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Louvre: il Paradiso sulla Terra di Pistoletto

Michelangelo Pistoletto ha fatto parte negli anni ’60 del movimento noto con il nome di Arte Povera. Nel 1998 ha inaugurato Cittadellarte, una fondazione con sede in una ex manifattura laniera di Biella, che vede riunite diverse discipline con il fine di ripensare i rapporti fra arte e società

Louvre: il Paradiso sulla Terra di Pistoletto

Michelangelo Pistoletto, artista contemporaneo italiano, è in mostra al Museo del Louvre dal 25 aprile fino al 2 settembre 2013, con opere nelle sale delle sculture greco-romane, in quelle delle collezioni delle pitture italiane e il Louvre medievale, come pure nella Cour Marly. Si terranno inoltre, nell’auditorium e nel giardino delle Tuileries, vari incontri e performance, e una rappresentazione teatrale. Titolo della mostra: Anno 1, il Paradiso sulla Terra. Un titolo che rimanda al nostro ingresso in una nuova era, che l’artista rappresenta con un segno costituito da tre cerchi, simbolo del Terzo Paradiso.

Il primo paradiso è quello della natura, il secondo quello dell’artificio, mentre il terzo simboleggia l’unione fra i due. Michelangelo Pistoletto, che indaga con le sue opere i temi di temporalità, passato, presente e futuro, instaura nelle collezioni del Louvre un dialogo fra le sue creazioni contemporanee e i capolavori del passato. Presenta i suoi quadri specchianti, figure umane dipinte o fotografate applicate su lastre d’acciaio riflettenti, oltre a sculture e installazioni recenti incentrate essenzialmente sul tema delle religioni: Il Tempo del Giudizio e una nuova produzione, creata per il Louvre, Obelisco e Terzo Paradiso.

Michelangelo Pistoletto ha fatto parte negli anni ’60 del movimento noto con il nome di Arte Povera. Nel 1998 ha inaugurato Cittadellarte, una fondazione con sede in una ex manifattura laniera di Biella, che vede riunite diverse discipline con il fine di ripensare i rapporti fra arte e società. Negli anni ’60 Pistoletto usa materiali di riciclo per rimettere in discussione il consumismo della società, problematica sollevata dal movimento italiano dell’Arte Povera a cui appartiene. Intorno a questo tema, l’artista sviluppa nel 1965-1966 la sua serie di oggetti in meno, opere che non presentano un’unità stilistica e rimettono in discussione l’accumulo degli oggetti, nonché il concetto stesso di autore.

L’artista li vede come una “esperienza percettiva definitivamente esternata”, ovvero come oggetti sottratti al mondo reale. Michelangelo Pistoletto realizza performance, avvia azioni collettive e apre il suo atelier per creare lo Zoo, un gruppo di artisti che mette in scena spettacoli basati su una collaborazione creativa e transdisciplinare.Negli anni ’70 e ’80, l’artista realizza installazioni che invitano lo spettatore a interrogarsi su varie tematiche sociali, soprattutto di ordine religioso e politico.

L’apertura della sua fondazione negli anni ’90 traduce il suo desiderio di proporre uno spazio aperto al dialogo e alle riflessioni. Inaugurata nel 1998 a Biella, la Cittadellarte-Fondazione Pistoletto invita gli artisti a una presa di coscienza e di responsabilità sociale ed economica, organizzando esposizioni e incontri fra architetti, designer, urbanisti ed economisti. Con Cittadellarte, Pistoletto sviluppa diversi progetti, tra cui Love difference -Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea nel 2003, per il quale realizza un’opera simbolo, un tavolo a specchio a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie provenienti dai vari Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Nel 2011, la nomina a direttore artistico di Evento a Bordeaux gli permette di concretizzare le idee sviluppate dalla sua fondazione. Nel 2012, infine, ricrea il suo Terzo Paradiso con manifestazioni in tutto il mondo, che culminano con l’esposizione al Louvre

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