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L’economia Usa spaventa le Borse

Sussidi di disoccupazione oltre le 400mila richieste per l’ottava settimana consecutiva. Rimangono alti i prezzi delle materie prime. Nell’industria, ordini in calo ad aprile (-1,2%). Delusi i mercati.

L’economia Usa spaventa le Borse

L’economia americana dà nuovi segnali di debolezza. Per l’ottava settimana consecutiva le richieste dei sussidi di disoccupazione sono rimaste oltre la soglia delle 400mila richieste (422mila contro una previsione di 415mila). Il dato è una nuova conferma della frenata della ripresa, cui contribuisce l’alto livello dei prezzi delle materie prime. Anche gli ordini all’industria di aprile sono in calo dell’1,2%, poco sotto le attese degli economisti, che li indicavano a -1%. Il dato ha deluso Wall Street, spegnendo in apertura le speranze di un rimbalzo dopo la seduta di mercoledì, la peggiore degli ultimi dieci mesi. Nel pomeriggio gli indici oscillavano intorno alla parità : +0,01 il Dow Jones, 0,14 lo Staandard & Poor’s 500, mentre il Nasdaq segnava +0,43.

TRICHET: UN SOLO MINISTRO UE DELLE FINANZE

Intanto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che a novembre cederà il testimone a Mario Draghi, ha inaugurato il capitolo delle riflessioni politiche a tutto campo, come si conviene ad un leader sulla strada dell’uscita: “Mi auguro – ha detto in occasione del ritiro del premio Carlo Magno – che presto l’Europa abbia, al pari di un banchiere centrale unico, un ministro delle Finanze comune”. Un ministro del genere, ha aggiunto Trichet, non dovrà per forza disporre di un budget sterminato. Ma, al contrario, dovrà poter esercitare un’azione di controllo e di indirizzo a tutto campo. E, soprattutto, dovrà disporre dell’arma del veto nei confronti delle decisioni che minacciano di condizionare la crescita dell’area dell’euro, monte che, tiene a precisare il banchiere, “non è affatto in crisi”. Insomma, Trichet si augura un’autorità in grado di imporre misure di disciplina fiscali più efficaci ed in grado di evitare comportamenti irresponsabili dal punto di vista fiscale, che sono stati la prima causa della crisi greca. Intanto, cresce l’attesa per i dettagli del pacchetto da 6,4 miliardi che sarà presentato dalla Grecia al presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker. Le misure prevedono un’accelerazione delle privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica e interventi sulle entrate come aumenti delle imposte e minori esenzioni. Il piano fiscale dovrebbe sbloccare la prossima tranche (12 miliardi di euro) del prestito internazionale. Infine, è arrivata la notizia del brillante esito dell’asta dei Bonos spagnoli. Madrid ha collocato bond a 3 e 4 anni con rendimenti in lieve ascesa rispetto all’asta precedente, ma di fronte ad una domanda superiore all’offerta.

BORSE EUROPEE NEGATIVE, MA BUONE NOTIZIE PER FIAT

I listini europei hanno chiuso in territorio negativo: – 1,70% per Parigi e -1,83 per Francoforte, -1,27 Londra. Più ridotte le perdite a Piazza Affari, dove il Ftse/Mib ha perso lo 0,79% nonostante il rimbalzo di Unicredit (+0,39%) e Intesa (+0,23), mentre lo sconto sul prezzo di emissione dei nuovi titoli (3,808 euro) continua a pesare fortemente su Ubi, che ha accusato un tonfo del 5,36%. Fiat ha accumulato nelle ultime 24 ore una serie di notizie positive: in Italia a maggio, in un mercato auto ancora debole, il Lingotto ha recuperato quote di mercato tornando sopra il 30%. In Russia la Casa torinese ha siglato un accordo con il Governo per investire 1,1 miliardi di dollari e realizzare 120mila veicoli all’anno, sfruttando gli incentivi statali. In America, Chrysler ha aumentato le vendite del 10%, registrando il miglior mese di maggio dal 2008. Infine, in Brasile le vendite di auto sono salite del 27% a maggio a 318.560 unità. Il risultato? Il titolo perde il 2,27% in scia al settore auto, il più penalizzato quando si fa strada la sensazione di un rallentamento della crescita. Pesante anche la perdita di Pirelli (-2,25%). Altra giornata di passione per Stm (-2,80%). E’ il terzo giorno consecutivo di ribasso per il titolo del colosso dei semiconduttori. L’azione soffre ancora del profit warning lanciato da Nokia martedì scorso: il gruppo finlandese ha drasticamente tagliato le indicazioni di ricavi e utili sul secondo trimestre 2011 e ha annullato quelle precedentemente fornite sull’intero anno, senza fornirne di nuove. La Semiconductor Industry Association ha detto che le vendite di chips nel mondo sono scese ad aprile del 2,2%. Tutti i titoli del settore restano deboli in Europa.

CREMONINI SI DIMETTE DA PRESIDENTE DI MARR

Di rilievo, sul listino di Piazza Affari, le dimissioni di Vincenzo Cremonini dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione della società Marr. La decisione è stata presa a tutela della società in seguito alla delibera Consob, che ha disposto a carico di Vincenzo Cremonini la sanzione interdittiva per un periodo di quattro mesi ed una multa di 0,6 milioni di euro per aver comprato azioni Cremonini in Borsa prima dell’annuncio dell’Opa per ritirare il titolo Cremonini dal listino. Il titolo ha perso lo 0,28%.

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