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L’oro di Jacobs e il colpo grosso di Fedez, Tamburi e Ackerman

Dietro la volata storica di Marcell Jacobs spunta anche un pezzo di Tip, la Tamburi investment company che con Fedez e la BE di Ackermann è azionista della Doom Entertainment: è questa la società che curerà l’immagine commerciale del campione olimpico verso nuovi traguardi a molti zeri

L’oro di Jacobs e il colpo grosso di Fedez, Tamburi e Ackerman

“Davvero? Non lo sapevo. Devo far i complimenti a Stefano Ackermann, intelligente e pure fortunato”. Giovanni Tamburi, finanziere infaticabile che continua a correre per la val Padana a visitare aziende che vogliono lasciarsi al più presto la pandemia alle spalle, non ha avuto ancora modo di scoprire che dietro la volata storica di Marcell Jacobs a Tokyo c’è anche un pezzo di Tip, la Tamburi Investment Company che riunisce una quota rilevante del made in Italy.    

A curare l’immagine commerciale della freccia azzurra è infatti la Doom (che sta per Doom-Dream of Ordinary Madness) Entertainment, fondata  da Fedez ma oggi controllata al 51% da BE (con un’opzione per salire al 100%), la società  quotata allo Star che è una creatura di Stefano Ackerman, ex  responsabile dei servizi informatici di Capitalia, oggi consulente di grandi gruppi finanziari europei, con più di mille dipendenti e una presenza in 9 Paesi. Una missione che ha subito convinto Tamburi al punto che Tip oggi ha il 20% della società che, indirettamente, rappresenta Marcell Jacobs, l’atleta di Desenzano nato in Texas che, nel giro di pochi giorni, è diventato probabilmente il testimonial più appetito. Un’occasione d’oro per la coppia Fedez/Ackerman che, spiega Tamburi, “si sono dati l’obiettivo di svecchiare l’immagine, peraltro discutibile, delle istituzioni finanziarie dialogando  con un pubblico più giovane”.

L’esatto opposto, insomma, della banca in doppiopetto che campeggiava nelle pubblicità pre-crisi. Chissà che potrà venir fuori dall’abbinata con un personaggio come Jacobs:  giovane, fuori dagli schemi, con una storia da serial alle spalle (padre assente e ritrovato prima della gara, tre figli a 27anni, una madre forte ed una compagna telegenica). Ad uno così, a prima vista, si potrebbe affidare pure il rilancio di Monte Paschi o Carige. Ma, fuor di battuta, è facile prevedere che Domm punterà ad imprese più credibili agli occhi della generazione Z (e non solo), com’è nel loro dna. 

Di recente Fedez e Doom insieme a Mastercard sono stati tra i promotori di un evento digitale presentato da Flowe, società benefit del gruppo Mediolanum (anche Oscar de Montigny fa parte dei promotori). A fine novembre scorso, il rapper era riuscito a organizzare un evento unico nel suo genere insieme a Intesa Sanpaolo, grazie al quale sono stati raccolti due milioni di euro: un concerto, Dream hit, i cui proventi sono stati donati ai lavoratori dello spettacolo, categoria estremamente colpita dalla pandemia. Le possibilità grazie a Jacobs, oggi si moltiplicano (a tariffe riviste, of course). Così come i numeri realizzati nel 2020 dal Sogno di Ordinaria Follia  (Doom) Entertainment, la società nata da una costola della Zdf di Federico Lucia, in arte Fedez. Grazie anch al fiuto di un finanziere, Gianni Tamburi, dal fiuto infallibile.   

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