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L’Italia sotto la lente dei grandi investitori alla vigilia delle elezioni. Milano inizia negativa

Alla vigilia delle elezioni i grandi investitori – da Larry Fink di BlackRock a Philip Hildebrand (ex Banca centrale svizzera) – arrivano in Italia per capire dove andrà il nostro Paese dopo il voto – Intanto, dopo le decisioni di Telecom sulla vendita de La7, Cairo vola e TI Media si sgonfia – Telco svaluta – Google al massimo storico – Milano inizia male

L’Italia sotto la lente dei grandi investitori  alla vigilia delle elezioni. Milano inizia negativa

BORSE TORO, ITALIA SOTO LA LENTE DEGLI INVESTITORI
LA 7 FA VOLARE CAIRO +12%. TELCO SVALUTA TELECOM

La finanza internazionale torna a concentrarsi sull’Italia. In questi giorni approda nella Penisola nientemeno che Larry Fink, numero uno di BlackRock, la superpotenza del risparmio. In arrivo anche Philip Hildebrand, ex presidente della banca entrale svizzera. Entrambi esamineranno di persona i sondaggi che, per legge, non possono essere pubblicati sui media.

L’Italia, alla vigilia del voto, preoccupa. Ma questo non vale, almeno per ora, per la Germania. Non pesa la recessione piuttosto che l’incertezza del voto italiano o l’eccessiva forza dell’euro. Nulla sembra in grado di scuotere la fiducia dei tedeschi, per la gioia di frau Merkel, avviata alla vittoria elettorale in ottobre. A febbraio l’indice Zew che misura la fiducia degli investitori tedeschi è salito a quota 48,2 da 31,5 di gennaio, raggiungendo il livello più alto degli ultimi tre anni (aprile 2010). Le attese degli economisti lo indicavano a quota 35.

GLI INDICI

Ondata di ottimismo stamane sulle Borse asiatiche: l’indice Msci Asia Pacific è ai massimi da 18 mesi.

Tokyo sale dello 0,78%, trainata dal rimbalzo di Tokyo Electric Power+ 6,6%: Shinzo Abe, nel corso della prossima visita a Washington, annuncerà ad Obama che il Giappone cancellerà lo stop al nucleare deciso dopo Fukushima. Più moderato il rilzo di Hong Kong +0,15%, In lieve ribasso Shangai -0,1%.

Apre in rialzo la settimana corta di Wall Street: Dow Jones + 0,39, S&P + 0,73 e Nasdaq + 0,68%. S&P torna ai massimi degli ultimi cinque anni.

Secondo il New York Times, il presidente Usa Barack Obama sarebbe pronto a riaprire il dialogo con i Repubblicani sul tema dello sforamento del tetto al debito pubblico.

La stagione delle trimestrali volge ormai al termine, considerato che le principali società e quasi l’80% dei titoli dell’S&P500 hanno ormai riportato i propri conti. Il bilancio che emerge è positivo: Bloomberg riporta che circa il 70% delle aziende hanno battuto le stime.

Google ha per la prima volta sfondato la soglia degli 800 dollari per azione, fissando il massimo storico a 806,85 dollari per azione con una capitalizzazione di mercato di 266 miliardi di dollari. Continua dunque la cavalcata che ha portato il colosso tecnologico a guadagnare il 13% quest’anno e il 30% nell’arco degli ultimi 12 mesi. Apple arretra invece dell’1%. Morgan Stanley scrive oggi in una nota che la società potrebbe decidere di lanciare un mini iPhone in Cina, uno smartphone da vendere a 330 dollari.

Le Borse europee ritrovano la strada del rialzo grazie all’ottimismo sull’economia della Germania.

Parigi è salita dell’1,8%, Londra +0,9%, Francoforte +1,6%.

Tutti i settori hanno guadagnato e fra i migliori figura l’alimentare (Stoxx +1,6%), grazie ai buoni risultati della francese Danone, in rialzo del 5,9% dopo avere chiuso il quarto trimetre 2012 con risultati migliori delle attese.

Piazza Affari chiude con l’indice FtseMib in rialzo dell’1,5%.

Situazione di stabilità per il Btp a 10 anni, scambiato a un rendimento del 4,39%, con spread a quota 276, invariato. Stamattina il governo di Madrid ha collocato con grande facilità tutti i 4 miliardi previsti di titoli di Stato a breve (tre e nove mesi) con rendimenti in calo rispetto all’asta precedente.

L’euro stamane sale a 1,342 contro il dollaro (da 1,338) e in leggero rialzo contro il franco svizzero a 1,2348 (da 1,2342)

MALATTIA TLC IN EUROPA. MA CAIRO VOLA

Il settore “peggiore” in Europa è quello delle telecomunicazioni (invariato), zavorrato dalla discesa dell’inglese Vodafone -2% che ha accusato il colpo del declassamento a underperform (da marketperform) ad opera del broker americano Bernestein, che parla di “declino strutturale” per l’industria della telefonia mobile.

Telecom Italia è scesa dello 0,4%. Intanto il consiglio di Telco ha deciso di svalutare il valore delle azioni di Telecom Italia a 1,2 euro .

Infuriano intanto le polemiche poitiche attorno a La 7: Telecom Italia Media è caduta in ribasso del 9% dopo la notizia che il gruppo ha scelto di avviare una trattativa in esclusiva con Cairo Communication, in rialzo del 12%, per la vendita della sola emittente tv. Mentre i multiplex per ora resteranno all’interno del gruppo Telecom Italia. Il presidente Franco Bernabé conta di chiudere la trattativa entro le prossime due settimane. Si è saputo, infine, che nel cda Telecom Renato Pagliaro, Tarak Ben Ammar, Elio Catania e Gaetano Micciché si sono pronunciati a favore della proposta di Clessidra.

INSIDE PIAZZA AFFARI

Migliora la congiuntura nel mondo (ahimè, non in Italia) brillano i titoli del lusso: Tod’s ha guadagnato il 5,3% dopo che Nomura ha alzato la raccomandazione a neutral da reduce e il target price a 112 euro da 94 euro. Ferragamo è salita del 3,6%, Luxottica +1,5%.

Al rialzo della Borsa di Milano hanno ben partecipato i titoli finanziari.

Guida la corsa Unicredit +2,4%. Il cda della banca ha approvato un “piano di riduzione ulteriore delle filiali in Italia”. Lo ha annunciato l’ad Federico Ghizzoni: ‘Ne aggiungiamo altre 350 in chiusura entro il 2015, di cui 110 quest’anno . E’ un aumento rispetto alle 150 chiusure gia’ previste nel piano industriale e che abbiamo gia’ completato l’anno scorso’. I risparmi, nel solo real estate, sono dell’ordine di 45 milioni per le 350 chiusure in piu’ decise oggi che sono pari al 10% circa dei 3.600 sportelli di cui il Gruppo dispone in Italia.

Intesa +2,1%, MontePaschi +3,8%, Banco Popolare+1,6%, Pop.Emilia +4,1%.

Fra le assicurazioni, Generali è salita del 2,3%, Unipol +0,8%.

Balzo dI Mediaset, salita del 5,1% nonostante Silvio Berlusconi abbia dichiarato oggi che la società chiuderà il 2012 in perdita.

“Non l’ho visto nel dettaglio, ma, da profano, mi sembra un piano con un rischio di esecuzione piuttosto alto’. Federico Ghizzoni, ad di Unicredit, precisando di parlare come creditore del gruppo editoriale , ha giudicato così il piano di riorganizzazione Rcs mediagroup che prevede anche la vendita della sede storica de’Il Corriere della Sera’. ‘E’ da valutare con la massima attenzione – ha commentato – Siccome tutti quanti siamo passati attraverso periodi di ristrutturazione, si può dire che vendere asset oggi non e’ un compito facile’. ‘Credo – ha concluso – che sia un piano molto ambizioso ma con un certo rischio implicito di esecuzione”.

Fra gli altri titoli industriali, Finmeccanica ha segnato un rialzo del 2% Bene anche Ansaldo +1,6%. Sul fronte delle indagini tengono banco i legami tra Orsi e la l Lega Nord e gli interventi a favore dell’ex moglie del ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Il ministro dell’Economia Vittorio Grilli scrive in una lettera al direttore de Il Sole 24 Ore: ‘Posso solo ribadire di non aver mai chiesto alcun aiuto, in favore della mia ex moglie, Lisa Lowenstein, per sanare la situazione debitoria di quest’ultima, relativa alla sua autonoma attivita’ imprenditoriale’. Grilli nella lettera definisce “irrilevante” anche l’episodio di qualche anno fa, della richiesta da parte dell’allora direttore generale di Finmeccanica Alessandro Pansa (‘per il quale ho da anni amicizia personale’) ai banchieri di Mediobanca per ristrutturare il debito delle societa’ dell’ex moglie del ministro.

In tutta Europa sono salite le utility: Enel +1,8%, Enel Green Power+1,3%, Snam+1,3%.

Fra i pochi titoli in calo del listino milanese c’è Fiat che ha perso l’1,3% dopo i dati ancora pesantemente negativi sulle vendite di auto in Europa.

Pirelli è salita del 2,1%, Fiat Industrial +0,7%. ,StM +0,5%, Prysmian +2%.

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