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L’India (+6,5% nel 2023) dimostra che crescere si può anche nell’era dell’incertezza globale: Focus Sace

Il paese asiatico continua imperterrito sul sentiero della crescita economica: quest’anno crescerà più della Cina, e nel 2027 si prevede diventerà la terza potenza economica del mondo. Il report di Sace

L’India (+6,5% nel 2023) dimostra che crescere si può anche nell’era dell’incertezza globale: Focus Sace

In una fase storica di profonde sfide globali e di ridefinizione degli equilibri geopolitici, l’India si conferma uno dei Paesi a più rapida crescita al mondo. Quest’anno dovrebbe crescere del 6,5%, scavalcando la Cina (+5,2%).

È quanto rileva SACE nell’ultimo focus “Il momento dell’India: “una vera chance per l’Elefante (e per le imprese italiane)”. Dalla tredicesima posizione occupata nel 2000 per dimensione dell’economia, il Paese è balzato alla quinta nel 2022 e si prevede raggiungerà la terza già nel 2027. Quello demografico è certamente uno dei fattori più rilevanti nell’equazione della crescita dell’India, la cui popolazione (1,428 miliardi) ha superato quella cinese nel 2023.

La crescita della popolazione indiana

La demografia favorisce il paese, che con 1,4 miliardi di abitanti è oggi il mercato più popolato del mondo. Qui la transizione demografica sta avvenendo in modo più graduale e su un periodo di tempo più lungo rispetto al resto del continente asiatico. Ciò è dovuto principalmente a un calo più graduale dei tassi di mortalità e di natalità. Non solo: la crescita della popolazione indiana proseguirà. Nel paese l’indice di dipendenza (ossia il rapporto tra persone in età lavorativa e non) sarà tra i più bassi tra le grandi economie per i prossimi 20 anni circa. Ciò offre l’opportunità di mettere a punto la capacità produttiva, continuare a far crescere i servizi e le infrastrutture.

Nuovo sbocco per gli investimenti

In particolare, la forza lavoro è prevista in espansione fino al 2032, mantenendosi comunque al di sopra del 65% della popolazione fino a quasi il 2060. Il boom demografico e l’aumento dei redditi disponibili continueranno a supportare l’espansione dei consumi domestici, che in India valgono circa il 60% del Pil e che nel 2031 dovrebbero raggiungere un valore di 5.200 miliardi di dollari, più del doppio rispetto ai livelli attuali. Il momento dell’India appare, inoltre, legittimato dall’attuale processo di frammentazione geoeconomica, accelerato dal conflitto in Ucraina, e dalla ricerca da parte dei Paesi occidentali di una maggiore diversificazione e affidabilità delle proprie catene di approvvigionamento. In questo contesto, Il Paese ha l’opportunità unica per diventare un mercato di sbocco fondamentale per gli investimenti produttivi dei paesi occidentali.

Grazie ai dati demografici favorevoli, il tasso di risparmio dell’India è destinato ad aumentare con la diminuzione del tasso di dipendenza, l’aumento dei redditi e il maggiore sviluppo del settore finanziario. Per tutti questi motivi, ci sarà una dotazione di capitali utile a promuovere nuovi investimenti. Anche la transizione verso l’energia verde rappresenta una grande opportunità di investimento.

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