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L’ombra dei superdazi Usa sulla Borsa

A metà giornata listini piatti in Europa – L’euro perde ancora terreno sul dollaro dopo i dati flash dell’inflazione tedesca – Nell’asta Btp il titolo a 50 anni è stato venduto al 3,44% – A Milano Piaggio in piacchiata dopo le indiscrezioni sulle misure allo studio dell’amministrazione Trump. Salgono i titoli del petrolio, Fincantieri brilla, giù le banche.

L’ombra dei superdazi Usa sulla Borsa

Piatto l’indice della fiducia dei consumatori europei, quasi piatti i listini azionari del Vecchio Continente, alla ricerca di nuovi spunti operativi. Arretra a Milano l’indice Ftse Mib -0,2% poco sopra quota 20.200. Variazioni infinitesimali, inferiori allo 0,1% per gli altri mercati azionari.

L‘euro perde terreno sulla scia dei primi dati flash dell’inflazione tedesca, arrivando a toccare il minimo di nove giorni sul dollaro. Il dollaro sale a 1,07387 sull’euro dopo che lo stato tedesco della Sassonia, nelle stime preliminari, ha registrato un calo nell’inflazione a 1,8% a marzo dal 2,4% di un mese fa. Il dato, al di sotto dell’obiettivo di circa il 2% previsto dalla Bce, conforta la tesi per cui il consiglio di Francoforte sarebbe orientato alla cautela sul messaggio di politica monetaria di aprile. Una conferma è arrivata dalla Spagna ove a marzo, i prezzi al consumo sono saliti anno su anno del 2,3%, in frenata dal +3% di febbraio.

Il Btp a dieci anni è scambiato a un rendimento del 2,12%, +1 punto base.

Il Tesoro ha assegnato in asta 9 miliardi di euro in titoli a medio lungo temine con tassi in calo. Sulla scadenza a cinque anni il rendimento è sceso all’1,04% dall’1,11% dell’asta del mese scorso mentre su quella a 10 anni è sceso al 2,25% dal 2,28%. Venduti anche 750 milioni di euro di titoli Btp con scadenza 2067 ad un tasso del 3,44% e 2,5 miliardi di euro di Ccteu, scadenza febbraio 2024, con un rendimento dello 0,70% e un miliardo di Btp a 5 anni, 11esima tranche, in scadenza nel 2020 ad un tasso dello 0,40%.

Deboli le banche: Unicredit -1%, Intesa -0,3%, Banco Bpm -0,4%.

A sostenere gli indici azionari sono i petroliferi. Eni sale dello 0,7%, Saipem +1,7%. Ieri la società ha collocato con successo un’emissione obbligazionaria da 500 milioni di euro con scadenza cinque anni. Tenaris +2,1%. Il petrolio Brent ieri sera ha guadagnato il 2,1%, oggi è piatto a 52,4 dollari.

In picchiata Piaggio -3%. Secondo il Wall Stret Journal l’amministrazione Usa sta valutando di imporre dazi punitivi del 100% sugli scooter Vespa assieme ad una lista di altri prodotti come l’acqua Perrier (Nestlè, che produce anche la San Pellegrino) e il formaggio Roquefort in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa di bovini trattati con gli ormoni.

Sale Telecom Italia +1%: la società ha lanciato Kena, il suo marchio low cost per la telefonia mobile che dovrà contrastare lo sbarco di Iliad. Enel scivola in calo dello 0,1%.

In evidenza Fincantieri +3%. Il management vede opportunità nel settore dei sottomarini dopo la firma del memorandum d’intesa per estendere l’accordo tra Italia e Germania. L’ad Gouseppe Bono conta nell’appoggio del governo italiano per l’ingresso di Fincantieri nel capitale di Stx-France. Kepler conferma buy. Banca Imi ha messo in revisione il target price e ha ribadito il rating add.

Continua il recupero di Leonardo +0,8%- Fiat Chrysler -1,5%.

Banche deboli: Unicredit [CRDI.MI] -1%, Intesa [ISP.MI] -0,3%, Banco Bpm [BAMI.MI] -0,4%.

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