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Londra 2012, è tornato il Settebello! Contro la Croazia di Rudic cercherà il quarto oro della storia

Grande impresa degli azzurri della pallanuoto che eliminano la favorita Serbia (dopo aver fatto fuori i campioni in carica dell’Ungheria ai quarti): adesso nella finale di domenica troveranno la Croazia dell’ex ct Rudic – Tre i trionfi finora: il primo proprio a Londra nel ’48, poi Roma ’60 e Barcellona ’92 – Niente da fare invece per il volley: 3-0 Brasile.

Londra 2012, è tornato il Settebello! Contro la Croazia di Rudic cercherà il quarto oro della storia

Sarà Italia-Croazia la finale olimpica della pallanuoto: Campagna contro Rudic. Ci sarà tanta storia in questo match. La leggenda del settebello comicia a Londra nei Giochi del 1948. E’ la nazionale di Gildo Arena e Fofò Buonocore ad aggiudicarsi la medaglia d’oro. E in campo c’è anche Cesare Rubini, olimpionico anche nel basket e leggendario allenatore del Simmenthal Milano. Poi l’Italia tornerà a vincere a Roma nel 1960 con la nazionale di Geppino D’Altrui e di Eraldo Pizzo. Si replicherà con la vittoria del 1992 a Barcellona con la nazionale guidata proprio da Rudic che domani guiderà invece i nostri avversari. In vasca, oltre al figlio di D’Altrui e all’odierno commentatore della Rai Francesco Postiglione c’era anche Campagna. La partita la vinceremo soltanto dopo un certo numero di tempi supplementare. Insomma quella di domani sarà una finale di lusso.

La quale è stata raggiunta dall’Italia dopo un torneo strategicamente perfetto. Siamo partiti in sordina ed abbiamo anche perso, proprio con la Croazia nel girone. Poi però è iniziato il crescendo. Abbiamo battuto nei quarti i maestri ungheresi e ci siamo ripetuti ieri sera contro i fortissimi serbi. Partita pressochè perfetta. Sempre in testa (con l’eccezione di un 1 a 2 a metà primo tempo), grande amministrazione del tempo e del vantaggio con il possesso palla, capacità di contenere i serbi quando eravamo in inferiorità numerica e colpire cinicamente con l’uomo in più. Un grande Fellugo in regia e Giorgetti, Gallo e gli altri attenti a non sciupare occasioni. D’antologia infine la “beduina” (tiro con le spalle alla porta prendendo la palla a filo d’acqua) di Premus. Ma la grande abilità l’Italia l’ha mostrata soprattutto nella capacità di mantenere basso il punteggio (9 a 7 il finale), contenendo così l’attacco della squadra più prolifica del torneo. Ora la sfida con la Croazia di Rudic. Ricordiamoci del 1948: Londra di solito ci dice bene.

Nella pallavolo invece l’Italia di Berruto non ce l’ha fatta. Il Brasile ha giocato un partita pressochè perfetta senza sbagliare nulla: Grande la ricezione del libero Sergio, come la regia di Bruno e le schiacciate risolutive di Dante, Lucas e Wallace. Ora cercheremo il bronzo nella finalina con la Bulgaria che ci ha già battuto nel girone. Possiamo farcela perchè l’Italia vista prima vincente con gli Stati Uniti e poi perdente con onore con il Brasile è un’altra cosa.

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