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Lockout NBA: dove andranno Bryant, Artest, Stoudemire e Parker se scatta la grande fuga dagli USA

di Francesco Beggiato – Se non si troverà una soluzione, il lockout della NBA rischia di alimentare la grande fuga delle star del basket americano. Per Bryant si profila addirittura un approdo cinese. Gli sponsor pronti ad accollarsi i costi delle assicurazioni

Lockout NBA: dove andranno Bryant, Artest, Stoudemire e Parker se scatta la grande fuga dagli USA

Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore l’annuncio di Deron Williams che si univa ai turchi del Besiktas. Oggi si avvalora l’ipotesi che la stella dei New Jersey Nets abbia soltanto aperto la porta che condurrà diversi giocatori Nba ad approdare nei campionati europei. Lo spunto ce lo da lo stesso Williams che ha dichiarato si microfoni di ESPN: “Ho parlato anche con altri giocatori della possibilità di andare a giocare in Europa e si sono detti pronti a considerare questa opzione”.

Si reputa ancora difficile pensare a campioni del calibro di Kobe Bryant o Dwayne Wade, che siano disposti a trasferirsi oltreoceano solo per il tempo necessario al raggiungimento dell’accordo per il nuovo contratto collettivo. Tuttavia girando per la rete e sui giornali i rumors si moltiplicano di giorno in giorno, qualcuno appare irrealizzabile, altri più concreti. Ma si sa, il mercato sportivo è fatto anche di questo e gli animi dei tifosi si nutrono specialmente di tali indiscrezioni.

Ecco alcune papabili destinazioni di alcuni giocatori del campionato di basket più esclusivo del mondo.

Ron Artest, ala piccola dei Los Angeles Lakers ha reso noto di essere in trattativa, attraverso il suo agente, con i Cheshire Jets della British Basketball League. Spostandoci in Medio Oriente troviamo il Maccabi Tel Aviv, che negli ultimi giorni aveva manifestato interesse per la stella Amar’e Stoudemire dei New York Knicks, ma questa ipotesi potrebbe già svanire visto che il giocatore stesso, sul suo profilo di Twitter, ha dichiarato di giurare fedeltà alla città e alla squadra di New York, nonostante le numerose “avances” europee.

Si continua a parlare del destino di uno dei giocatori Nba più chiacchierati, Kobe Bryant, che dopo essere stato accostato al Besiktas e all’Armani Jeans di Milano, è entrato pure nelle mire del campionato cinese. C’è profumo d’oriente anche nelle corde di Shane Battier, il giocatore degli Houston Rockets ha dichiarato a SI.com, il suo interesse per la Cina.

Qualora il lockout si prolungasse oltre gennaio, potremmo assistere al ritorno in Francia di Tony Parker, questo almeno è quanto si legge sul sito francese basketUSA.com a proposito del playmaker dei San Antonio Spurs e capitano della Nazionale transalpina. Sempre più vicino ad un ritorno in Francia è anche Nicola Batum che ha confermato i recenti contatti con il Nancy. Si è invece detto disponibile ad un ritorno in Italia Jonas Jerebko dei Ditroit Pistons, per lui si parlerebbe degli Olimpia Milano.

Ma dagli Stati Uniti qualche sorpresa potrebbe arrivare anche nel campionato spagnolo. Serge Ibaka, congolese di nascita ma con passaporto spagnolo, sarebbe disposto a tornare a giocare nella ACB iberica, anche solo per qualche mese. I tifosi del Real Madrid vorrebbero vedere con la “camiceta blanca” Andrej Kirilenko, ma per la società spagnola sembrano troppi i 5.6 milioni chiesti dall’ala russa degli Utah Jazz.
Infine, ad arricchire ancora di più il roster del Besiktas potrebbe arrivare Zaza Pachulia degli Atlanta Hawks, il giocatore è dato ad un passo dalla firma con il club turco.

Potrebbero aprirsi spiragli anche per i problemi economici legati ad ingaggi e assicurazioni. Un esempio che potrebbe essere preso ad imitazione è quello del Besiktas. Buona parte dello stipendio e dei costi assicurativi di Deron Williams verrano coperti dalla Turkish Airlines, sponsor della squadra turca. Inoltre, in questo caso, possiamo aggiungere che Kobe Bryant è uno dei testimonial della compagnia aerea negli Stati Uniti, motivo per cui sono numerosi i ruomors che parlano della stella Nba vicino al club allenato dal coach Ataman. 
Sembra questa quindi una soluzione plausibile a risolvere quelli che sembrano gli unici ostacoli per le squadre europee nell’aprire le loro porte alle stelle Nba.
SI.com
basketUSA.com

 

 

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