Condividi

Liberalizzazioni: ok del Senato alla fiducia, ora tocca alla Camera

Via libera nell’Aula di Palazzo Madama alla fiducia posta dal governo sul decreto liberalizzazioni – I voti a favore sono stati 237, i contrari 33 e le astensioni 2 – Il provvedimento passa ora all’esame della Camera e deve essere convertito in legge entro il 24 marzo.

Liberalizzazioni: ok del Senato alla fiducia, ora tocca alla Camera

In Parlamento è arrivato un altro testo blindato dai tecnici. Ai nostri onorevoli non rimaneva che votare, e così hanno fatto: il Senato ha dato il via libera alla fiducia posta dal Governo sul decreto liberalizzazioni. I voti a favore sono stati 237, i contrari 33 e le astensioni 2. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera e deve essere convertito in legge entro il 24 marzo. Il decreto sarà così trasformato in legge poco prima della sua data di scadenza. Le modifiche al testo iniziale sono confluite in un unico maxiemendamento che ricalca la versione approvata dalla commissione Industria.

La comunità internazionale riconosce che “l’Italia sta cambiando marcia – ha detto il premier Mario Monti in un’intervista a Bloomberg -, cercando di dotarsi di un sistema di governo un po’ meno bizantino e un po’ più trasparente. Non possiamo sperare di completare in 12 o 15 mesi un cambiamento generazionale che normalmente richiede una generazione. Ma è importante metterlo in momento”.

Quella di oggi è l’ennesima fiducia chiesta dall’Esecutivo, che finora ha sempre scelto questa strada per ottenere l’ok del Parlamento ai suoi decreti, compresi i più recenti, come il milleproroghe e il dl sulle semplificazioni fiscali. Una scelta dettata da ragioni di tempo (per la credibilità del Professore agli occhi di Bruxelles è vitale la rapidità d’azione e il rispetto delle scadenze), ma anche da ragioni di politica interna.

Per evidenti esigenze elettorali dei partiti, quello sulle liberalizzazioni è un testo particolarmente delicato, soprattutto dalla prospettiva del Pdl, ma non solo. La tutela degli interessi corporativi, da una parte come dall’altra, ha indotto i diversi gruppi a proporre una lista infinita di modifiche: gli emendamenti presentati ieri al decreto hanno raggiunto la cifra astronomica di 1.700, oltre ai 141 già approvati in commissione. L’ipotesi fiducia è così diventata una certezza. 

 

Vediamo ora quali sono le principali novità introdotte dal decreto, partendo dalle più recenti:

TAXI, VINCONO I SINDACI

Sui taxi abbiamo scherzato: quasi tutte le competenze sul numero delle licenze e sull’ammontare delle tariffe rimarranno in mano ai sindaci. La nascitura Autorità dei Trasporti – che partirà subito e non più entro sei mesi – darà il suo parere, ma non sarà vincolante. I primi cittadini potranno agire in autonomia e in caso di disaccordo l’Authority potrà solo fare ricorso al Tar. Il Governo avrebbe voluto fare di più, ma è stato bloccato dal Pdl.

FARMACIE, UNA OGNI 3.300 ABITANTI

Il quorum di abitanti a cui fare riferimento per aprire una nuova farmacia sale da 3.000 a 3.300. Si tratta di una soluzione di compromesso (il Pdl voleva salire fino a 3.500 e c’era chi parlava addirittura di 3.800), che comunque consentirà di aprire circa 4.800 nuovi esercizi, da assegnare con un concorso che sarà bandito entro il 2012. I parafarmacisti godranno di un punteggio privilegiato nella graduatoria finale e, come risarcimento per non aver ottenuto la possibilità di vendere medicinali di fascia C, da subito potranno commerciare prodotti veterinari e galenici.

RC AUTO, SENZA INCIDENTI RIDUZIONE AUTOMATICA

Sarà “automatica” la riduzione del premio dell’Rcauto “nella misura preventivamente quantificata in rapporto alla classe di appartenenza attribuita alla polizza ed esplicitamente indicata nel contratto”. In caso contrario scatterà una sanzione amministrativa da parte dell’Isvap. Aumentano le pene per chi danneggia beni assicurati o per chi si infligge una mutilazione allo scopo di frodare le assicurazioni: la pena minima passa da sei mesi a un anno e la massima da quattro anni a cinque anni.

P.A. POTRA’ SALDARE DEBITI CON COMPENSAZIONE

Con l’accordo dei creditori, le pubbliche amministrazioni potranno saldare i loro debiti in “compensazione”. In questi casi, le controversie in corso “si intendono rinunciate”.

RATING LEGALITA’ PER LE AZIENDE

Si tratta di un albo da creare presso l’Antitrust. Lo scopo è verificare la correttezza delle imprese nei confronti del Fisco e dello Stato. Per i virtuosi è previsto un accesso più facile ai finanziamenti pubblici e ai prestiti bancari.

BANCHE: AZZERATE COMMISSIONI SU LINEE DI CREDITO

Sono nulle “tutte le clausole che prevedono commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento in essere, del loro utilizzo anche in caso di sconfinamento in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido”.

PROTEZIONE CIVILE, NIENTE PIU’ GRANDI EVENTI

La gestione dei grandi eventi viene esclusa dalle competenze della Protezione civile.

IMU ALLA CHIESA

Tagliate le esenzioni dalla nuova imposta municipale unica di cui beneficiano gli enti non commerciali, tra cui la Chiesa. Non pagheranno solo gli immobili in cui si svolge in modo esclusivo un’attività non commerciale, mentre per per quelli “misti” l’esenzione sarà limitata alla sola frazione dell’immobile dedicata al culto. Quanto alle scuole cattoliche parificate, saranno esentate quelle la cui attività si svolge con modalità “concretamente ed effettivamente non commerciali”. Vale a dire quelle che non conseguono utili o li reinvestono completamente nell’attività didattica.

PENSIONI: CONTO CORRENTE GRATIS FINO A 1.500 EURO

Resiste per ora la norma che consente ai pensionati di aprire gratuitamente un conto corrente in banca (niente costi di apertura né di gestione), purché non ricevano assegni superiori ai 1.500 euro al mese.

BANCHE, OK ALLA POLIZZA SCELTA DAL CLIENTE

Gli istituti che obbligano i clienti a stipulare un’assicurazione sulla vita per sottoscrivere mutui o prestiti dovranno accettare la polizza scelta dal cliente stesso sul mercato, fermo restando l’obbligo per le banche di presentare almeno due preventivi di compagnie a lei non riconducibili. Inoltre, le banche non potranno obbligare chi vuole accendere un mutuo ad aprire anche un conto corrente.

SCORPORO SNAM-ENI DA SETTEMBRE 2013

Tempi certi per lo scorporo di Eni da Snam: entro maggio 2012 ci sarà il decreto della presidenza del Consiglio che dovrà indicare “i criteri, le condizioni e le modalità” della separazione, mentre entro settembre 2013 dovrà essere adottato il modello di “separazione proprietaria”.

I TRIBUNALI D’IMPRESA SALGONO A 20

I tribunali d’impresa istituiti con il cresci-Italia aumentano da 12 a 20. Le nuove sezioni – nate dalla conversione di altre sezioni già presenti in alcuni tribunali – si occuperanno di controversie su proprietà industriale, concorrenza sleale, diritto d’autore, class action e cause tra soci. La Lombardia sarà l’unica regione ad averne due: a Milano e a Brescia. Per la Valle D’Aosta e il Trentino Alto Adige saranno competenti rispettivamente Torino e Venezia.

SRL PER GLI UNDER 35, IL NOTAIO E’ GRATIS

I giovani sotto i 35 anni potranno avviare società a responsabilità limitate pagando un prezzo simbolico di un euro, a cui non si aggiungeranno nemmeno le spese notarili. L’atto pubblico rimarrà obbligatorio, ma in questi casi i notai saranno costretti a lavorare gratis.

STOP A INCROCI BANCHE-FONDAZIONI

Chi svolge funzioni di indirizzo, gestione e controllo nelle fondazioni non potrà sedersi allo stesso tempo negli organi di gestione e di controllo di società bancarie concorrenti della banca conferitaria.

PROFESSIONISTI: STOP OBBLIGO PREVENTIVI, MA ADDIO TARIFFE

Confermata la marcia indietro del governo sull’obbligo dei professionisti di fare il preventivo “in forma scritta” al cliente se questi lo avesse richiesto. Via libera anche al “rimborso spese” forfettario e “concordato” solo dopo i primi sei mesi per i tirocinanti. Resta anche l’abrogazione delle tariffe nelle professioni regolamentate.

TIROCINI

Ai tirocinanti delle professioni viene riconosciuto un rimborso spese forfettario e concordato dopo i primi sei mesi di tirocinio, che saranno invece gratuiti.

TASSA ALLE IMPRESE PER FINANZIARE L’ANTITRUST

Per il funzionamento dell’Autorità garante della concorrenza viene istituito a partire dal 2013 un contributo da parte delle grandi imprese (quelle con ricavi superiori a 50 milioni di euro) pari allo 0,08 per mille del fatturato. “Eventuali variazioni” della misura e delle modalità di contribuzione “possono essere adottate dall’Autorità medesima con propria deliberazione, nel limite massimo dello 0,5 per mille del fatturato risultante dal bilancio approvato precedentemente all’adozione della delibera”. Resta tuttavia ferma la soglia massima di contribuzione, che non può essere superiore a cento volte la misura minima.

SEPARAZIONE FS-RFI

Entro il 30 giugno 2013 l’Autorità dei trasporti dovrà trasmettere una relazione a governo e Parlamento “sull’efficienza dei diversi gradi di separazione tra l’impresa che gestisce l’infrastruttura e l’impresa ferroviaria”.

OK CONTRATTI AZIENDALI PER AZIENDE FERROVIARIE

Per le imprese ferroviarie e le associazioni internazionali di imprese ferroviarie resta lo stop all’obbligo di osservare i contratti collettivi nazionali di settore, ma le condizioni di lavoro del personale dovranno essere definite dalla “contrattazione collettiva svolta dalle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale”. In sostanza, le condizioni di lavoro potranno essere contrattate tra i sindacati più rappresentativi a livello nazionale e l’azienda stessa.

MUTUI: ADDIO ALLE VECCHIE IPOTECHE

Le ipoteche sui mutui saldati prima del 2006 sono cancellate automaticamente, senza dover passare dal notaio.

 

Commenta