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Legge di stabilità: le novità in arrivo, contanti, Tasi, Imu, partite Iva, canone Rai e non solo

Il tetto sui contanti sale da 1.000 a 3.000 euro, via le tasse sulla prima casa e nuovi sgravi per le imprese, interventi sulle partite Iva, piano per il Sud e aiuti contro la povertà, passando per 500 nuovi professori universitari da reclutare all’estero: ecco le principali misure della manovra che sbarca giovedì in Parlamento – Grandi Assenti, le pensioni

Legge di stabilità: le novità in arrivo, contanti, Tasi, Imu, partite Iva, canone Rai e non solo

Il tetto ai contanti sale da mille a 3mila euro. E’ una delle novità della Legge di Stabilità 2016, insieme a molte altre: abolizione della Tasi sulla prima casa e Imu, Irap e Ires, interventi su partite Iva e contributi, piano per il Sud e lotta alla povertà, incentivi alla ricerca e anche un nuovo concorso per docenti universitari. Niente da fare, invece, per le pensioni. Il menu della nuova finanziaria prende forma e il conto alla rovescia sta per scadere: il Consiglio dei ministri approverà la manovra giovedì 15 ottobre e lo stesso giorno presenterà il testo in Senato. Il valore del pacchetto di misure sarà di circa 27 miliardi di euro. Ecco le principali novità in arrivo.

TETTO AI CONTANTI

“Per il prossimo anno una delle cose che proporremo al Parlamento sarà di riportare i livelli di contante alla media europea di 3mila euro (dal limite di 1.000 introdotto dal governo Monti), un piccolo gesto per incoraggiare i consumi”, ha affermato stamane il premier Renzi in un’intervista radiofonica con Rtl.

TASI E IMU SULLA PRIMA CASA

Il governo intende cancellare la Tasi sulla prima casa e con ogni probabilità dall’anno prossimo anche gli affittuari saranno esentati dal pagamento dell’imposta (oggi devono versare una quota compresa fra il 10 e il 30%). Stessa sorte per l’Imu sulla prima casa, che però già oggi si paga soltanto sugli immobili di lusso.

IMU AGRICOLA E IRAP AGRICOLA

Saranno abolite anche l’Irap agricola e l’Imu agricola, a prescindere dalla qualifica professionale (contribuenti generici, imprenditori agricoli o coltivatori diretti) e dal fatto che il terreno si trovi in comuni montani o parzialmente montani. Addio anche all’Imu sugli imbullonati, ossia i macchinari delle imprese fissati a terra. 

IRES

Il taglio dell’imposta sugli utili delle società “sotto il 25%” arriverà nel 2017 – ha annunciato il premier Matteo Renzi a inizio mese –, ma “almeno in parte” la riduzione dell’imposta sarà anticipata al 2016, con “un intervento significativo di abbassamento delle tasse per le imprese”. Il taglio, inoltre, sarà “per tutti”, non solo per il Sud, come inizialmente ipotizzato.

PARTITE IVA

Dopo la poco fortunata revisione operata l’anno scorso sul vecchio regime dei minimi (che però è sopravvissuto, come secondo binario d’emergenza, e scadrà il 31 dicembre 2015), si punta a introdurre un nuovo regime forfettario al 5%, con limiti temporali e di ricavi diversi da quelli oggi in vigore. Tra le varie ipotesi ci sarebbe l’idea di una legge delega sul tema (parte integrante della legge di stabilità).  

AMMORTAMENTO DEL 140% PER LE IMPRESE CHE ACQUISTANO MACCHINARI E ATTREZZATURE

Sabato scorso, parlando agli imprenditori di Treviso, Renzi ha annunciato che la manovra introdurrà anche un “super ammortamento” del 140% destinato agli imprenditori che nel 2016 investiranno in macchinari e attrezzature. Il meccanismo è a scalare: dal 2017 la percentuale si ridurrà progressivamente. La misura vale un miliardo di euro e, stando al sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, si dovrebbe applicare anche agli investimenti effettuati nell’ultimo trimestre del 2015.

CONTRIBUTI: DAL 2016 SCONTO DIMEZZATO SUI NUOVI ASSUNTI

Quest’anno lo sconto sui contributi per i nuovi assunti con contratti a tempo indeterminato ha un tetto di 8mila euro l’anno per un massimo di 36 mesi. Dal 2016 l’asticella scenderà a 4mila euro per 24 mesi e dal 2017 a 2mila euro per 12 mesi.

CANONE RAI

L’anno prossimo scenderà anche il canone Rai, che “passerà da 113 euro a 100 euro – ha detto ancora il Premier –, lo devono pagare tutti: credo che lo strumento che verrà scelto sarà la bolletta. Chi è onesto paga meno”. Sul progetto del canone in bolletta sono arrivate forti proteste da parte dei gestori, ma il presidente dell’Autorità per l’Energia, Guido Bortoni, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera che “ci possono essere diverse soluzioni rispettose delle dinamiche del mercato elettrico, che così non si farebbe carico della riscossione ma la supporterebbe”.  

BONUS MOBILI ED ECOBONNUS

Per quanto riguarda il bonus mobili e ristrutturazioni edilizie e l’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, dovrebbero essere prorogati a tutto il 2016.  

PIANO PER IL SUD

Per rilanciare il Mezzogiorno, l’Esecutivo pensa di utilizzare circa 10 miliardi di euro: 3 saranno sbloccati dalla clausola di flessibilità Ue per gli investimenti, mentre 7 arriveranno dallo sblocco e dalla parziale riprogrammazione di stanziamenti già previsti ma finora utilizzati in parte. In particolare, le risorse dovrebbero essere impiegate per realizzare opere immediatamente cantierabili nei Comuni e progetti interregionali già pronti.

PIANO ANTI-POVERTA’

Si parla di una misura strutturale contro la povertà: una legge delega connessa alla manovra in grado di riordinare tutti gli strumenti di assistenza sociale e di combattere la povertà.

AIUTI AI MINORI IN DIFFICOLTA’

In particolare, come intervento ad hoc, saranno previsti aiuti per le famiglie che hanno minori a carico e vivono sotto la soglia di povertà, a cominciare da quelle con un Isee sotto i 3mila euro. Ogni componente del nucleo familiare dovrebbe ricevere una somma mensile variabile a seconda dell’Isee e del numero di figli (il valore di base è 80 euro netti). Per ottenere questo sostegno i genitori dovranno rispettare alcune condizioni, come cercare un lavoro e mandare i figli a scuola. Si prevede che nel 2016 la misura coinvolgerà 500mila bambini, ovvero la metà di quelli che nel nostro Paese vivono in condizioni di povertà assoluta. 

POTENZIATI GLI SCONTI PER I CONTRATTI AZIENDALI

La soglia massima di premi e benefit che si potranno scaricare salirà da 2mila a 3.500 euro l’anno e il reddito dei lavoratori coinvolti salirà da 30mila a 40mila euro lordi l’anno. 

CREDITO D’IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO

Il Governo prevede di stanziare 200 milioni di euro per garantire un credito d’imposta a chi investe in ricerca e sviluppo. 

DIGITAL TAX 

“Dopo aver aspettato per due anni una legge europea – ha annunciato Renzi il mese scorso –, dal primo gennaio 2017 immaginiamo una digital tax che vada a colpire con meccanismi diversi, per far pagare tasse nei luoghi in cui sono fatte transazioni e accordi. I grandi player dell’economia digitale mondiale, come Apple e Google, hanno un sistema per cui non pagano le tasse nei luoghi dove fanno business: stiamo aspettando da due anni che ci sia una legge europea e abbiamo deciso di continuare ad aspettare per tutto il primo semestre del 2016, ma da questa legge di Stabilità già immaginiamo una digital tax”. 

UNIVERSITA’: CONCORSO PER 500 PROFESSORI DALL’ESTERO

E’ in arrivo anche un concorso per 500 professori universitari che arriveranno (o torneranno) in Italia dall’estero. “Nella legge di stabilità ci sarà una misura ad hoc per portare in Italia 500 professori universitari, anche italiani – ha detto Renzi domenica sera a ‘Che tempoche fa’ –, un modo per attrarre i cervelli con un concorso nazionale basato sul merito: daremo anche un gruzzolo per progetti di ricerca”.

PENSIONI: FLESSIBILITA’ RINVIATA AL 2016

Resta invece fuori dalla manovra uno dei pacchetti di misure più attesi, quello che avrebbe dovuto garantire maggiore flessibilità in uscita a chi è vicino alla pensione. “I numeri non sono chiari – ha spiegato ancora Renzi –, dobbiamo rimandare tutto al 2016. Modificare il sistema pensionistico è possibile solo sulla base di numeri chiari. Senza saggezza, senza numeri, si fa danno. Proporremo una soluzione solo quando tutto sarà chiaro. Non abbiamo ancora trovato la soluzione per consentire di andare in pensione un paio d’anni prima”.

ORARIO RIDOTTO FACOLTATIVO PER I PIU’ ANZIANI

Tuttavia, è allo studio una misura sperimentale che potrebbe concedere ai lavoratori di scegliere l’orario part-time negli ultimi due anni di lavoro senza che la futura pensione ne risenta, perché lo Stato si farebbe carico di una parte dei contributi. Le aziende non sarebbero obbligate, in cambio, ad assumere un giovane e la platea di persone coinvolte dovrebbe essere limitata, in modo da evitare spese eccessive per le casse pubbliche.   

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