvio, quartiere Posillipo ma milanese d’adozione dall’età di 15 anni, Buonfiglio è sempre stato legato, prima da atleta fino a diventarne presidente del movimento nazionale, alla canoa e kayak. È stato azzurro per 36 volte, dal 1968 al 1980, atleta delle Fiamme Oro, e nel 1976 ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal arrivando fino ai ripescaggi nei 1000 metri K-4.

Ritiratosi, diventa consigliere nazionale della Federcanoa, incarico che ricopre fino al 1988. Dal 1990 al 2003 è membro European Canoe Association, la federazione europea. Buonfiglio è stato presidente del comitato organizzatore dei Campionati del mondo (1999) e dei Campionati europei (2003) di velocità a Milano. Dal 2005 è presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak (si dimetterà non potendo ricoprire il doppio incarico) e dal 2013 al 2018 è stato vicepresidente del Coni durante il primo mandato di Giovanni Malagò che negli ultimi giorni aveva lo aveva lanciato come suo successore. Oltre allo sport, Buonfiglio è stato impegnato nel settore assicurativo e bancario ricoprendo il ruolo di direttore centrale Corporate in Ras/Allianz.

Franco Carraro in lizza: cosa aveva detto prima delle elezioni

“Ho messo a diposizione la mia candidatura – aveva detto Franco Carraro nel suo discorso da candidato in occasione del Consiglio nazionale elettivo del Coni – “per assicurare una transizione unitaria, la cui durata dovremo valutare insieme, perché negli ultimi anni ci sono state profonde divisioni tra noi e alcuni rappresentanti di Federazioni non hanno mai partecipato alla vita del Coni. Luciano Buonfiglio e Luca Pancalli hanno qualità e grande esperienza sportiva, entrambi hanno le qualità per poter essere presidente del Coni, ma sono entrambi leader di due schieramenti contrapposti anche se entrambi hanno assicurato che l’obiettivo primario è l’unità del Coni“. Quindi, rivolgendosi agli elettori aveva aggiunto: “Per questo lascio libertà di voto se ritenete che uno di loro possa conseguire l’obiettivo della nostra compattezza”.

Elezioni Coni: i presidenti fino a Franco Carraro e Giovanni Malagò

Dal marchese Carlo Compans de Brichanteau de Challant a Luciano Buonfiglio. Sono trascorsi 111 anni dalla fondazione, avvenuta il 9 e 10 giugno del 1914, del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni). Nativo di Chambery, Compans de Brichanteau era stato rappresentante italiano ad Atene alle prime Olimpiadi del 1896 e presidente dei Comitati temporanei organizzati rispettivamente per le Olimpiadi del 1908 e del 1912.

Seguì Carlo Montù, dal 1920 al 1921, ma la sua presidenza durò poco perché si dimise per la mancata assegnazione dei Giochi olimpici del 1924 a Roma poi assegnati a Parigi. Seguirono Francesco Mauro (1921 – 1923), Aldo Finzi (1923 – 1925), Lando Ferretti (1925 – 1928), Augusto Turati (1928 – 1930), il commissario Iti Bacci (1930 – 1931), Leandro Arpinati (1931 – 1933), Achille Starace (1933 – 1939), Rino Parenti (1939 – 1940), Raffaele Manganiello (1940 – 1943), il commissario Alberto Bonacossa (1943), Ettore Rossi (1943 – 1944), Puccio Pucci (1944), Giulio Onesti, dal 1944 al 1946 commissario e poi indiscusso presidente fino al 1978, quando venne eletto Franco Carraro.

Nel 1987 a seguito della nomina a ministro di Carraro, venne eletto Arrigo Gattai che rimase in carica fino al 1993 quando venne sconfitto dalle elezioni da Mario Pescante. Quest’ultimo rimase alla guida del Coni per poco più di un mandato ma nell’ottobre del 1998 lasciò la presidenza a seguito dello scandalo che travolse il laboratorio antidoping dell’Acqua Acetosa. Seguirono tre mesi di reggenza del vicepresidente Bruno Grandi. Il 29 gennaio del 1999 in occasione del Consiglio nazionale elettivo, venne eletto Gianni Petrucci che rimase in carica fino al 2013 quando lasciò la presidenza del Coni dopo l’elezione a numero uno del basket italiano. Durante la presidenza Petrucci, all’Italia vennero assegnati i Giochi olimpici invernali di Torino 2006. Per poco più di un mese venne retta dal vicepresidente Riccardo Agabio.

Il 19 febbraio del 2013 la vittoria di Giovanni Malagò sullo sfidante Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni e fino alla vigilia il grande favorito. Dopo 12 anni di era Malagò – sperava in una deroga della presidenza fino a dopo i Giochi olimpici e paralimpici di Milano Cortina 2026 – oggi l’elezione di Luciano Buonfiglio.

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