In una seduta incerta prevalgono gli acquisti a Piazza Affari e sulle principali Borse europee. Il Ftse Mib chiude con un guadagno dello 0,65%, Parigi +0,99%, Francoforte, +0,98% Madrid +0,33% e Londra +0,44%. Lo spread Btp-bund è in discesa a 102 punti base.
Oggi la Grecia ha venduto titoli di Stato a sei mesi per 1,14 miliardi di euro con un rendimento in rialzo al 2,97%. Ma gli occhi dei mercati oggi sono per l’euro che scende ancora fino a 1,10675 ai mininimi degli ultimi 11 anni.
Diversi i dati macro pubblicati oggi. Innanzitutto l’indice Pmi per il settore dei servizi in Cina che è salito a 52 da 51,8 di gennaio. Sempre oggi, nell’eurozona l’indice Pmi dei servizi di febbraio è salito a 53,7 in rialzo rispetto ai 52,7 di gennaio ma in calo rispetto ai 53,9 della stima preliminare. E’ comunque terzo mese consecutivo di crescita che porta l’indice al record su sette mesi. L’indice scende però in Germania e in Italia rispettivamente a 54,7 e a 50, così come in Gran Bretagna dove delude le attese di un rialzo e si porta a 56,7 da 57,2.
I mercati europei sono in attesa della riunione in programma domani a Cipro del consiglio direttivo della Banca centrale europea nel corso della quale potrebbero emergere ulteriori dettagli sulla manovra di quantitative easing dell’istituto centrale che parte proprio questo mese.
Oltreoceano, il presidente della Federal Reserve di Chicago rinvia l’aumento dei tassi Usa al 2016. “Dovremmo essere pazienti – dice nel testo del suo discorso preparato per un evento a Lake Forest – Credo che le condizioni economiche evolveranno in modo tale che sarà appropriato posticipare il processo di normalizzazione monetaria, quindi evitare il rialzo dei tassi fino al 2016”.
In serata, inoltre, negli States la Federal Reserve pubblicherà il Beige Book, una fotografia sull’economia americana. Oggi hanno deluso deludono i nuovi occupati di febbraio delle stime Adp. Il settore privato negli Stati Uniti a febbraio ha creato 212mila posti di lavoro sotto le attese di 215mila nuovi posti. Ora si guarda alle statistiche sulla disoccupazione di venerdì. Diffuso anche negli Usa l’indice Pmi servizi che sale a 57,1 punti a febbraio da 54,2. In rialzo anche l’indice Ism non manifatturiero di febbraio che si porta a 56,9 punti dai 56,7.
Wall Street viaggia in territorio negativo. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones cede lo 0,58% e l’S&P500 lo 0,5%. Vendite su Abercrombie dopo i risultati. Occhi su Exxon Mobil che ha annunciato la riduzione di 4,5 miliardi di dollari dei suoi investimenti per il 2015, al fine di far fronte al calo dei prezzi del petrolio.
Il petrolio Wti cede l’1,31% a 49,86b dollari al barile. A Londra frana Afren, piccola compagnia petrolifera africana con sede e quotazione a Londra, oggi ha annunciato che non pagherà interessi per 15 milioni di sterline su bond in scadenza nel 2016. Il peso del debito è stato reso insostenibile dal calo del greggio.
A Piazza Affari corre Yoox +3,21% dopo che l’interesse degli investitori ha spinto la società Farfetech, piattaforma online, che connette il consumatore finale con le migliori boutique multimarca del mondo, a una valutazione di un miliardo, stimabile dopo un giro di raccolta fondi per 86 milioni di dollari. Bene le banche popolari: Bper +3,303%, Bpm +2,65%. E anche Creval +6,97%. Le popolari salgono sull’attesa per la vendita di Icbpi (Istituto centrale delle banche popolari italiane) di cui sono azioniste.
In evidenza Wdf +2,61% spinta sempre dal possibile accordo con un concorrente per una operazione straordinaria. Fca +2,57% con il mercato che si interroga sul ruolo del gruppo nel processo di consolidamento del comparto. In fondo al Ftse Mib Saipem -1,08%, Mediolanum -1,04%, Tenaris -0,7%, Azimut -0,66% e Atlantia -0,61%.