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Leonardo e Poste, nomine al test della Borsa

Le nomine del Tesoro al vertice dei grandi gruppi pubblici all’esame di Piazza Affari – Banche venete: salvataggio al vaglio dell’Antitrust Ue – Banca Generali sostituisce Mps nel FtseMib – Al via l’Ipo di Unieuro – Dollaro sotto tiro dopo il gelo Usa-Europa al G20 – Per Vodafone 380 milioni di nuovi clienti in India – Oggi Eurogruppo sulla Grecia

Wall Street veleggia sui massimi, i segnali di ripresa si moltiplicano sia in Europa che in Asia. Nel Regno Unito, nonostante la Brexit, la disoccupazione è ai minimi. Ma il G20, coì come la deludente visita di Angela Merkel a Donald Trump, ha confermato il disaccordo profondo tra gli Stati Uniti e le grandi potenze esportatrici, Cina, Germania e Giappone (ieri c’è stato un appello comune a favore del libero scambio siglato da Angela Merke e Shinzo Abe).

Il ministro del Tesoro Usa, Stephen Mnuchin, ha rifiutato qualsiasi accenno al “protezionismo”nel comunicato finale del G20, insistendo perché il richiamo alla libertà dei commerci venisse accompagnato dal termine “fair” cioè “equo”. Ovvero , trova conferma il rischio di un braccio di ferro, tra tariffe doganali e ritorsioni, di dimensioni planetarie che potrebbe essere innescato da Washington.

Non è detto che vada a finire proprio così, ma le tensioni tra i grandi, combinata con l’aria di aumento dei tassi sia in Usa che in Eurozona, fa pensare che la corsa delle Borse sia destinata a rallentare nei prossimi mesi.

PARATA DELLE STAR IN PIAZZA AFFARI NELL’ANNO DEI PIR

In questa cornice, però, Piazza Affari può giocare jolly importanti. Domani in particolare prenderà il via a Piazza Affari lo Star Conference, l’appuntamento che mette a confronto 61 società italiane di piccole e medie dimensioni con gli investitori internazionali. Un appuntamento assai atteso sia per la buona performance dell’indice (+2% negli ultimi sei mesi, quasi il 9% da inizio gennaio) che per l’esordio positivo dei Pir, i piano di investimento del risparmio, naturali compratori delle “Stelle”. Intanto dopo la richiesta di ricapitalizzazione cautelare avanza a Francoforte dalle banche venete, entra nella fase cruciale il costoso risanamento del sistema.

PER VODAFONE 380MILIONI DI NUOVI CLIENTI IN INDIA

Continua stamane in Asia la discesa del dollaro (1,07 62 il cross con l’euro), in calo per il quarto giorno di fila la striscia più lunga dall’elezione di Donald Trump sull’onda del braccio di ferro con Washingtn. Sale invece lo yen nonostante oggi i mercati finanziari giapponesi oggi restino chiusi. La discesa contagia il petrolio: Brent – 0,6% a 51,46 dollari , Wti -0,8% a 48,39 dollari.

La Borsa più dinamica resta Hong Kong: +11,1% da inizio 2017. L’indice Hang Seng ha varcato stamane la soglia di 24.000 punti, massimo da inizio 2015 grazie all’afflusso di ordini convogliati dalla piattaforma comune con le piazze cinesi. Debole Sidney -0,5%, piatta Shanghai. Seul e Mumbai sono in calo dello 0,7% e dello 0,6% rispettivamente.

Vodafone ha annunciato stamane la fusione delle sue attività indiane con la rivale Idea Cellular. La nuova società, in cui il partner inglese controllerà il 45% circa (contro il 26% del socio indiano) dispone di 380 milioni di abbonati.

AGENDA: PARLA YELLEN, EUROGRUPPO SULLA GRECIA

I prossimi aumenti del costo del denaro saranno al centro delle attenzioni del mercato. Dopo la scontata mossa della Federal Reserve gli operatori chiedono lumi sulle strategie venture della banca, impegnata in un difficile dialogo a distanza con la Casa Bianca. In settimana parleranno diversi membri del Fomc: Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, Robert Kaplan di Dallas e Neel Kashkari di Minneapolis, l’unico ad aver votato contro il rialzo nell’ultimo meeting. L’appuntamento più importante riguarda il discorso che Janet Yellen terrà giovedì prossimo a Washington.

Ancor più attesi gli sviluppi della politica monetaria della Bce dopo la sortita a sorpresa di Ewald Nowotny, membro austriaco della banca che ha ipotizzato un ritocco verso l’alto prima del tasso dei depositi (attualmente a -0,40%) , solo in un secondo momento, del tasso di rifinanziamento principale, ora a zero. 

Si tiene oggi a Bruxelles la riunione dell’Eurogruppo. Al centro dell’incontro l’attuazione delle leggi di bilancio dei 19 paesi dell’eurozona. Si parlerà anche della seconda revisione del programma di aggiustamento economico della Grecia. Le istituzioni internazionali (Commissione europea, Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Meccanismo europeo di stabilità) riferiranno in vista della conclusione di un accordo tecnico sulle riforme necessarie, insieme al ministro delle Finanze della Grecia Euclide Tsakalotos.

POSTE, UBS CRITICA IL LICENZIAMENTO DI CAIO

Conferme, novità e bocciature ai vertici delle grandi società pubbliche affrontati oggi il test del mercato. Di particolare rilievo il ritorno alla ribalta di Alessandro Profumo, chiamato a sostituire Mauro Moretti a Leonardo-Finmeccanica (+14% nell’ultimo mese sull’onda del ritorno del dividendo dopo sei anni). Dopo i calo dei debiti, (principalmente dovuto alle dimissioni) la missione del nuovo vertice sarà di riprendere la strada dello sviluppo.

Uno degli esami più delicati riguarda Poste come lascia intendere un primo commento di Ubs. Gli analisti Michael Werner e Alex Leng, commentando le voci che collegano la bocciatura di Caio al suo rifiuto di partecipare al salvataggio di Mps e alla mancato offerta su Pioneer, affermano che “se fosse vero sarebbe molto preoccupante per i soci di minoranza”. Ma, nonostante questi rilievi la banca dà un’ampia apertura di credito al successore Matteo Del Fante, ribadendo il buy sul titolo.

In Terna, al posto di Del Fante, approda Luigi Ferraris, già Cfo delle Poste. Confermati i vertici di Eni, Enel ed Enav. Sul piano politico una netta affermazione di Matteo Renzi, “azionista di maggioranza” del governo.

BANCHE VENETE, IL SALVATAGGIO AL VAGLIO DELL’ANTITRUST UE

Riflettori accesi sulle banche venete. Popolare di Vicenza e Veneto Banca venerdì hanno formalmente chiesto l’intervento dello Stato per la ricapitalizzazione precauzionale per circa 5 miliardi. La mossa mette al sicuro le obbligazioni senior (3 miliardi) ed azzera il rischio bail-in. Ora si deve attendere la risposta degli obbligazionisti all’offerta pubblica di transazione che si chiuderà mercoledì, necessario per poter aspirare al via libera dell’Antitrust europeo che assieme alla Bce e al Tesoro dovranno stimare il fabbisogno di capitale e verificare se ci sono i requisiti per il soccorso pubblico.

A sua volta il fondo Atlante, partecipato tra gli altri da Banca Intesa, Unicredit e Generali, dovrà scegliere, probabilmente tra pochi giorni, se investire sul capitale tutti i quattrini, 1,75 miliardi, ancora a sua disposizione oppure se concentrarsi sugli Npl. In tal caso, Atlante rischia di diventare socio di minoranza, a fianco del Tesoro, con una partecipazione illiquida.

DEUTSCHE BANK, PER L’AUMENTO LO SCONTO È DEL 35%

Intanto partirà domani per chiudersi il 4 aprile l’aumento di capitale da 8 miliardi di euro di Deutsche Bank: la banca tedesca ha annunciato in una nota che l’emissione di 687,5 milioni di nuove azioni avverrà al prezzo di 11,65 euro per azione. Si tratta di uno sconto del 35% rispetto alla chiusura di Borsa di venerdì scorso, quando il titolo ha perso l’1,5% a 17,86 euro.

In ogni caso l’azione Deutsche Bank vale oggi circa l’80% in più rispetto al periodo ‘nero’ di settembre scorso, quando sull’onda del contenzioso con gli Usa per i mutui subprime sbandò paurosamente precipitando sotto i 10 euro alla Borsa di Francoforte, facendo tremare tutte le piazze europee.

Si tratta della quarta iniezione di capitale che la banca richiede dal 2010 e, secondo gli analisti, avviene nel momento giusto:

FTSE MIB, OGGI BANCA GENERALI SOSTITUISCE MPS

Martedì si terrà la riunione dell’Ecofin. Giovedì verrà pubblicato il bollettino economico della Bce. Venerdì saranno pubblicati i dati Pmi manifatturieri europei.

Cambia la composizione del paniere Ftse Mib: Banca Generali prende il posto del Monte Paschi Siena. Viene distribuita oggi la cedola di Stm.

Termina domani l’Opa di Lactalis su Parmalat. La proprietà francese ha ribadito che l’offerta di 3 euro per azione va considerata equa e non sarà ritenuta. Chi non aderisce a questa prima offerta francese, ma aspetta la seconda Opa obbligatoria (che dovrà essere lanciata nel caso Lactalis raccolga adesioni che la portino a una partecipazione superiore al 90%, ma inferiore al 95%), potrà intanto incassare il dividendo.

Giovedì 23 sono previsti i Cda di Telecom Italia, Unipol e UnipolSai.

AL VIA L’IPO DI UNIEURO, CEDOLA L 6%

Al via stamane l’Ipo di Unieuro. Il socio di maggioranza, Italian Electronics Holding (Ieh), partecipata al 70,5% dal fondo di private equity Rhone Capital II (insieme a Dixons Retail e alla famiglia Silvestrini con il management), mette in vendita il 42,5% del capitale, che potrà salire fino al 48,88% in caso di esercizio dell’opzione greenshoe. L’incasso previsto è di 150 milioni.

Quanto al prezzo, la forchetta è compresa tra 13 e 16,5 euro azione: significa che la valorizzazione della società oscilla tra i 260 e i 330 milioni di euro. Ad attrarre gli investitori istituzionali (cui è riservata l’offerta) potrebbe essere il dividendo, 20milioni per l’esercizio chiuso il 28 febbraio (dividend yield pari al 6%) e negli anni a venire l’obiettivo è distribuire ai soci non meno del 50% dell’utile.

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