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Libri, la classifica (e gli incipit) dei più letti di sempre

FIRST Arte vi propone una mini rubrica in due puntate, pubblicando gli incipit dei libri più venduti della storia: si parte con super bestseller come Cervantes, Dickens, Rowling e Tolkien.

Libri, la classifica (e gli incipit) dei più letti di sempre

Miguel de Cervantes

Don Chisciotte della Mancia (Don Quijote de la Mancha) 1859

Lingua spagnola

Copie stimate: 500 milioni

“Viveva, non ha molto, in una terra della Mancia, che non voglio ricordare come si chiami, un idalgo di quelli che tengono lance nella rastrelliera, targhe antiche, magro ronzino e cane da caccia”.

Charles Dickens

Una storia tra due città (A Tale of Two Cities) 1859

Lingua inglese

Copie stimate: 200 milioni

“Erano i giorni migliori, erano i giorni peggiori, era un’epoca di saggezza, era un’epoca di follia, era tempo di fede, era tempo di incredulità, era una stagione di luce, era una stagione buia, era la primavera della speranza, era l’inverno della disperazione, ogni futuro era di fronte a noi, e futuro non avevamo, diretti verso il paradiso, eravamo incamminati nella direzione opposta”.

J.R.R. Tolkien

Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) 1954–55

Lingua inglese

Copie stimate: 150 milioni

“Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione. Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant’anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea”.

Antoine de Saint-Exupéry

Il piccolo principe (Le Petit Prince) 1943

Lingua francese

Copie stimate: 140 milioni

“Un tempo lontano, quando avevo sei anni, in un libro sulle foreste primordiali, intitolato Storie vissute della natura, vidi un magnifico disegno. Rappresentava un serpente boa nell’atto di inghiottire un animale. Eccovi la copia del disegno”.

J. K. Rowling

Harry Potter e la pietra filosofale (Harry Potter and the Philosopher’s Stone) 1997

Lingua inglese

Copie stimate: 120 milioni

“Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di affermare di essere perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano”.

J.R.R. Tolkien

Lo Hobbit (The Hobbit) 1937

Lingua inglese

Copie stimate: 100 milioni

“In una caverna sotterranea viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di resti di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima”.

Cao Xueqin

Il sogno della camera rossa (红楼梦, Hónglóu Mèng) 1792

Lingua cinese

Copie stimate: 100 milioni

“La nostra storia comincia a Su-chou, città fortificata nel lembo sud-orientale del bassopiano cinese. Fuori Porta Imperiale, la gran porta per cui si accedeva al quartiere dei nobili e dei ricchi, luogo degli agi e della “polvere rossa”, correva la Strada delle Dieci Miglia”.

Agatha Christie

Dieci piccoli indiani (And Then There Were None) 1939

Lingua inglese

Copie stimate: 100 milioni

“In un angolo dello scompartimento fumatori di prima classe, il signor Wargrave, giudice da poco in pensione, tirò una boccata di fumo dal sigaro e scorse con interesse le notizie politiche del “Times”. Poi, depose il giornale sulle ginocchia e guardò fuori dal finestrino. Il treno correva attraverso il Somerset”.

Paulo Coelho

L’alchimista (O Alquimista) 1988

Lingua portoghese

Copie stimate: 100 milioni

“Il ragazzo si chiamava Santiago. Stava cominciando a imbrunire quando giunse con il suo gregge davanti a una vecchia chiesa abbandonata. Il tetto era crollato da tempo e un enorme sicomoro era cresciuto nel luogo dove una volta sorgeva la sacrestia. Decise di trascorrere la notte in quel luogo. Fece entrare tutte le pecore dalla porta in rovina e poi dispose alcune tavole di legno perché non potessero fuggire durante la notte. Non c’erano lupi in quella zona, ma una volta un animale era scappato e c’era voluta un’intera giornata perché lo ritrovasse”.

Lewis Carroll

Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice’s Adventures in Wonderland) 1865

Lingua inglese

Copie stimate: 100 milioni

“Alice cominciava a sentirsi assai stanca di sedere sul poggetto accanto a sua sorella, senza far niente: aveva una o due volte data un’occhiata al libro che la sorella stava leggendo, ma non v’erano né dialoghi né figure, — e a che serve un libro, pensò Alice, — senza dialoghi né figure?”.

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